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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 7031 del 12 dicembre 2018
«In base all'art. 3, lett. d), del D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) si intende per "«organismi di diritto pubblico», qualsiasi organismo, anche in forma societaria, il cui elenco non tassativo è contenuto nell'allegato...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 108 del 16 gennaio 2017
«La giurisprudenza della Corte di Giustizia ha chiarito che, se in linea generale i bisogni non aventi carattere industriale o commerciale si caratterizzano di norma per il fatto di non trovare una adeguata "risposta" nell'offerta degli operatori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4050 del 19 febbraio 2009
«La facoltà di diniego di rinnovo alla prima scadenza del contratto di locazione ad uso abitativo da parte di una società commerciale a scopo di lucro non rientra tra le previsioni di cui all’art. 3 della legge n. 431 del 1998, riferendosi la lett....»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sentenza n. 215 del 14 novembre 2018
«...perché essa stessa possa essere considerata come un «organismo di diritto pubblico». Infatti, occorre anche che essa sia stata creata con lo scopo specifico di soddisfare bisogni d'interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 239 del 11 novembre 2016
«La disposizione impugnata dal Governo viola la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza e di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEA), giacché contraddice...»
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Commissione Tributaria Regionale Per L'Emilia-Romagna, sentenza n. 2350 del 17 luglio 2017
«Produce redditi diversi inquadrati nell’art. 67, comma 1, lett. i) del TUIR, e conseguentemente assoggettati ad imposta, colui che sistematicamente compra e rivende opere d’arte in un periodo di tempo circoscritto realizzando ingenti proventi....»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 24 aprile 2012
«...giuridica tutelata in modo pieno, quale il diritto soggettivo del soggetto che ha conferito un capitale in una società commerciale, essendo sufficiente il collegamento con una situazione giuridicamente riconosciuta anche in misura attenuata.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1213 del 17 marzo 2017
«Ai sensi dell'art. 24 comma 6 lett. d), della L. n. 241 del 1990 e s.m.i. (a mente del quale il diritto d'accesso può essere escluso "quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3664 del 21 maggio 2019
«Spetta al giudice ordinario la giurisdizione in ordine alla domanda di licenza per finita locazione di un'area appartenente a un Comune, concessa in godimento per lo svolgimento dell'attività di distribuzione di carburanti in forza di un contratto...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Basilicata, Sez. I, sentenza n. 258 del 27 aprile 2018
«...parziale di tipo “orizzontale”, non è possibile applicare una riduzione ulteriore del 20 % sul monte ore complessivo per tempi morti e pause, in quanto contraria ai principi di efficienza ed economicità tipici di un’organizzazione commerciale.»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Puglia, sentenza n. 2357 del 7 luglio 2017
«...nonostante il rapporto sinergico tra le due imprese, l’integrale autonomia dei rispettivi processi produttivi - non soggiace alla disciplina dell’imprenditore commerciale (art. 2195 c.c.), ma a quella dell’imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4568 del 22 maggio 1997
«In tema di locazione di immobili urbani destinati ad uso non abitativo il diniego del rinnovo del contratto alla prima scadenza per l’intenzione del locatore di destinare l’immobile all’esercizio della propria attività commerciale, non può trovare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5664 del 10 giugno 1994
«Ai fini della cessazione della locazione d’immobile destinato ad uso diverso dall'abitazione per diniego di rinnovo del contratto alla prima scadenza da parte del locatore per manifestato proposito di esercitarvi attività commerciale (o anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11095 del 10 ottobre 1992
«In tema di diniego di rinnovazione della locazione non abitativa alla prima scadenza del contratto per la necessità addotta dal locatore di adibire l’immobile ad esercizio in proprio di attività commerciale (nella specie, negozio di rivendita di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2122 del 29 febbraio 1988
«Costituisce valido motivo di diniego della rinnovazione del contratto di locazione di immobile adibito ad uso non abitativo l’intenzione di destinarlo, ai sensi dell’art. 29, lettera b~) della L. n. 392 del 1978, all’esercizio dell’attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13934 del 7 luglio 2016
«...commerciale esercitata dal conduttore entro l’anno dalla cessazione del precedente rapporto, termine che decorre non dalla data di cessazione del contratto decisa giudizialmente, ma da quella in cui effettivamente l’immobile è stato rilasciato.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15091 del 28 novembre 2001
«In tema di locazione di immobili urbani ad uso diverso da quello abitativo, il rilascio dell’immobile da parte del conduttore a seguito di disdetta ai sensi dell’art. 28, primo comma, della legge 27 luglio 1978, n. 392, non comporta il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2834 del 26 febbraio 2002
«L’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale è dovuta ope legis al conduttore uscente ai sensi dell’art. 34 legge 27 luglio 1978, n. 392, prescindendo da qualsiasi accertamento circa la relativa perdita ed il danno che il conduttore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3592 del 16 febbraio 2010
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, qualora il contratto abbia ad oggetto locali comunicanti ma aventi diversa destinazione commerciale (nella specie, magazzino e negozio), e il canone sia unico e indistinto, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11378 del 16 maggio 2006
«L’indennità per perdita di avviamento commerciale, prevista dall’art. 34, secondo comma, legge n. 392 del 1978 qualora l’immobile sia destinato, da parte del locatore in proprio o di un terzo, all’esercizio della stessa attività o di un’attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9558 del 15 novembre 1994
«L’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale ex artt. 34 e 35 della legge sull’equo canone compete al conduttore dell’immobile adibito ad uso non abitativo soltanto quando l’attività di vendita al minuto con modalità che comportino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6019 del 29 maggio 1995
«L’attività scolastica esercitata a fini di lucro e con gestione a strutture imprenditoriale integra attività commerciale rientrante nella previsione dell’art. 27 della legge 27 luglio 1978, n. 392, sicché al conduttore di immobile adibito alla...»
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Tribunale civile Lecce, Sez. I, sentenza n. 1871 del 25 giugno 1998
«Al conduttore d’immobile adibito ad attività commerciale stagionale compete l’indennità di avviamento, almeno ogni qual volta la cessazione del rapporto sia dovuta non a mancata manifestazione della volontà del conduttore di rinnovare il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3974 del 27 aprile 1994
«Consegue, pertanto, che l’autoscuola costituisce un’azienda commerciale agli effetti della applicabilità dell’art. 34 della L. 27 luglio 1978, n. 392 per l’attribuzione dell’indennità per la perdita dell’avviamento, nel caso di cessazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12720 del 16 dicembre 1997
«L’indennità di avviamento commerciale, prevista dall’art. 34 della L. 27 luglio 1979, n. 392, può spettare anche nel caso di ubicazione, nei locali condotti in locazione, degli uffici direzionali di una banca - la cui attività (art. 2195, n. 4,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5089 del 3 giugno 1996
«...in caso di cessazione del rapporto, l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale, il diritto a tale prestazione di norma non sussiste in relazione allo svolgimento di attività di insegnamento, che di per sè non dà luogo ad un’impresa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4644 del 27 aprile 1995
«In tema di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’indennità per la perdita dell’avviamento, in ogni caso in cui cessi un rapporto di locazione relativo ad immobile nel quale è esercitata una delle attività di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1304 del 15 marzo 1989
«L’art. 35 della L. n. 392 del 1978, stabilendo che l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale spetta al conduttore quando l’immobile sia adibito allo svolgimento delle attività tutelate di cui al precedente art. 27 ove comportino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18812 del 23 settembre 2015
«Nel caso di locazione d’immobile ad uso diverso da quello abitativo, l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale compete al conduttore, ricorrendone gli altri presupposti, per il solo fatto che il locatore abbia assunto l’iniziativa di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1408 del 16 febbraio 1983
«In ipotesi di recesso del locatore da locazione di immobile destinato all’esercizio di attività commerciale, in base al combinato disposto degli artt. 29 e 73 della L. 27 luglio 1978 n. 392 (come modificato dalla L. 31 marzo 1979 n. 93), poiché,...»