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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 17454 del 14 luglio 2017
«In tema di IRPEG, l'assenza di contabilità separata per l'attività commerciale eventualmente esercitata dagli enti non commerciali, prevista dall'art. 109, comma 2, del d.P.R. n. 917 del 1986 ("ratione temporis" vigente, ora art. 144), nel testo...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 21131 del 24 agosto 2018
«In tema di imposte dei redditi e sul valore aggiunto, i costi di sponsorizzazione di un marchio sono deducibili anche da chi, pur non essendo titolare del marchio, tragga comunque un'utilità dallo sfruttamento del segno distintivo altrui, per il...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5398 del 4 aprile 2012
«In tema di reddito d'impresa, le spese e le altre componenti negative inerenti ad operazioni commerciali intercorse con fornitori aventi sede in Stati a fiscalità privilegiata (cd. paesi "Black list") sono ammesse in deduzione solo se siano...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5624 del 22 febbraio 2019
«...della transazione commerciale, mentre il requisito dello svolgimento effettivo di attività commerciale non è più richiesto a decorrere dall'anno di imposta 2015, a seguito dell'entrata in vigore delle modifiche di cui al d.lgs. n. 417 del 2015.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 606 del 13 gennaio 2006
«In tema di imposte sui redditi, e con riferimento ai proventi dell'attività svolta da enti di tipo associativo, l'esclusione dalla base imponibile dei corrispettivi riscossi in relazione all'attività di gestione di un bar, con somministrazione di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21406 del 30 novembre 2012
«L'attività di gestione di un bar-ristoro da parte di un ente non lucrativo può essere qualificata come "non commerciale", ai fini dell'imposta sul valore aggiunto (art. 4 d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633) e di quella sui redditi (art. 111 d.P.R. 22...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22578 del 11 dicembre 2012
«...vita dell'associazione e preveda la perdita della qualità di associato al cessare della frequentazione della palestra, trattandosi di caratteristiche che equiparano in tutto la suddetta associazione ad un imprenditore commerciale. (rigetta, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3360 del 12 febbraio 2013
«In tema di imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG), gli enti di tipo associativo non godono di una generale esenzione da ogni prelievo fiscale, potendo anche le associazioni senza fini di lucro - come si evince dall'art. 111, comma...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 23167 del 4 ottobre 2017
«In tema di imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG), gli enti di tipo associativo non godono di una generale esenzione da ogni prelievo fiscale, potendo anche le associazioni senza fini di lucro - come si evince dall'art. 111, comma 2,...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 15474 del 13 giugno 2018
«L'attività di gestione di un bar-ristoro da parte di un ente non lucrativo può essere qualificata come "non commerciale", ai fini dell'imposta sul valore aggiunto (art. 4 del d.P.R. n. 633 del 1972) e di quella sui redditi (art. 111 del d.P.R. n....»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3415 del 21 febbraio 2005
«...l'attività in concreto esercitata non abbia carattere commerciale prevalente, e che l'attività commerciale esercitata dall'ente sia, comunque, in rapporto di strumentalità diretta ed immediata con i fini istituzionali di natura non commerciale.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 17116 del 3 agosto 2007
«...per la cessione di farmacia dovesse essere assoggettata ad ILOR, in quanto la farmacia, come indicato dall'art. 16 lett. h) del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, non avrebbe dovuto considerarsi impresa commerciale). (cassa con rinvio, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 17357 del 30 luglio 2014
«Una società commerciale di persone acquista la qualità di imprenditore sin dal momento della sua costituzione, indipendentemente dall'effettivo esercizio di un'attività commerciale, ed è, pertanto, quale titolare di redditi d'impresa, soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 8322 del 24 aprile 2015
«...al pagamento in forza del combinato disposto di cui agli artt. 87 (oggi 73), comma 1, lett. c), 88 (oggi 74), comma 2, e 108 (oggi 143) del d.P.R. cit. che assegna rilievo all'attività, non commerciale, per cui detti enti sono stati istituiti.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11048 del 9 maggio 2018
«In tema di imposte sui redditi, l'applicazione della franchigia di cui all'art. 143 del TUIR presuppone che l'attività sia svolta da un ente qualificabile come non commerciale: in applicazione delle regole generali desumibili dall'art. 2697 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13751 del 3 luglio 2015
«...l'attività commerciale rispetto a quella istituzionale, ben potendosi, pur a fronte di una contabilità unica, separare le due sfere di attività allo scopo di farne confluire il risultato nella dichiarazione dei redditi. (cassa con rinvio, Comm.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 227 del 1 giugno 1998
«Non è fondata, con riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 110 d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (Approvazione del t.u. delle imposte sui redditi), nella parte in cui non prevede la facoltà, per gli enti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1753 del 27 febbraio 1997
«...dicembre 1982 n. 954, le pubblicazioni di un'associazione religiosa, se prodotte per la vendita, costituiscono attività commerciale con una sola eccezione: che la loro cessione avvenga prevalentemente nei confronti degli associati. (rigetta, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 796 del 15 gennaio 2018
«La gestione di un esercizio di ristoro (nella specie, pizzeria) da parte di un ente non lucrativo può essere qualificata come attività non commerciale solo ove sia strumentale ai fini istituzionali dell'ente e svolta esclusivamente in favore degli...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1811 del 17 gennaio 2014
«Ai fini della integrazione del reato di cui all'art. 5 del D.Lgs. 74 del 2000, l'obbligo di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi da parte di una società commerciale avente sede legale all'estero ma operante in Italia non sussiste...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12138 del 8 maggio 2019
«PEX ("Partecipation Exemption"), nell'ipotesi di conferimento d'azienda in regime di neutralità fiscale, seguito dalla cessione delle partecipazioni del conferente nella società conferitaria, tali partecipazioni sono assistite dal carattere della...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 25478 del 10 ottobre 2019
«Lo scopo di lucro (c.d. lucro soggettivo) non è elemento essenziale per il riconoscimento della qualità di imprenditore commerciale, essendo individuabile l'attività di impresa tutte le volte in cui sussista una obiettiva economicità dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 31251 del 3 novembre 2021
«Il danno da perdita di guadagno di un'attività commerciale, quando la dimostrazione del suo preciso ammontare non sia possibile o sia notevolmente difficile, può essere quantificato in via equitativa purché l'attore assolva all'onere di fornire...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28868 del 2 luglio 2020
«...di credito, clonazione delle stesse e conseguente svolgimento di una pluralità di operazioni bancarie caratterizzate dall'uso del pos collegato all'attività commerciale dell'imputata) (Dichiara inammissibile, CORTE APPELLO NAPOLI, 27/11/2018)»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32388 del 15 settembre 2021
«In tema di reati contro l'industria ed il commercio, è configurabile il concorso materiale tra il reato di frode nell'esercizio del commercio e quello di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, in quanto gli stessi hanno una diversa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32388 del 15 settembre 2020
«In tema di reati contro l'industria ed il commercio, è configurabile il concorso materiale tra il reato di frode nell'esercizio del commercio e quello di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, in quanto gli stessi hanno una diversa...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19515 del 16 giugno 2022
«L'esimente prevista dall'art.97 della l. n.633 del 1941, secondo cui non occorre il consenso della persona ritratta in fotografia quando, tra l'altro, la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico ricoperto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2154 del 29 gennaio 2021
«...del pagamento dei canoni a fronte dell'impossibilità di utilizzare tutte le parti dell'immobile all'uso convenuto - attività commerciale - per irregolarità urbanistico-amministrative, assenza di mutamento di destinazione d'uso e di agibilità)»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 30840 del 22 dicembre 2017
«...di beni venduti, rivolta della società contribuente ai rivenditori ed agenti appartenenti alla propria rete commerciale, una promessa del "premio" quale negozio unilaterale integrante clausola accessoria al contratto e non promessa al pubblico).»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1466 del 18 gennaio 2019
«In tema di fallibilità dell'impresa individuale di mediatore professionale, gli elementi identificativi dell'impresa commerciale di cui all'art. 2082 c.c. sono costituiti dalla professionalità e dall'organizzazione, intesa come svolgimento...»