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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29709 del 14 giugno 2017
«Ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1, cod. pen., anche gli enti a formale struttura privatistica devono qualificarsi come "pubblici", in presenza dei seguenti requisiti, indicati dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26891 del 30 maggio 2017
«...pen. (Fattispecie in cui l'indagato aveva reiteratamente utilizzato l'autovettura, oggetto di sequestro, per impedire l'accesso all'esercizio commerciale della persona offesa, intralciandone l'attività e provocandole un perdurante stato d'ansia).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32 del 2 gennaio 2017
«In tema di estorsione, integra la circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso, prevista dall'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. nella L. n. 203 del 1991, la condotta di chi usa implicita ma inequivoca minaccia per pretendere dalla persona...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12827 del 20 marzo 2018
«È illegittimo il sequestro preventivo dell'autorizzazione amministrativa alla vendita legittimamente conseguita, ma utilizzata per svolgere un'attività commerciale illecita (vendita di merce con marchi contraffatti su banchi di mercato pubblico),...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10287 del 4 agosto 2000
«Incorre nella violazione del dovere di fedeltà, di cui all'art. 2105 c.c., il dipendente di un'azienda commerciale che, avvalendosi di un'associazione di dipendenti da lui stesso costituita e presieduta, svolga attività concorrente con quella...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3071 del 26 ottobre 1962
«La Convenzione italo-britannica del 17 dicembre1930 per l'assistenza giudiziaria in materia civile e commerciale, resa esecutiva con L. 13 aprile 1933, n. 379 e rimessa in vigore con nota del Regno Unito del marzo 1948, ammette tre concorrenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2333 del 30 marzo 1983
«...si è esclusa l'applicabilità dell'art. 409 n. 3 c.p.c. ad un rapporto di agenzia nel quale l'agente si era organizzato ad impresa autonoma, deputando al coniuge lo svolgimento preponderante dell'attività amministrativa e commerciale dell'azienda).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 9 febbraio 1999
«...la richiesta formulata con il decreto ingiuntivo per «omissione contributi a seguito di indebito conguaglio di sgravi contributivi» senza alcun esplicito e specifico richiamo in fatto alla natura commerciale o industriale dell'impresa debitrice).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6002 del 17 giugno 1999
«L'attività di allevamento di bestiame (nella specie, di polli) non si pone, poi, in termini di assoluta incompatibilità con la qualifica di coltivatore diretto, potendosi detta attività considerare agricola, anziché commerciale, a condizione che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8376 del 20 giugno 2000
«Il contratto di franchising o di affiliazione commerciale tra due società costituisce espressione del principio di libertà di iniziativa economica privata garantito dall'art. 1322 c.c. e ancor prima dall'art. 41 Cost., il quale consente e tutela...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4505 del 28 marzo 2001
«In tema di indennità per la perdita dell’avviamento commerciale di cui all’art. 34 della legge 27 luglio 1978, n. 392, esclusa, a norma dell’art. 35 della stessa legge, in relazione ai contratti di locazione di immobili nei quali venga esercitata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7814 del 8 giugno 2001
«Ed è sicuramente esclusa, al fine di radicare la competenza del giudice del lavoro, la pregressa posizione di componente del consiglio di amministrazione, qualora non sussista la prova della effettiva configurabilità, in relazione alla stessa, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8833 del 28 aprile 2005
«In particolare, non costituisce una valida ragione la richiesta di alcuni dei condividenti di assegnazione delle quote relativa ad un bene immobile adibito ad attività commerciale, in quanto, in tal caso, aderendo a tale richiesta, da un lato non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5860 del 16 marzo 2006
«In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, nel caso in cui il creditore — del quale non sia controversa la qualità di imprenditore commerciale — deduca di aver subito dal ritardo del debitore nell'adempimento un pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24620 del 3 dicembre 2010
«...privi di capacità distintiva; mentre resta inapplicabile l'art. 7 cod. civ., dal momento che esiste la norma speciale dell'art. 21 r.d. 21 giugno 1942, n. 929. che tutela i segni distintivi nell'ambito del diritto commerciale. (Rigetta, App.»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3370 del 2 marzo 2012
«Il vizio di omessa o insufficiente motivazione, deducibile in sede di legittimità ex art. 360, n. 5, c.p.c., sussiste qualora il giudice di merito non abbia tenuto conto alcuno delle inferenze logiche che possono essere desunte degli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15876 del 25 giugno 2013
«Il conduttore di un immobile adibito ad attività commerciale, alla scadenza del contratto, resta obbligato al pagamento dei canoni tutte le volte in cui permanga nella detenzione dell'immobile (quand'anche sia cessato l'esercizio dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22096 del 26 settembre 2013
«In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, nel caso in cui il creditore - del quale non sia controversa la qualità di imprenditore commerciale - deduca di aver subito dal ritardo del debitore nell'adempimento un pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23933 del 22 ottobre 2013
«Ne consegue che, nell'ipotesi in cui si sostenga l'esistenza d'un nesso causale tra la condotta posta in essere da organi della P.A. per il depistaggio di indagini giudiziarie, avviate a seguito di un disastro aereo, e il danno da fallimento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14471 del 25 giugno 2014
«...sicché ne è consentita l'estensione analogica all'ipotesi del cedente l'azienda che abbia poi intrapreso un'attività commerciale concorrente avvalendosi della partecipazione in un'impresa familiare per dissimulare la propria posizione. (Omissis).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26906 del 19 dicembre 2014
«La deduzione per la prima volta nel giudizio di legittimità di una diversa normativa rispetto a quella invocata nei gradi di merito è ammissibile, salvo che comporti il necessario esame dei presupposti di fatto richiesti dalla diversa disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21931 del 28 ottobre 2015
«In tema di responsabilità della P.A. per attività provvedimentale, l'accertamento, con efficacia di giudicato, dell'illegittimità dell'atto amministrativo è insufficiente a fondare la domanda risarcitoria nei confronti dell'amministrazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2646 del 19 marzo 1997
«...qualora ne ricorrano le condizioni, altri reati o infrazioni amministrative. (Nella fattispecie, all'imputato, titolare di una ditta esercente attività commerciale rumorosa, era stato contestato il reato di cui all'art. 659, comma secondo c.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12944 del 11 novembre 1999
«...patrimoniale a cui si dà vita per effetto dell'atto antidoveroso dell'agente. (Fattispecie in cui si è ritenuto integrato il vantaggio patrimoniale a seguito dell'abusivo rilascio di una autorizzazione all'esercizio di un'attività commerciale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22638 del 1 giugno 2001
«Per l'accertamento del reato di corruzione propria commesso dagli appartenenti alla Guardia di Finanza, non occorre individuare quale sia esattamente l'atto contrario ai doveri d'ufficio, oggetto dell'accordo illecito negoziato per far sfuggire...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3416 del 29 gennaio 2004
«...di sigilli) allorchè i sigilli non siano apposti al fine di assicurare la conservazione o l'identità di un bene ma adempiano alla diversa finalità, tipicamente sanzionatoria, di impedire il proseguimento di un'attività commerciale non autorizzata.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1408 del 16 gennaio 2006
«Non è penalmente rilevante, ai sensi dell'art. 650 c.p. richiamato dall'art. 17 ter R.D. n. 773 del 1931 e succ. modif. — Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza —, la violazione dell'ordinanza sindacale di sospensione di un'attività...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35346 del 22 agosto 2013
«Ne consegue che la prova della posizione di amministratore di fatto si traduce nell'accertamento di elementi sintomatici dell'inserimento organico del soggetto con funzioni direttive - in qualsiasi fase della sequenza organizzativa, produttiva o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1980 del 16 gennaio 2015
«In tema di frode in commercio, la mancanza o la differenza dei segni distintivi, che assume rilevanza determinante nell'esercizio della attività commerciale, dà luogo a quella diversità che integra il reato di cui all'art. 515 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28085 del 2 luglio 2015
«Ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1, cod. pen., anche gli enti a formale struttura privatistica devono qualificarsi come "pubblici", in presenza dei seguenti requisiti: a) la personalità...»