-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3338 del 6 marzo 2003
«Dichiarato, a seguito del fallimento di società commerciale, il fallimento in estensione del socio illimitatamente irresponsabile (Recte: responsabile - N.d.R.) e ritenuto irrilevante, da parte del giudice del merito, il decorso del limite...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8363 del 17 agosto 1990
«In relazione ad istanza di fallimento di una società cooperativa, le questioni inerenti all'esercizio da parte della medesima di attività commerciale, con il conseguenziale assoggettamento a tale procedura anziché a liquidazione coatta...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4727 del 17 aprile 2000
«...non viene meno se l'azienda non ha formalmente cessato la attività, anche se manchino passività insolute; esso viene meno solo quando la cessazione della attività commerciale sia formalizzata con la cancellazione dal registro delle imprese»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9575 del 4 settembre 1987
«Con la precisazione, però, che i beni appartenenti al patrimonio personale vengono attratti nella sfera di applicabilità delle norme sul fallimento solo allorquando il titolare, che non sia ad altro titolo impreditore commerciale, assume la veste...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9627 del 16 giugno 2003
«...la S.C. ha cassato la sentenza del giudice di merito il quale aveva ritenuto utilizzabile il criterio della verosimiglianza in una ipotesi in cui il debitore pignorato e il creditore svolgevano la stessa attività commerciale nei medesimi locali).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7173 del 2 agosto 1997
«Se il locatore intima disdetta per finita locazione, alla prima scadenza, di un immobile adibito ad uso commerciale, anziché con il ricorso previsto dall'art. 30, legge 27 luglio 1978, n. 392, ai sensi dell'art. 657 c.p.c., e il pretore, senza...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11545 del 23 marzo 2012
«Le condotte di tenuta della contabilità aziendale, redazione delle dichiarazioni fiscali ed effettuazione dei relativi pagamenti, non integrano il reato di esercizio abusivo delle professioni di dottore commercialista o di ragioniere e perito...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49 del 8 gennaio 2003
«Ne consegue che le attività contenute nella seconda parte della previsione di cui all'art. 1 del D.P.R. 27 ottobre 1953, n. 1068 (che disciplina l'ordinamento della professione di ragioniere e perito commerciale) che sono tipiche, e cioè riservate...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8685 del 23 settembre 1993
«...scritture e documenti interni all'azienda, sia trasferita su dichiarazioni e denunzie destinate a essere inibite ad uffici pubblici, compresi quelli fiscali, sempreché non sussista la necessità di una consulenza contabile o commerciale generale.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16492 del 27 novembre 1989
«...per il commercio di tale merce. Ne deriva che non è necessaria l'esposizione della merce sui banchi di vendita, basta che questa sia detenuta in qualsiasi luogo connesso con l'attività commerciale e quindi anche nella ghiacciaia o frigorifero.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11224 del 16 novembre 1995
«...di avere la qualifica di dottore commercialista, in contrapposizione all'eventualità della buona fede dell'agente, in correlazione all'uso corrente del termine commercialista, in riferimento ad attività svolta nel campo del diritto commerciale).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17343 del 16 aprile 2013
«Ai fini della sussistenza del delitto di malversazione ai danni dello Stato, l'ente pubblico erogatore dei fondi distratti dalla loro destinazione si identifica con l'organismo pubblico di cui all'art. 3, comma 26, d.l.vo 12 aprile 2006, n.163,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40830 del 18 novembre 2010
«Ai fini della sussistenza del delitto di malversazione ai danni dello Stato, l'ente pubblico erogatore dei fondi distratti dalla loro destinazione si identifica con l'organismo pubblico di cui all'art. 3, 26, D.L.vo 12 aprile 2006, n. 163, per cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28431 del 1 luglio 2013
«...il delitto di concussione nei confronti di un impiegato dell'agenzia delle entrate che, prospettando al titolare di un'attività commerciale la sottoposizione a controlli fiscali prolungati nel tempo, si era fatto consegnare una somma di denaro).»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39301 del 9 ottobre 2009
«...che resta eminentemente commerciale, anche se ad uno dei rami in cui tale attività si esplica (assicurazione della responsabilità civile connessa alla circolazione dei veicoli a motore) è collegato un interesse di carattere generale.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36016 del 19 settembre 2008
«Integra il delitto di cui all'art. 474 c.p. la detenzione per la vendita di magliette riproducenti emblemi, marchi e logo di società di calcio contraffatti, in quanto l'apposizione dei marchi registrati sull'abbigliamento sportivo ufficiale...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14714 del 14 novembre 1990
«...codice. (Fattispecie in cui un bidello di scuola media aveva falsificato, mediante aggiunte e cancellature i fogli contenenti le firme del personale al fine di far risultare la propria presenza, mentre svolgeva altrove un'attività commerciale).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51107 del 9 dicembre 2014
«Integra il delitto di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico la condotta di colui che, avendo riportato condanne penali, attesta falsamente di essere in possesso dei requisiti morali previsti per l'apertura di un esercizio di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6265 del 19 maggio 1980
«Poiché la ditta non è altro che il nome sotto il quale l'imprenditore esercita l'attività commerciale e le imprese individuali non hanno una soggettività diversa da quella dell'imprenditore che le impersona, l'addebito infamante rivolto alla ditta...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43184 del 8 novembre 2012
«Nel reato di diffamazione in cui sia persona offesa un ente commerciale, il concetto di reputazione deve ritenersi comprensivo anche del profilo connesso all'attività economica svolta dall'ente ed alla considerazione che esso ottiene nel contesto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2928 del 14 marzo 1995
«L'interveniente adesivo ha un interesse di fatto all'esito a lui favorevole della controversia, determinato dalla necessità di impedire che nella propria sfera giuridica possano ripercuotersi le conseguenze dannose della decisione, ma detto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37530 del 14 novembre 2006
«Sono legittime e pertanto utilizzabili le videoregistrazioni dell'ingresso e del piazzale di accesso a un edificio sede dell'attività di una società commerciale, eseguite dalla polizia giudiziaria dalla pubblica strada, mediante apparecchio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3280 del 10 febbraio 2011
«...vuoto, la titolarità in capo al fallito di una piccola attività commerciale, il lavoro pubblico del coniuge (comproprietario di quota del bene compravenduto), la scarsa istruzione degli acquirenti, ostativa ad indagini patrimoniali più accurate).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15377 del 26 luglio 2016
«Nella locazione di immobili per uso diverso da quello abitativo, convenzionalmente destinati ad una attività il cui esercizio richieda specifici titoli autorizzativi dipendenti anche dalla situazione edilizia del bene (abitabilità dello stesso e...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14250 del 12 luglio 2016
«Lo scopo di lucro (cd. lucro soggettivo) non è elemento essenziale per il riconoscimento della qualità di imprenditore commerciale, poiché è configurabile attività di impresa tutte le volte in cui sussista una obiettiva economicità dell'attività...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11250 del 31 maggio 2016
«...la sentenza di merito che aveva ritenuto finalizzata alla cogestione dell'amministrazione sociale la mera presenza nella rivendita commerciale della socia accomandante, senza procedere all'ulteriore disamina della natura dell'attività esercitata).»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12190 del 14 giugno 2016
«La società consortile può svolgere una distinta attività commerciale con scopo di lucro ed è questione di merito accertare i rapporti tra la società stessa e i consorziati nell'assegnazione dei lavori o servizi per stabilire la necessità del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8046 del 7 luglio 1998
«...cooperativa, ritenendo incontestabile, in base all'art. 2540, comma 2, c.c. e alla pacifica giurispruenza civile sul punto, la assoggettabilità alla procedura fallimentare delle società cooperative che hanno per oggetto una attività commerciale).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32 del 5 gennaio 2016
«In tema di estorsione, integra la circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso, prevista dall'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. nella L. n. 203 del 1991, la condotta di chi usa implicita ma inequivoca minaccia per pretendere dalla persona...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 12364 del 18 maggio 2018
«In tema di concorrenza sleale, il rapporto di concorrenza tra due o più imprenditori, derivante dal contemporaneo esercizio di una medesima attività industriale o commerciale in un ambito territoriale anche solo potenzialmente comune, comporta che...»