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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 678 del 12 gennaio 2023
«In materia di risarcimento danni causati da malattia professionale, l'onere della prova del nesso causale tra prestazione lavorativa e danno, incombe su colui che ne chiede il riconoscimento, che potrà a tal fine avvalersi anche delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10941 del 26 aprile 2023
«È irrilevante che una deliberazione dell'organo collegiale di un ente pubblico abbia autorizzato il conferimento dell'incarico al professionista, eventualmente anche richiamando ed approvando lo schema del disciplinare, ove tale deliberazione non...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11111 del 27 aprile 2023
«Ciò in quanto il principio di cui all'art. 115 c.p.c., nell' imporre al giudice di porre a fondamento della decisione le prove offerte dalle parti (oltre ai fatti non specificatamente contestati), rende censurabile non soltanto la sentenza nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12132 del 8 maggio 2023
«La violazione dell'art. 2697 c.c. si configura soltanto nell'ipotesi in cui il giudice abbia attribuito l'onere della prova ad una parte diversa da quella su cui esso avrebbe dovuto gravare secondo le regole di scomposizione delle fattispecie...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16984 del 14 giugno 2023
«Nel processo tributario, caratterizzato dall'impugnazione di una pretesa fiscale fatta valere mediante l'emanazione dell'atto impositivo nel quale i fatti costitutivi della richiesta sono già stati allegati, il principio di non contestazione non...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 28660 del 16 ottobre 2023
«La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto per affermare i fatti favorevoli e negare quelli a lei contrari, a meno che, al momento del relativo deposito, abbia fatto presente di volerlo invocare solo in parte,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 32951 del 27 novembre 2023
«In tema di ricorso per cassazione, la doglianza circa la violazione dell'art. 116 c.p.c. è ammissibile solo ove si alleghi che il giudice, nel valutare una prova o, comunque, una risultanza probatoria, non abbia operato - in assenza di diversa...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 35263 del 18 dicembre 2023
«La violazione degli artt. 115 e 116 c.p.c. è apprezzabile, in sede di ricorso per cassazione, nei limiti del vizio di motivazione di cui all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5, dovendosi peraltro ribadire che, in relazione al nuovo testo di questa...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 35642 del 20 dicembre 2023
«In tema di ricorso per cassazione, la violazione dell'art. 2697 c.c. si configura soltanto nell'ipotesi in cui il giudice abbia attribuito l'onere della prova ad una parte diversa da quella su cui esso avrebbe dovuto gravare, secondo le regole di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23713 del 23 aprile 2024
«In tema di sequestro preventivo, il terzo che assume di avere diritto alla restituzione del bene sequestrato non può contestare l'esistenza dei presupposti della misura cautelare, potendo unicamente dedurre la propria effettiva titolarità o...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1209 del 17 gennaio 2023
«Nel processo tributario il giudice, ove ritenga invalido l'atto impositivo per motivi non formali, non può limitarsi al suo annullamento, ma esaminando nel merito la pretesa, pone in essere una decisione sostitutiva sia della dichiarazione resa...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5947 del 28 febbraio 2023
«La prova formata nel procedimento penale, ancorché senza il rispetto delle relative regole poste a garanzia del contraddittorio, è ammissibile quale prova atipica nel processo civile, dove il contraddittorio è assicurato attraverso le modalità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19129 del 6 luglio 2023
«Nel giudizio risarcitorio promosso nei confronti del Ministero della Salute per i danni derivanti dalla trasfusione di sangue infetto, il verbale redatto dalla Commissione medica, di cui all'art. 4 della l. n. 210 del 1992, non ha valore...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 17195 del 21 giugno 2024
«Il principio dell'obbligatorietà della lingua italiana previsto dall'art. 122 cod. proc. civ., si riferisce agli atti processuali in senso proprio e non ai documenti esibiti dalle parti; pertanto, quando tali documenti risultino redatti in lingua...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5200 del 27 febbraio 2025
«Il principio dell'obbligatorietà della lingua italiana, previsto dall'art. 122 c.p.c., si riferisce agli atti processuali in senso proprio (tra i quali, i provvedimenti del giudice e gli atti dei suoi ausiliari, gli atti introduttivi del giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17876 del 2 luglio 2025
«Ai sensi degli articoli 122 e 123 cod. proc. civ., la lingua italiana è obbligatoria per gli atti processuali in senso proprio e non anche per gli atti prodromici al processo (quali, in particolare, gli atti di conferimento di poteri a soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 18467 del 7 luglio 2025
«Gli atti prodromici al processo, quali la procura speciale alle liti, redatti in lingua straniera, devono considerarsi validamente prodotti, con facoltà del giudice di nominare un traduttore solo se non sia in grado di comprendere il significato...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 7442 del 15 marzo 2023
«A seguito dell'introduzione del domicilio digitale, la notificazione va eseguita all'indirizzo p.e.c. del difensore costituito risultante dal Re.G.Ind.E., pur non indicato negli atti dal difensore medesimo, ed anzi è nulla la notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20076 del 13 luglio 2023
«L'art. 82 del r.d. n. 37 del 1934 - secondo cui gli avvocati, i quali esercitano il proprio ufficio in un giudizio che si svolge fuori della circoscrizione del tribunale al quale sono assegnati devono, all'atto della costituzione nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16652 del 14 giugno 2024
«L'inosservanza delle forme previste per gli atti di impugnazione può essere rimediata attraverso il meccanismo del raggiungimento dello scopo soltanto se l'attività successiva all'atto non rispettoso della forma assicuri ciò che avrebbe assicurato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 5125 del 27 febbraio 2024
«Il principio della ragionevole durata del processo impone al giudice, ai sensi degli artt. 175 e 127 cod. proc. civ., di evitare e impedire i comportamenti che ostacolino una sollecita definizione del giudizio, tra i quali rientrano quelli che si...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21495 del 31 luglio 2024
«Il diritto ad una ragionevole durata del processo impone al giudice di evitare attività processuali e formalità superflue che non abbiano un'effettiva utilità per la garanzia dei diritti processuali delle parti, tra cui la fissazione di termini...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11825 del 5 maggio 2025
«Il rispetto del diritto fondamentale alla ragionevole durata del processo impone al giudice, ai sensi degli artt. 175 e 127 c.p.c., di evitare e impedire comportamenti che siano di ostacolo alla sua sollecita definizione, tra i quali rientrano...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 32827 del 27 novembre 2023
«Ai sensi dell'art. 221, comma 4, del D.L. n. 34 del 2020, convertito nella legge n. 77 del 2020, secondo cui se nessuna delle parti effettua il deposito telematico di note scritte, il giudice provvede ai sensi del primo comma dell'articolo 181 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 26544 del 11 ottobre 2024
«Il luogo in cui la notificazione viene eseguita non attiene agli elementi costitutivi essenziali dell'atto, sicché i vizi relativi alla sua individuazione, anche quando esso si riveli privo di alcun collegamento col destinatario, ricadono sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 32724 del 16 dicembre 2024
«In tema di contenzioso civile, la mancata comunicazione al difensore della parte costituita del deposito dell'ordinanza istruttoria emessa fuori udienza determina, a norma dell'art. 176, comma 2, c.p.c., in relazione agli artt. 134 e 156 dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 8983 del 30 marzo 2023
«La tempestiva e rituale ripresa del procedimento di notificazione di un atto di impugnazione non andato a buon fine per caso fortuito o forza maggiore (come nel caso della morte del procuratore domiciliatario dell'appellato) ne presuppone la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 3815 del 12 febbraio 2024
«Nel caso di errore nel domicilio presso il quale eseguire la notifica, occorre differenziare le due ipotesi, in relazione al fatto che il difensore eserciti o meno la sua attività nel circondario nel quale deve essere eseguita la notifica. Se il...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 15934 del 7 giugno 2024
«Qualora la notifica sia stata eseguita presso un luogo già indicato dal destinatario come sede legale poi trasferita presso un luogo diverso ma vi sia un collegamento fattuale tra il luogo in cui è stata effettuata la notifica e le sedi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 15976 del 7 giugno 2024
«In caso di notifica non andata a buon fine per ragioni non imputabili al notificante, questi deve riattivare il processo notificatorio con immediatezza e svolgere gli atti necessari al suo completamento entro la metà dei termini indicati dall'art....»