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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3092 del 2 febbraio 2024
«In caso di rovina di opere costruite nel sottosuolo in esecuzione di lavori di escavazione oggetto di un contratto di appalto, il proprietario è responsabile, ai sensi dell'art. 840 c.c. e in via esclusiva o concorrente con l'appaltatore a seconda...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21648 del 1 agosto 2024
«Il diritto del proprietario sul sottosuolo trova, però, un limite alla sua estensione nella possibilità di utilizzazione che il titolare di esso può fare del sottosuolo; egli può agire uti dominus contro chiunque rechi pregiudizio al suo diritto,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 18472 del 5 luglio 2024
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, essendo soggetto alle regole generali del giudizio di legittimità, deve essere sottoscritto da un avvocato munito di valida procura speciale, in difetto della quale esso deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3939 del 13 febbraio 2024
«In tema di distanze delle costruzioni dal confine, le norme di un regolamento edilizio e dell'annesso programma di fabbricazione sono efficaci e possono applicarsi nei rapporti tra privati solo dopo che siano state adottate dal consiglio comunale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25512 del 31 agosto 2023
«La fattispecie prevista dall'art. 887 c.c. (a norma del quale nei fondi a dislivello il proprietario del fondo superiore deve sopportare le spese di costruzione e manutenzione del muro di sostegno dalle fondamenta sino all'altezza del proprio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 392 del 8 gennaio 2025
«La legittimazione attiva nell'actio negatoria servitutis ex art. 949 c.c. compete non solo al proprietario del fondo, ma anche al titolare di un diritto reale di godimento sul fondo stesso. Per dimostrare la legittimazione attiva è sufficiente la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37070 del 4 aprile 2023
«In tema di rapina impropria, ove la violenza, esercitata immediatamente dopo la sottrazione dei beni, determini la morte della persona offesa, la circostanza aggravante del nesso teleologico, di cui all'art. 61, n. 2, c.p., è assorbita nel delitto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27743 del 13 giugno 2024
«L'aggravante del nesso teleologico è configurabile anche in ipotesi di concorso formale di reati, non postulando un'alterità di condotte, ma la specifica finalizzazione di un reato alla realizzazione dell'altro. (Fattispecie in cui la Corte ha...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 56 del 22 aprile 2025
«Il divieto assoluto di operare la diminuzione di pena prevista per attenuanti connesse al ravvedimento post delictum del reo, in presenza di recidiva reiterata, frustra in modo manifestamente irragionevole la ratio posta a fondamento di tali...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 106 del 18 aprile 2014
«La norma censurata è in contrasto, altresì, con la finalità rieducativa della pena, che implica «un costante 'principio di proporzione' tra qualità e quantità della sanzione, da una parte, e offesa, dall'altra; ciò si evidenzia, in particolare,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12381 del 9 maggio 2023
«In caso di contratto di divisione di un fondo, il condividente che domanda di accertare l'acquisto per usucapione di una servitù a vantaggio della porzione a lui attribuita ed a carico della porzione attribuita ad altro condividente, non può unire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9095 del 31 marzo 2023
«Non è dunque decisivo l'assunto del datore di non essere stato messo a conoscenza del motivo delle assenze del lavoratore, perché i certificati medici delle assenze inoltrati allo stesso non indicavano la specifica malattia quale causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11999 del 3 maggio 2024
«Infatti, il permesso ex art. 33 della L. n. 104 del 1992 è riconosciuto al lavoratore in ragione dell'assistenza da prestare al disabile ed è rispetto ad essa che l'assenza dal lavoro deve porsi in relazione causale diretta, senza che il dato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 17004 del 20 giugno 2024
«La loro attività di controllo è limitata solo alla verifica del compimento (anche solo sospettato) di "atti illeciti" da parte lavoratore stesso, che non siano riconducibili al mero inadempimento dell'obbligazione contrattuale. Conseguentemente, è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 22643 del 9 agosto 2024
«...e giustifica il licenziamento per giusta causa. Tuttavia, nel caso in cui il lavoratore svolga attività funzionali alle necessità del soggetto assistito nelle giornate di permesso, tale condotta non può essere considerata un illecito disciplinare.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 24130 del 9 settembre 2024
«L'utilizzo dei permessi concessi ai sensi dell'art. 33, comma 3, L. n. 104 del 1992 deve porsi in relazione diretta con l'esigenza di assistenza al familiare disabile. È illegittimo il licenziamento del lavoratore per abuso dei permessi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 33155 del 18 dicembre 2024
«In tema di licenziamento per giusta causa, è legittimo il recesso del datore di lavoro quando il lavoratore, benché riconosciuto cieco parziale e beneficiario dei permessi ex art. 33 della L. n. 104 del 1992, risulti essere in grado di compiere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025
«L'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della l. n. 104 del 1992 in attività diverse dall'assistenza al familiare disabile, tali da violare le finalità per le quali il beneficio è concesso e da far venir meno il nesso causale tra assenza dal...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2361 del 20 maggio 2008
«Tale norma, infatti, si deve interpretare alla luce, anche, dell'orientamento della Corte Cost. che, prevedendo l'estensione anche alla scuola superiore dei medesimi e strumentali ausili previsti per la scuola dell'obbligo, per gli studenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10912 del 26 aprile 2023
«L'azione costitutiva di servitù coattiva di passaggio va proposta nei confronti dei proprietari di tutti i fondi che si frappongono all'accesso alla pubblica via ovvero nei confronti di tutti i comproprietari dell'unico fondo intercludente, poiché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17368 del 16 giugno 2023
«L'azione di costituzione coattiva di servitù di passaggio deve essere contestualmente proposta nei confronti dei proprietari di tutti i fondi che si frappongono all'accesso alla pubblica via, realizzandosi la funzione propria del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 26293 del 11 settembre 2023
«L'esigenza di tutelare l'integrità delle case di abitazione e degli accessori – che giustifica l'esenzione dalla servitù di passaggio coattivo, prevista dall'ultimo comma dell'art. 1051 cod. civ., per le case, cortili, giardini ed aie - ricorre in...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25088 del 18 settembre 2024
«Ai fini della costituzione della servitù coattiva di passaggio, chi richiede tale servitù deve dimostrare la giuridica impossibilità di accesso alla via pubblica. Tuttavia, se il consulente del giudice ha accertato la non autorizzabilità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27891 del 29 ottobre 2024
«L'azione costitutiva di servitù coattiva di passaggio va proposta nei confronti dei proprietari di tutti i fondi che si frappongono all'accesso alla pubblica via ovvero nei confronti di tutti i comproprietari dell'unico fondo intercludente, poiché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1900 del 27 gennaio 2025
«In caso di più fondi intercludenti appartenenti a diversi soggetti, l'azione per la costituzione di servitù coattiva di passaggio in favore del fondo intercluso (anche nelle ipotesi previste dagli artt. 1051, comma 3, e 1052 c.c.) deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15850 del 6 giugno 2024
«Nel contesto dell'accertamento dell'esistenza o meno di una servitù attiva (ad esempio quella relativa ad un acquedotto), la legittimazione passiva è attribuita principalmente a colui che contesta l'esistenza della servitù stessa ed abbia un...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 29555 del 25 ottobre 2023
«In materia di proprietà, il requisito dell'apparenza della servitù necessario ai fini dell'acquisto di essa per usucapione o per destinazione del padre di famiglia (art. 1061 cod. civ.) si configura come presenza di segni visibili di opere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26956 del 17 ottobre 2024
«...ma di un onere specifico a favore del fondo dominante. Non è sufficiente la mera presenza di una strada o di un percorso; è necessario che essi mostrino di essere stati realizzati per dare accesso al fondo dominante attraverso il fondo servente.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23078 del 28 luglio 2023
«Ove venga proposta l'"actio confessoria servitutis" (anche per usucapione), è tardiva la successiva proposizione in appello della azione di servitù coattiva, atteso che le predette azioni presentano "petita" e "causae petendi" del tutto distinte -...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 4181 del 15 febbraio 2024
«L'actio confessoria servitutis può essere attivata anche per accertare l'esistenza, l'estensione o le modalità d'esercizio della servitù stessa, indipendentemente dalla presenza o meno di specifiche contestazioni.»