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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 7510 del 15 marzo 2023
«In caso di comunicazione a mezzo PEC di un provvedimento giurisdizionale dalla cancelleria al difensore, la circostanza che la e-mail PEC sia finita nella cartella della posta indesiderata ("spam") della casella PEC del destinatario non...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9541 del 7 aprile 2023
«In tema di notificazione, una volta disposta la rinnovazione e concesso un termine perentorio ai sensi dell'art. 291 c.p.c., è preclusa al giudice la possibilità di assegnazione di un secondo termine per la notifica, stante la perentorietà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19384 del 7 luglio 2023
«L'istituto della rimessione in termini, previsto dall'art. 153, comma 2, c.p.c., come novellato dalla l. n. 69 del 2009, opera anche con riguardo al termine per proporre impugnazione e richiede la dimostrazione che la decadenza sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25228 del 24 agosto 2023
«In tema di rimessione in termini ex art. 153, comma 2, c.p.c., la causa non imputabile presuppone l'esistenza di un evento che presenti il carattere dell'assolutezza e non della mera difficoltà e non è, pertanto, integrata ove l'impedimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 31438 del 13 novembre 2023
«L'ordine di integrazione del contraddittorio implica e presuppone la notifica di un atto pienamente valido, ossia dotato dei requisiti previsti dall'art. 163, comma 3, c.p.c., giacché la sussistenza di un termine decadenziale è incompatibile con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 31592 del 14 novembre 2023
«Ai fini della valutazione dell'ammissibilità del deposito telematico dell'appello, il giudice può verificare d'ufficio il contenuto della busta telematica e, laddove constati l'illeggibilità dei relativi files, per causa non imputabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 32296 del 21 novembre 2023
«La presenza di un errore, non imputabile al depositante, che provoca l'impossibilità per il sistema di accettare il deposito, legittima questi alla istanza di rimessione in termini ai fini della rinnovazione del deposito ove possa ritenersi che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 5168 del 27 febbraio 2024
«Le preclusioni rispetto all'introduzione in causa di nuovi fatti a fondamento dell’eccezione di nullità vengono meno quando la conoscenza dei fatti che sostanziano tale eccezione sia sopravvenuta rispetto alla pronuncia di primo grado e ciò in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 5514 del 1 marzo 2024
«L'istituto della rimessione in termini, previsto dall'art. 153, secondo comma c.p.c., opera anche con riguardo al termine per proporre impugnazione e richiede la dimostrazione che la decadenza sia stata determinata da una causa non imputabile alla...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 5759 del 4 marzo 2024
«Per ottenere la rimessione in termini ex art. 153, comma 2, cod. proc. civ., la parte richiedente deve dimostrare di non aver potuto esercitare tempestivamente il potere processuale per una causa a lei non imputabile, perché estranea alla sua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 5821 del 5 marzo 2024
«In tema di rimessione in termini ex art. 153, comma 2, c.p.c., la causa non imputabile presuppone l'esistenza di un evento che presenti il carattere dell'assolutezza e non della mera difficoltà; pertanto, tale istituto non trova applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 18435 del 5 luglio 2024
«La rimessione in termini, sia nella norma dettata dall'art. 184-bis c.p.c. che in quella di più ampia portata contenuta nell'art. 153, comma 2, c.p.c., come novellato dalla l. n. 69 del 2009, richiede la dimostrazione che la decadenza sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 19837 del 18 luglio 2024
«La rimessione in termini ai sensi dell'art. 153, secondo comma, c.p.c., richiede che la parte sia incorsa in una decadenza per causa ad essa non imputabile, e non può essere concessa sulla base di allegazioni generiche quali l'impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21860 del 2 agosto 2024
«Allo spirare del termine perentorio di cui all'art. 588 c.p.c., in difetto di tempestiva istanza di proroga ai sensi dell'art. 154 c.p.c., il creditore assegnatario decade dalla possibilità di chiedere l'assegnazione del bene pignorato. Tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 21896 del 2 agosto 2024
«La rimessione in termini, ai sensi dell'art. 153, 2° comma, c.p.c., può essere concessa solo in presenza di una causa non imputabile alla parte che ha determinato la decadenza, caratterizzata dall'assoluta impossibilità e non da mere difficoltà...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3496 del 6 febbraio 2023
«La responsabilità della pubblica amministrazione per il danno derivante dalla lesione dell'incolpevole affidamento - nella specie, ingenerato in relazione alla legittimità del piano provinciale delle attività estrattive, poi oggetto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17415 del 25 giugno 2024
«In tema di operazioni bancarie effettuate a mezzo di strumenti elettronici, la responsabilità della banca in caso di pagamento mediante bonifico, da eseguirsi in favore di beneficiario sprovvisto di conto di accredito presso l'istituto...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 13289 del 19 maggio 2025
«In tema di responsabilità della P.A., non è configurabile una lesione dell'affidamento incolpevole riposto dal privato nella legittimità di un provvedimento amministrativo ampliativo successivamente annullato in sede giurisdizionale, sia perché la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 10227 del 18 aprile 2023
«L'inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore di eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell'art. 1460,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 35066 del 14 dicembre 2023
«In tema di licenziamento per giusta causa, il lavoratore deve astenersi dal porre in essere non solo i comportamenti espressamente vietati ma anche qualsiasi altra condotta che, per la natura e per le possibili conseguenze, risulti in contrasto...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 36544 del 29 dicembre 2023
«In tema di servizio idrico integrato, l'impossibilità di sottoporre le acque reflue a un trattamento "equivalente" a quello di carattere secondario di cui all'art. 105, comma 3, del d.lgs. n. 152 del 2006, a causa della mancata emanazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5415 del 29 febbraio 2024
«In tema di apertura di credito bancaria, il recesso della banca può avvenire solo se sia indicata la giusta causa che lo sorregge, poiché tale condizione si connette direttamente al rispetto dei principi di correttezza e buona fede cui deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20031 del 19 luglio 2024
«L'avvocato è tenuto a rispettare i doveri di diligenza, informazione e sollecitazione/dissuasione nei confronti del cliente. Un errore grossolano, come l'instaurazione di una causa innanzi a un giudice incompetente, che porta a un'inevitabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23233 del 28 agosto 2024
«In caso di vendita di un immobile con vizi gravi, il venditore può chiamare in causa il terzo costruttore per essere esonerato dalla responsabilità relativa ai difetti di costruzione. Tuttavia, il venditore non può trasferire al costruttore la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26181 del 7 ottobre 2024
«L'obbligo di fedeltà a carico del lavoratore subordinato ha un contenuto più ampio di quello risultante dall'art. 2105 cod. civ., dovendo integrarsi con gli artt. 1175 e 1375 cod. civ., che impongono correttezza e buona fede anche nei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 28248 del 4 novembre 2024
«Il comportamento consistente nell'affidare il proprio badge aziendale a un collega per far risultare una presenza anticipata rispetto all'effettivo arrivo presso la sede di lavoro costituisce una grave violazione dei doveri di correttezza e buona...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 243 del 7 gennaio 2025
«In tema di preliminare di compravendita immobiliare, la controversia tra promittente alienante e promissario acquirente per il mancato avveramento di una condizione potestativa mista, apposta nell'interesse di entrambe le parti, va risolta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 9281 del 8 aprile 2025
«Il mero ritardo nell'esercizio del diritto all'azione non costituisce violazione della buona fede e non può essere causa di esclusione della tutela giudiziaria. La rinuncia tacita al diritto non può essere desunta implicitamente senza un chiaro...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 475 del 9 gennaio 2025
«La sentenza che rigetta una domanda di risarcimento danni per responsabilità professionale dell'avvocato, fondata su una duplice ratio decidendi, è insindacabile quando una delle ragioni autonome e sufficienti a sostenerla non è efficacemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 3370 del 10 febbraio 2025
«La responsabilità professionale dell'avvocato presuppone la violazione del dovere di diligenza richiesto dalla natura dell'attività esercitata (art. 1176, comma 2, c.c.), ma per la condanna al risarcimento dei danni è necessario non solo...»