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Corte costituzionale, sentenza n. 55 del 22 aprile 2025
«È dichiarato costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 2, 3 e 30 Cost., l’art. 34, secondo comma, cod. pen., nella parte in cui prevede che la condanna per il delitto ex art. 572, secondo comma, cod. pen., commesso, in presenza o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37070 del 4 aprile 2023
«In tema di rapina impropria, ove la violenza, esercitata immediatamente dopo la sottrazione dei beni, determini la morte della persona offesa, la circostanza aggravante del nesso teleologico, di cui all'art. 61, n. 2, c.p., è assorbita nel delitto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 1436 del 15 gennaio 2024
«Il diritto all'uso dell'area pertinente ad un fabbricato per parcheggio dell'auto è, si, di natura reale, ma si prescrive, agli effetti degli artt. 1026 e 1014 c.c., per il mancato esercizio dei poteri ad esso inerenti protrattosi per venti anni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5833 del 5 marzo 2024
«Requisito essenziale della servitù prediale è l'imposizione di un peso su di un fondo (servente) per l'utilità ovvero per la maggiore comodità o amenità di un altro (dominante) in una relazione di asservimento del primo al secondo, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12381 del 9 maggio 2023
«In caso di contratto di divisione di un fondo, il condividente che domanda di accertare l'acquisto per usucapione di una servitù a vantaggio della porzione a lui attribuita ed a carico della porzione attribuita ad altro condividente, non può unire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12679 del 9 maggio 2024
«L'assistenza che legittima il beneficio in favore del lavoratore, pur non potendo intendersi esclusiva al punto da impedire a chi la offre di dedicare spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita, deve comunque garantire al familiare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11999 del 3 maggio 2024
«In tema di permessi ex art. 33 della L. n. 104 del 1992, grava sul lavoratore la prova di aver eseguito la prestazione di assistenza in un luogo diverso da quello di residenza della persona protetta. Infatti, il permesso ex art. 33 della L. n. 104...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16322 del 12 giugno 2024
«Il diritto ai permessi per assistenza al familiare disabile previsto dall'art. 33 della L. n. 104/1992 non dà luogo ad un diritto assoluto e incondizionato alla inamovibilità territoriale o all'assegnazione di una sede il più possibile vicina a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 21856 del 2 agosto 2024
«I permessi ex art. 33 della L. n. 104/1992 sono riconosciuti esclusivamente in ragione dell'assistenza al disabile specificato. L'uso dei permessi per assistere persone diverse da quelle indicate e riconosciute dalla legge nega la corretta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 22643 del 9 agosto 2024
«L'uso di permessi ex art. 33, comma 3, L. n. 104/1992 per finalità diverse dall'assistenza al familiare disabile costituisce abuso del diritto e giustifica il licenziamento per giusta causa. Tuttavia, nel caso in cui il lavoratore svolga attività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 24130 del 9 settembre 2024
«L'utilizzo dei permessi concessi ai sensi dell'art. 33, comma 3, L. n. 104 del 1992 deve porsi in relazione diretta con l'esigenza di assistenza al familiare disabile. È illegittimo il licenziamento del lavoratore per abuso dei permessi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26417 del 10 ottobre 2024
«Il diritto del lavoratore ai permessi di cui all'art. 33, comma 6, della l. n. 104 del 1992 si pone in relazione diretta con le esigenze di assistenza alla persona disabile, per lo svolgimento di tutte le attività che essa non è in condizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26429 del 10 ottobre 2024
«L'assistenza a persona con disabilità in situazione di gravità che legittima il diritto del lavoratore dipendente, pubblico o privato, ai permessi mensili retribuiti ex art. 33, comma 3, legge n. 104/1992 non va intesa riduttivamente come mera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 1227 del 17 gennaio 2025
«In tema di diritto ai permessi ex art. 33, comma 3, l. n. 104 del 1992, l'accertamento dell'abuso del diritto comporta la verifica dell'elisione del nesso causale fra l'assenza dal lavoro e l'assistenza del disabile, da valutarsi non solo in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025
«L'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della l. n. 104 del 1992 in attività diverse dall'assistenza al familiare disabile, tali da violare le finalità per le quali il beneficio è concesso e da far venir meno il nesso causale tra assenza dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2619 del 4 febbraio 2025
«Costituisce giusta causa di licenziamento l'abuso dei permessi retribuiti previsti dall'art. 33, comma 3, della legge n. 104/1992, qualora il dipendente utilizzi tali permessi non per l'assistenza del familiare disabile, ma per finalità personali,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12322 del 9 maggio 2025
«Il comportamento del lavoratore che utilizza i permessi ex art. 33 della legge n. 104/1992 non per l'assistenza al familiare disabile, ma per attendere ad attività personali, integra l'ipotesi di abuso del diritto. Tale condotta viola i principi...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2361 del 20 maggio 2008
«La circostanza che l'art. 43 L. n. 104/1992, non abbia abrogato il solo primo comma dell'art. 28 L. n. 118/1971, che prevedeva (e prevede) il trasporto gratuito degli alunni disabili limitatamente alla scuola dell'obbligo, non può far ritenere che...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10912 del 26 aprile 2023
«L'azione costitutiva di servitù coattiva di passaggio va proposta nei confronti dei proprietari di tutti i fondi che si frappongono all'accesso alla pubblica via ovvero nei confronti di tutti i comproprietari dell'unico fondo intercludente, poiché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17368 del 16 giugno 2023
«L'azione di costituzione coattiva di servitù di passaggio deve essere contestualmente proposta nei confronti dei proprietari di tutti i fondi che si frappongono all'accesso alla pubblica via, realizzandosi la funzione propria del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25130 del 23 agosto 2023
«Nella controversia per la costituzione di una servitù di passaggio coattivo, qualora l'interclusione del fondo sia tale da consentire più soluzioni per l'uscita sulla via pubblica ed il proprietario del fondo intercluso convenga in giudizio il...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8660 del 2 aprile 2024
«In materia di servitù di passaggio coattivo, la disposizione dell'art. 1051, comma 4, c.c. - che esenta dall'assoggettamento le case, i cortili, i giardini e le aie ad esse attinenti ed è applicabile anche all'ipotesi di passaggio su fondo non...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10944 del 23 aprile 2024
«In materia di servitù di passaggio coattivo, l'esenzione prevista dall'art. 1051, comma 4, c.c., in favore di case, cortili, giardini e aie ad esse attinenti - che opera nel solo caso in cui il proprietario del fondo intercluso abbia la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17860 del 28 giugno 2024
«Nella determinazione di una servitù di passaggio su un fondo intercluso, il giudice deve individuare il percorso più idoneo a raggiungere la pubblica via, rispettando il criterio del "minimo mezzo", come previsto dall'art. 1051 c.c., e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27891 del 29 ottobre 2024
«L'azione costitutiva di servitù coattiva di passaggio va proposta nei confronti dei proprietari di tutti i fondi che si frappongono all'accesso alla pubblica via ovvero nei confronti di tutti i comproprietari dell'unico fondo intercludente, poiché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1900 del 27 gennaio 2025
«In caso di più fondi intercludenti appartenenti a diversi soggetti, l'azione per la costituzione di servitù coattiva di passaggio in favore del fondo intercluso (anche nelle ipotesi previste dagli artt. 1051, comma 3, e 1052 c.c.) deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 18137 del 26 giugno 2023
«L'accordo per la modifica del tracciato di servitù di passaggio costituita per contratto deve - come per quello di costituzione - essere concluso per iscritto ai sensi dell'art. 1350, n. 4 c.c. e tale requisito può ritenersi soddisfatto anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9195 del 6 aprile 2024
«L'uso parziale della servitù, anche se protratto nel tempo, non vale a ridurne il contenuto nei limiti della minore utilità rispetto a quella consentita dal titolo, in quanto per non uso può cessare solo il diritto, mentre la maggiore quantità,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21030 del 26 luglio 2024
«La mancata esecuzione di una sentenza che il Pretore aveva emesso circa il ripristino di una tubatura di scarico non comporta di per sé l'estinzione del diritto di servitù per non uso ultraventennale. Il giudice dovrà valutare le circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21313 del 30 luglio 2024
«Il non uso ultraventennale di una servitù comporta l'estinzione della stessa solo se riferito all'intera servitù e non a singole parti di essa. La mera riduzione di utilizzo non è sufficiente a determinare l'estinzione.»