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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17941 del 22 giugno 2023
«L'allontanamento periodico dalla casa coniugale, per motivi di lavoro, ovvero per motivi organizzativi della vita personale o familiare, non essendo connotato dal carattere della stabilità, non può integrare la condizione essenziale per la revoca...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16327 del 8 giugno 2023
«Alla luce del principio di autoresponsabilità che permea l'ordinamento giuridico e scandisce i doveri del soggetto maggiore d'età, costui non può ostinarsi e indugiare nell'attesa di reperire il lavoro reputato consono alle sue aspettative, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17644 del 20 giugno 2023
«In materia di mantenimento del figlio maggiorenne e non autosufficiente, i presupposti su cui si fonda l'esclusione o riduzione del relativo diritto sono integrati: dall'età del figlio, destinata a rilevare in un rapporto di proporzionalità...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 22813 del 27 luglio 2023
«Se pure non è possibile fissare in astratto un termine finale di persistenza dell'obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne, tuttavia, ove sia raggiunta un'età nella quale il percorso formativo e di studi è nella normalità dei casi ampiamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 23133 del 31 luglio 2023
«Il figlio di genitori divorziati, che abbia ampiamente superato la maggiore età, e non abbia reperito, pur spendendo il conseguito titolo professionale sul mercato del lavoro, una occupazione lavorativa stabile o che, comunque, lo remuneri in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 35385 del 18 dicembre 2023
«In tema di divorzio, ai fini dell'attribuzione e della quantificazione dell'assegno previsto dall'art. 5, comma 6, l. n. 898 del 1970, avente natura, oltre che assistenziale, anche perequativo-compensativa, nei casi peculiari in cui il matrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 35494 del 19 dicembre 2023
«Il mantenimento del figlio resta a carico dei genitori fintanto che non si sia esaurito in congruo termine, la fase di formazione ed inserimento nel mondo del lavoro. (Nella specie, il giudice di merito ha limitato ma non escluso completamente la...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 2259 del 23 gennaio 2024
«Per quanto concerne il riconoscimento del contributo di mantenimento per i figli maggiorenni, compete al giudice di merito: a) verificare la sussistenza del prerequisito della non autosufficienza economica, con opportuno bilanciamento rispetto ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 14371 del 23 maggio 2024
«Il principio di proporzionalità – che l'art. 316-bis cod. civ. fissa in linea generale in materia di concorso nel mantenimento, a prescindere dal fatto che i figli siano minorenni o maggiorenni e fino a quando tale obbligo perduri, ex art....»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 8875 del 4 aprile 2024
«La donazione modale a favore di un terzo determinato costituisce una doppia donazione, l'una eseguita a favore del donatario e l'altra a favore del beneficiario, che realizza l'arricchimento patrimoniale di quest'ultimo attraverso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9095 del 31 marzo 2023
«In materia di licenziamento per superamento del periodo di comporto di un lavoratore disabile, la discriminazione opera in modo oggettivo ed è irrilevante l'intento soggettivo dell'autore. Non è dunque decisivo l'assunto del datore di non essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12679 del 9 maggio 2024
«L'assistenza che legittima il beneficio in favore del lavoratore, pur non potendo intendersi esclusiva al punto da impedire a chi la offre di dedicare spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita, deve comunque garantire al familiare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11999 del 3 maggio 2024
«In tema di permessi ex art. 33 della L. n. 104 del 1992, grava sul lavoratore la prova di aver eseguito la prestazione di assistenza in un luogo diverso da quello di residenza della persona protetta. Infatti, il permesso ex art. 33 della L. n. 104...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 17004 del 20 giugno 2024
«Il datore di lavoro può controllare direttamente, o mediante l'organizzazione gerarchica che a lui fa capo e che è conosciuta dai dipendenti, l'adempimento delle prestazioni cui questi sono tenuti, accertando eventuali loro mancanze specifiche,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26417 del 10 ottobre 2024
«Il diritto del lavoratore ai permessi di cui all'art. 33, comma 6, della l. n. 104 del 1992 si pone in relazione diretta con le esigenze di assistenza alla persona disabile, per lo svolgimento di tutte le attività che essa non è in condizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26429 del 10 ottobre 2024
«L'assistenza a persona con disabilità in situazione di gravità che legittima il diritto del lavoratore dipendente, pubblico o privato, ai permessi mensili retribuiti ex art. 33, comma 3, legge n. 104/1992 non va intesa riduttivamente come mera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 33155 del 18 dicembre 2024
«In tema di licenziamento per giusta causa, è legittimo il recesso del datore di lavoro quando il lavoratore, benché riconosciuto cieco parziale e beneficiario dei permessi ex art. 33 della L. n. 104 del 1992, risulti essere in grado di compiere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 1227 del 17 gennaio 2025
«In tema di diritto ai permessi ex art. 33, comma 3, l. n. 104 del 1992, l'accertamento dell'abuso del diritto comporta la verifica dell'elisione del nesso causale fra l'assenza dal lavoro e l'assistenza del disabile, da valutarsi non solo in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025
«L'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della l. n. 104 del 1992 in attività diverse dall'assistenza al familiare disabile, tali da violare le finalità per le quali il beneficio è concesso e da far venir meno il nesso causale tra assenza dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5611 del 3 marzo 2025
«Il lavoratore che usufruisce dei permessi ex legge 104/92 è tenuto a comunicare al datore di lavoro la propria assenza, anche se non è necessario ottenere una previa autorizzazione. Tale comunicazione, seppur non formalmente disciplinata né dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12322 del 9 maggio 2025
«Il comportamento del lavoratore che utilizza i permessi ex art. 33 della legge n. 104/1992 non per l'assistenza al familiare disabile, ma per attendere ad attività personali, integra l'ipotesi di abuso del diritto. Tale condotta viola i principi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2745 del 4 febbraio 2025
«In materia di controversie tra datore di lavoro e organismo di previdenza complementare instaurate per il pagamento di contributi che si assumono versati in eccesso o non dovuti, la competenza territoriale si determina in base all'art. 442, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 32501 del 22 novembre 2023
«In tema di competenza territoriale nelle controversie di lavoro, la prorogatio del foro alternativo della dipendenza si estende per sei mesi, mentre conservano carattere permanente il forum contractus e quello dell'azienda e, solo in via...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 27165 del 22 settembre 2023
«È valida la sentenza che, nel dichiarare il difetto di giurisdizione, indichi il giudice che ritiene munito di giurisdizione in motivazione, anche se non nel dispositivo, poiché ciò è sufficiente ad adempiere a quanto prescrive l'art. 59 della l....»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2318 del 23 gennaio 2024
«Nel rito del lavoro, la disposizione dell'art. 428, comma 1, c.p.c. - secondo la quale l'incompetenza può essere rilevata d'ufficio non oltre l'udienza di cui all'art. 420 c.p.c. - va intesa nel senso che detta incompetenza può essere rilevata non...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11888 del 5 maggio 2023
«La relazione di continenza ex art. 39 c.p.c. sussiste non solo quando due cause, pendenti contemporaneamente davanti a giudici diversi, abbiano identità di soggetti e di "causae petendi" e differenza quantitativa di "petitum" (cd. continenza in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 8916 del 4 aprile 2024
«La litispendenza si realizza quando vi è identità di soggetti e di "causa petendi", senza che rilevi ex se la diversità dei "petita" perché corrispondentemente contrapposti quale necessaria conseguenza dell'inversione dei ruoli assunti nei diversi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21337 del 30 luglio 2024
«In presenza di controversie soggette al rito del lavoro, è sufficiente il tempestivo deposito del ricorso per integrare la pendenza della controversia, anche se la notificazione del ricorso e del decreto presidenziale avviene oltre il termine...»
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Cassazione civile, Sez. VII, ordinanza n. 5206 del 27 febbraio 2024
«Il rapporto tra sezione ordinaria e sezione specializzata (nella specie tra sezione lavoro e sezione civile-fallimentare), nello specifico caso in cui entrambe le sezioni facciano parte del medesimo ufficio giudiziario, non attiene alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 34551 del 27 dicembre 2024
«Nel rito del lavoro, in caso di riassunzione di un giudizio a seguito di una pronuncia di incompetenza ex art. 50 c.p.c., il convenuto non può proporre una domanda nuova in aggiunta a quella originaria. La riassunzione non comporta l'instaurazione...»