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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11326 del 29 aprile 2024
«Per principio consolidato, nei casi di inosservanza delle distanze il danno sia in re ipsa: ne consegue, dunque, come non incomba sul danneggiato l'onere di provare la sussistenza e l'entità concreta del pregiudizio patrimoniale subito al diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21669 del 1 agosto 2024
«Quando viene accertato che una costruzione è stata realizzata in violazione delle distanze prescritte dalle norme locali o dall'art. 873 c.c., il proprietario confinante ha il diritto al risarcimento del danno ai sensi dell'art. 872 c.c., senza la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9038 del 5 aprile 2025
«Il diritto del vicino alla riduzione in pristino in caso di violazione delle distanze legali tra fabbricati o dal confine consegue ipso iure, senza necessità di specifica domanda, in considerazione della finalità di natura pubblicistica perseguita...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 18345 del 4 luglio 2024
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 33192 del 29 novembre 2023
«L'art. 886 c.c. attribuisce al proprietario confinante di fondo urbano privo di termini, il diritto di pretendere la contribuzione del vicino alla metà delle spese di costruzione del muro di cinta e non il semplice diritto al rimborso della metà...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 1412 del 15 gennaio 2024
«La richiesta di contribuzione alle spese per la costruzione del muro di cinta, ai sensi dell'art. 886 c.c., presuppone una altezza del muro di tre metri e la deroga a tale misura, prevista da regolamenti locali o da una convenzione privata,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12306 del 9 maggio 2023
«In tema di luci irregolari, se è vero che ai sensi dell'art. 902 c.c. il vicino può chiederne solo la regolarizzazione, ma non la chiusura, va tuttavia escluso che il giudice possa affermare il diritto di mantenerle tutte le volte in cui il loro...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17475 del 19 giugno 2023
«Il possesso di luci irregolari, sprovvisto di titolo e fondato sulla mera tolleranza del vicino, non può condurre all'acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia della relativa servitù, in quanto la servitù di aria e luce -...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 33134 del 29 novembre 2023
«In materia di luci e di vedute, il diritto di proprietà di un immobile fronteggiante il fondo altrui non può attribuire, in assenza di titoli specifici (negoziali o originari, come l'usucapione), l'acquisto automatico della servitù di veduta, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4816 del 23 febbraio 2024
«L'apertura di una veduta da una parete di proprietà individuale verso il cortile di proprietà esclusiva di un edificio limitrofo (appartenente ad un diverso proprietario) è soggetta alle prescrizioni contenute nell'art. 905 c.c., finendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 34717 del 12 dicembre 2023
«Presupposto logico-giuridico dell'attuazione della disciplina della distanza delle costruzioni dalle vedute di cui all'art. 907 c.c. è l'anteriorità dell'acquisto del diritto alla veduta sul fondo vicino rispetto all'esercizio, da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15906 del 6 giugno 2024
«Il proprietario del singolo piano di un edificio condominiale ha diritto di esercitare dalle proprie aperture la veduta in appiombo fino alla base dell'edificio e di opporsi conseguentemente alla costruzione di altro condomino che, direttamente o...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21798 del 2 agosto 2024
«Nel contesto di una causa volta a ottenere l'osservanza delle distanze legali di cui all'art. 907 cod. civ., l'attore ha l'onere di dimostrare la titolarità di un diritto reale di veduta. Tale diritto non può essere presunto dalla mera esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 29752 del 19 novembre 2024
«Per l'acquisizione per usucapione della servitù di veduta, è necessario che l'apertura consenta la prospectio in condizioni di sufficiente comodità e sicurezza. L'irregolarità di un'apertura munita di inferriate, configurabile come luce e non...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20705 del 25 luglio 2024
«Per la configurabilità del diritto di veduta, è essenziale l'esercizio della 'inspectio' e della 'prospectio', ossia l'affaccio sul fondo altrui in modo comodo e sicuro. Un'apertura priva di queste caratteristiche non può essere qualificata come...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10942 del 26 aprile 2025
«In materia condominiale, con riferimento alla costruzione di una veranda da parte di un condomino per proteggersi dalla curiosità dei vicini, trattasi di un'operazione da considerare illecita se compromette il diritto del condomino dell'unità...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12879 del 14 maggio 2025
«In tema di violazione delle distanze legali ai sensi dell'art. 907 c.c., il diritto di veduta può essere riconosciuto anche se l'affaccio è ostacolato da strutture protettive, purché queste non impediscano la visuale nel senso previsto dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2932 del 5 febbraio 2025
«In tema di premio per il proprietario e scopritore di beni archeologici, il procedimento ex art. 44 l. n. 1089 del 1939 differisce da quello di cui all'art. 93 d.lgs. n. 42 del 2004 per la posizione del privato che, nel primo, diveniva di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10727 del 22 aprile 2024
«Il principio generale dell'accessione posto dall'art. 934 cod. civ., prevede che il proprietario del suolo acquista ipso iure al momento dell'incorporazione la proprietà della costruzione su di esso edificata, e non trova deroga nella disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11780 del 2 maggio 2024
«Il presupposto per l'attribuzione al condomino del fabbricato condominiale, oggetto di perimento totale, di un diritto di comproprietà sull'area di sedime residuata dopo il perimento, e per accessione anche sul fabbricato su di essa ricostruito, é...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4219 del 18 febbraio 2025
«In tema di divisioni ereditarie, laddove un soggetto costruisca un immobile su terreno in comproprietà con altri, tale immobile ricade - per accessione - nella comproprietà di tutti i comproprietari del suolo salva la sottoscrizione di un atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13359 del 16 maggio 2023
«In tema di accessione, il proprietario che, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 936 c.c., non abbia chiesto, entro sei mesi dal giorno in cui ha avuto notizia dell'incorporazione, la rimozione delle opere fatte sul suo fondo dal terzo con...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 15414 del 3 giugno 2024
«L'indennità prevista dall'art. 936 c.c. presuppone che l'avente diritto sia un terzo senza alcun legame né con il proprietario del fondo né con colui che detiene il godimento dello stesso; pertanto, non può essere considerato terzo avente diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 36406 del 29 dicembre 2023
«In tema di azioni a difesa della proprietà, tanto nell'azione di accertamento della proprietà, quanto in quella di rivendicazione, l'ampiezza e la rigorosità della prova circa la spettanza del diritto sono identiche, mentre la differenza tra le...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 3994 del 13 febbraio 2024
«La domanda con cui l'attore chiede di dichiarare abusiva ed illegittima l'occupazione di un immobile di sua proprietà da parte del convenuto, senza ricollegare la propria pretesa al venir meno di un negozio giuridico che avesse giustificato la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17754 del 27 giugno 2024
«In materia di difesa della proprietà, l'azione di rivendicazione e quella di restituzione, pur tendendo al medesimo risultato pratico del recupero della materiale disponibilità del bene, hanno natura e presupposti diversi: con la prima, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 32074 del 12 dicembre 2024
«In tema di azione di rivendicazione, l'attore ha l'onere di dimostrare il proprio diritto di proprietà sulla base di un titolo di acquisto originario o derivativo. Tuttavia, l'onere probatorio può risultare attenuato in relazione alla specifica...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11256 del 29 aprile 2025
«In un'azione di rivendicazione, il titolare del bene deve fornire prove adeguate del proprio diritto di proprietà. La mancanza di un'esplicita attribuzione di una pertinenza (come un cortile) negli atti di trasferimento può portare alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 3988 del 13 febbraio 2024
«L'azione negatoria (art. 949 c.c.) è un'azione reale volta alla tutela della proprietà o dei diritti di enfiteusi o di usufrutto su un determinato bene contro l'altrui pretesa di esercitare un qualunque diritto reale sullo stesso bene e contro...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5337 del 28 febbraio 2024
«L'azione diretta al rispetto delle distanze legali è modellata sullo schema dell' "actio negatoria servitutis", essendo rivolta non già all'accertamento del diritto di proprietà dell'attore, bensì a respingere l'imposizione di limitazioni a carico...»