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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 113 del  7 gennaio 2019
            
          
          «In  materia  di  permesso  di  costruire,  la formazione tacita  dei  provvedimenti  amministrativi  per silenzio  assenso presuppone,  quale  sua  condizione imprescindibile,  non  solo  il  decorso  del  tempo  dalla presentazione  della...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 3027 del  8 giugno 2007
            
          
          «La  disciplina  contenuta  nell'art.  11  comma  1, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, richiede per edificare la "disponibilità"  dell'area  e  implica  una  relazione qualificata  a  contenuto  reale  con  il  bene (come proprietario,  superficiario,...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 17392 del  3 luglio 2018
            
          
          «Tra l'azione di disconoscimento della paternità e quella di dichiarazione giudiziale di altra paternità, sussiste un nesso di pregiudizialità in senso tecnico-giuridico con la conseguenza che. in pendenza del primo giudizio, il secondo, ex art....» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 4309 del 26 agosto 2014
            
          
          «Premesso che ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett c), D.L. 13 agosto 2011 n. 138, modificato dalia legge di conversione  14  settembre  2011  n.  148  il  rimedio  del silenzio-rifiuto è  l'unico  attribuito al terzo contro  l'inerzia...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 3786 del  1 agosto 2015
            
          
          «È  illegittimo  il  silenzio-assenso  formatosi  su un'istanza  di  rilascio  del  certificato  di  abitabilità afferente  a  un  complesso  residenziale  di  recente realizzazione, se la strada di accesso ad esso è risultata di  larghezza...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 4178 del 16 agosto 2013
            
          
          «Il  reato  e  l'illecito  amministrativo  edilizio  non sono fattispecie a soggettività ristretta, nel senso che anche soggetti diversi (come ad esempio il proprietario) da  quelli  espressamente  contemplati  dall'art.  29  T.U.  6 giugno 2001...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 2227 del 10 aprile 2009
            
          
          «La radicale diversità dell'intervento edilizio, per caratteristiche  tipologiche,  pianovolumetriche  o  di utilizzazione, da quello di progetto, desumibile da una serie di elementi costitutivi (quali, l'aumento consistente di  volumetria;...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 5550 del 12 novembre 2014
            
          
          «In  assenza  di  indicazioni  testuali  o  sistematiche  in senso contrario, i  soggetti  tenuti alla  corresponsione della sanzione pecuniaria alternativa di cui al comma 2 dell'art. 34, D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 ("Testo unico in materia  di...» 
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              Consiglio di Stato,               sentenza n. 1909 del 24 aprile 2017
            
          
          «L'art.  38  del D.P.R.  6  giugno  2001, n.  380  (il quale prevede  che  «in  caso  di  annullamento  del  permesso  di costruire,  qualora  non  sia  possibile,  in  base  a motivata valutazione,  la  rimozione  dei  vizi  delle  procedure...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 49 del 26 marzo 2015
            
          
          «È  inammissibile,  per  erroneità  del  presupposto interpretativo,  la  questione  di  legittimità  costituzionale dell'art.  44,  comma  2,  del  D.P.R.  6  giugno  2001,  n.  380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 33910 del 20 settembre 2010
            
          
          «In  materia  di  lottizzazione  abusiva,  la confisca prevista  dall'art.  44,  comma  secondo,  del  D.P.R.  6 giugno  2001,  n.  380 costituisce  una  sanzione amministrativa  e  non  una  misura  di  sicurezza  di natura  patrimoniale, pur...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 23796 del  1 ottobre 2018
            
          
          «Le mere difese, volte a contrastare genericamente le avverse pretese senza tradursi nell'allegazione di un fatto impeditivo, modificativo o estintivo rispetto alle stesse, non sono precluse, ancorché "nuove", in appello poiché esse non rientrano...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 1042 del  3 marzo 2004
            
          
          «Deve ritenersi legittima la disposizione statutaria di un comune nella parte in cui prevede la revoca del presidente del Consiglio comunale senza determinare  i  presupposti  dell'atto, considerato  che l'art. 39 del testo unico degli enti locali...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 6476 del 22 novembre 2005
            
          
          «Non  esiste  alcuna  disposizione  nel  testo  unico degli  enti  locali  che  impone  al  sindaco  precisi termini  per  la  consegna  della  convocazione  del primo Consiglio comunale, nè è previsto che debbano esserci  giorni  liberi  prima...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 1237 del 23 gennaio 2015
            
          
          «In tema di società per azioni partecipata da ente locale,  la  revoca  dell'amministratore  di  nomina pubblica, ai sensi dell'art. 2449 cod. civ., può essere da lui impugnata presso il giudice ordinario, non presso il  giudice  amministrativo,...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 196 del  1 luglio 2009
            
          
          «Non è fondata la q.l.c. dell'art. 54, comma 5, del D.Lgs.  n.  267  del  2000, come sostituito  dall'art.  6  del D.L.  n.  92  del  2008,  sollevata,  in  riferimento  all'art.  52, comma 2 dello statuto, potendosi dare della disposizione...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 22095 del 11 settembre 2018
            
          
          «La nozione di nullità della sentenza che consente la produzione nel giudizio di legittimità di nuovi documenti, ex art. 372 c.p.c., va interpretata in senso ampio, comprendendo nella stessa non solo le nullità derivanti dalla mancanza di requisiti...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 27124 del 25 ottobre 2018
            
          
          «Nel giudizio di cassazione svolto nelle forme del procedimento in camera di consiglio, non essendo prevista la fase della discussione orale propria dell'ordinario giudizio di legittimità in pubblica udienza, non è ammissibile la costituzione...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 8387 del 31 marzo 2008
            
          
          «In  materia  di  elezione  alla  carica  di  consigliere comunale,  sussiste  l'incompatibilità  di  cui  all'art.  63, comma  1 n.  1, D.Lgs. 18 agosto 2000  n.  267, nel  testo vigente anteriormente alla modificazione della norma da parte...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 3770 del  1 agosto 2015
            
          
          «L'art.  73  comma  10,  D.Lgs.  18  agosto 2000,  n.  267 deve  essere  interpretato  nel  senso  che,  qualora  la coalizione  collegata  al  candidato  sindaco  eletto  non raggiunga  il  60  per  cento  dei  voti,  deve  comunque esserle...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 4806 del 25 settembre 2014
            
          
          «Ai sensi dell'art. 78 comma 2, D.Lgs. 18 agosto 2000 n.  267  il  consigliere  comunale  è  obbligato  ad  astenersi dal partecipare  alle  deliberazioni  assunte  dall'organo collegiale  in  tutti  i  casi  in  cui,  per  ragioni  di  ordine...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 7166 del 17 novembre 2009
            
          
          «L'art.  141,  lett.  b),  n.  3  D.Lgs.  267/2000,  ove  è disciplinata  l'ipotesi  di  scioglimento  del  Consiglio comunale  per cessazione  della  carica,  per  dimissioni contestuali,  della  metà  più  uno  dei  consiglieri,  non introduce...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. III,              sentenza n. 126 del 12 gennaio 2013
            
          
          «Ai sensi dell'art. 143 T.U. 18 agosto 2000 n. 267, la proposta del Ministro dell'Interno di scioglimento di un Consiglio  comunale  costituisce  il  ruolo  centrale  del nucleo  espressivo  della  determinazione  tecnica sottostante allo...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 21340 del  9 ottobre 2014
            
          
          «In tema di spese fuori bilancio dei Comuni (e, più in generale, degli enti locali), ai fini dell'interpretazione del  disposto  dall'art.  23,  quarto comma,  del D.L.  2 marzo 1989,  n.  66 (convertito,  con  modificazioni,  in  legge  24 aprile...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 26643 del 22 ottobre 2018
            
          
          «L'errore di fatto idoneo a legittimare la revocazione della sentenza di cassazione, ex artt. 391 bis e 395, n. 4 c.p.c., deve riguardare gli atti interni al giudizio di legittimità, che la S.C. può esaminare direttamente, con propria indagine di...» 
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 19274 del 19 luglio 2018
            
          
          «Nel rito del lavoro, la prospettazione da parte dell'INPS del corretto criterio giuridico di ricalcolo della pensione di reversibilità, attenendo ai fatti costitutivi del diritto rivendicato e non costituendo quindi eccezione in senso stretto,...» 
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 23696 del 15 settembre 2008
            
          
          «In  tema  di  lavoro pubblico  contrattualizzato  e  di trattamento  economico  del  personale  con  qualifica dirigenziale, dipendente dalle amministrazioni pubbliche  ricomprese  nel  comparto  Regioni-Autonomie locali, gli artt. 39 e 40 del...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 2965 del  5 giugno 2007
            
          
          «Si  deve  considerare legittima  la  corresponsione dell'indennità perequativa di cui all'art. 24 del D.Lgs. n.  165/2001,  quantificata  e  riconosciuta con  D.P.C.M. del 3 gennaio 2001 solo a favore dei Colonnelli e dei Brigadieri Generali delle...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 2 del 13 gennaio 2004
            
          
          «Non è fondata, in riferimento all'art. 117 comma  2  lett.  l)  Cost., la  questione  di  legittimità  costituzionale  dell'art.  50  comma  5  dello  statuto  della Regione Calabria, approvato in prima deliberazione  il  13  maggio  2003  e,  in...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 26420 del 12 dicembre 2006
            
          
          «La  mobilità  volontaria prevista  dall'art.  33  del D.Lgs.  3  febbraio  1993,  n.  29,  come  modificato  da ultimo  dall'art.  16  della  legge  28  novembre  2005,  n. 246, integra  una  modificazione  soggettiva  del rapporto di lavoro, con...»