Consiglio di Stato Sez. IV sentenza n. 2227 del 10 aprile 2009

(1 massima)

(massima n. 1)

La radicale diversitā dell'intervento edilizio, per caratteristiche tipologiche, pianovolumetriche o di utilizzazione, da quello di progetto, desumibile da una serie di elementi costitutivi (quali, l'aumento consistente di volumetria; rilevante inosservanza degli indici di altezza massima e delle distanze; edificazione in esubero rispetto al rapporto di copertura; realizzazione di corpi di fabbrica ulteriori rispetto al progetto; realizzazioni interamente fuori terra del piano seminterrato; inosservanza dei prescritti limiti dimensionali), costituisce un insieme espressione della realizzazione di un organismo edilizio integralmente diverso da quello assentito. Configurandosi, in tal caso, delle variazioni essenziali, per la cui connotazione č sufficiente (ex art. 32 T.U. n. 380/2001) il verificarsi anche di una sola delle condizioni indicate dalla norma medesima, va considerato vincolato il comportamento dell'Amministrazione comunale che si determini nel senso della demolizione e, nel caso di inottemperanza, dell'acquisizione del bene e dell'area di sedime al patrimonio del Comune.

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