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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11025 del 8 novembre 1997
«...«rispettive sostanze», ma anche dalla rispettiva capacità di lavoro, professionale o casalingo, di ciascun coniuge, con espressa valorizzazione non soltanto delle risorse economiche individuali, ma anche delle accertate potenzialità reddituali.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10268 del 21 novembre 1996
«In sede di separazione giudiziale, il giudice deve stabilire la misura e le modalità con cui il coniuge non affidatario deve contribuire al mantenimento, istruzione ed educazione dei figli, avendo come esclusivo riferimento la realizzazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 25723 del 14 dicembre 2016
«...solidale, ma tenendo conto del duplice criterio delle rispettive sostanze patrimoniali disponibili e della capacità di lavoro professionale o casalingo di ciascuno di essi dettato dall’art. 148 c.c. (nel testo applicabile “ratione temporis”).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27839 del 16 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 230 bis c.c., lo svolgimento da parte del coniuge del titolare di impresa familiare del lavoro casalingo non è sufficiente, di per sé, a giustificare la partecipazione del coniuge stesso all'impresa familiare, in quanto ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6215 del 28 giugno 1994
«...dei figli il criterio di riferimento è dettato dall'art. 148, comma 1, c.c., secondo il quale i coniugi devono adempiere l'obbligazione «in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo».»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17765 del 21 giugno 2023
«In caso di acquisto, in regime di separazione dei beni, di un immobile da parte di entrambi i coniugi, il cui prezzo sia pagato in tutto o in parte con provvista presa a mutuo, il coniuge che, in seguito alla separazione personale nel frattempo...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 5242 del 28 febbraio 2024
«L'art. 316-bis, comma 1, c.c., al pari del precedente art. 148 c.c., nel prescrivere che entrambi i coniugi adempiano all'obbligazione di mantenimento dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 2536 del 26 gennaio 2024
«In tema di contributo al mantenimento dei figli, che si caratterizza per la sua bidimensionalità, da una parte, vi è il rapporto tra i genitori ed i figli, informato al principio di uguaglianza, in base al quale tutti i figli - indipendentemente...»