Cassazione civile Sez. III sentenza n. 7173 del 2 agosto 1997

(1 massima)

(massima n. 1)

Se il locatore intima disdetta per finita locazione, alla prima scadenza, di un immobile adibito ad uso commerciale, anziché con il ricorso previsto dall'art. 30, legge 27 luglio 1978, n. 392, ai sensi dell'art. 657 c.p.c., e il pretore, senza modificare il rito per accertare l'esistenza del motivo di diniego del rinnovo, emette, in assenza del conduttore, ordinanza di convalida, questa ha natura di sentenza, impugnabile con un ordinario atto di citazione (art. 342 c.p.c.), per il principio di ultrattività del rito; pertanto l'impugnazione proposta con ricorso — atto ad essa non equipollente — non notificato nei termini, benché depositato, è inammissibile per inidoneità alla costituzione di un valido rapporto processuale, né può ritenersi spettare all'appellante mutare un rito, per la cui violazione è stato investito il giudice del gravame.

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