Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28431 del 1 luglio 2013

(2 massime)

(massima n. 1)

La concussione per costrizione, quale ora prevista come unica figura di concussione dall'art. 317 c.p., a seguito della creazione della nuova figura di reato di cui all'art. 319 quater c.p. (induzione indebita a dare o promettere utilitą), nella quale č stata trasfusa l'ipotesi della concussione per induzione, originariamente compresa nelle previsioni del citato art. 317 c.p., deve ritenersi ravvisabile ogni qual volta il pubblico ufficiale ponga in essere condotte di minaccia o intimidazione, quali concretizzatisi, in genere, nella prospettazione di un male ingiusto che vada ad incidere in misura grave sulla volontą del soggetto passivo, mettendolo di fronte ad una drammatica alternativa e determinandolo, in tal modo, ad effettuare la dazione o la promessa indebite. (Nella specie, in applicazione di tale principio, la Corte ha ritenuto che correttamente fosse stata riconosciuta la sussistenza della concussione per costrizione in un caso in cui l'agente, impiegato presso un'agenzia delle entrate, aveva ottenuto la indebita dazione di danaro a fronte della minaccia di una “persecuzione fiscale” alla quale, altrimenti, il soggetto passivo avrebbe potuto essere sottoposto, sulla base di un esposto anonimo relativo ad asserite inadempienze fiscali di cui egli si sarebbe reso responsabile).

(massima n. 2)

Le condotte di costrizione e di induzione - che costituiscono l'elemento oggettivo rispettivamente dei delitti di cui gli artt. 319 quater e 317 c.p., a seguito delle modifiche introdotte dalla l. n. 190 del 2012 - non sono strutturalmente diverse da quelle che integravano la previgente unica fattispecie di concussione e si differenziano in relazione al mezzo usato dal pubblico agente per conseguire la dazione o la promessa di utilitą; in particolare, la costrizione consiste in una minaccia o intimidazione, concretantesi in genere nella prospettazione di un male ingiusto, che va ad incidere in misura grave sulla volontą del soggetto passivo, l'induzione, invece, in forme pił blande di pressione, caratterizzate da profili di persuasione, suggestione e fraudolenza. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto integrato il delitto di concussione nei confronti di un impiegato dell'agenzia delle entrate che, prospettando al titolare di un'attivitą commerciale la sottoposizione a controlli fiscali prolungati nel tempo, si era fatto consegnare una somma di denaro).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.