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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12292 del 7 maggio 2024
«La sopraelevazione deve essere considerata, a tutti gli effetti, come nuova costruzione e può essere quindi eseguita solo con il rispetto della normativa sulle distanze legali dalle costruzioni esistenti sul fondo confinante; in tal caso, risulta...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24842 del 16 settembre 2024
«In tema di distanze legali, il muro di contenimento di una scarpata o di un terrapieno naturale non può considerarsi "costruzione" agli effetti della disciplina di cui all'art. 873 c.c. per la parte che adempie alla sua specifica funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12885 del 14 maggio 2025
«In materia di distanze tra costruzioni e vedute, il giudice deve distinguere tra la normativa sulle distanze di cui all'art. 873 c.c., che tutela interessi generali di igiene, decoro e sicurezza negli abitati, e quella sulle vedute di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 18345 del 4 luglio 2024
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21819 del 2 agosto 2024
«In tema di distanze legali previste dall'art. 890 c.c. per depositi nocivi o pericolosi non è invocabile il principio della prevenzione, di cui agli artt. 873, 875 c.c. nel caso di installazione di un deposito di gas liquido, in quanto l'art. 890...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10600 del 23 aprile 2025
«L'esenzione dal rispetto delle distanze tra costruzioni, prevista dall'art. 878 c.c., si applica sia ai muri di cinta, caratterizzati da una funzione di demarcazione del confine, un’altezza non superiore ai tre metri e l'isolamento da altre...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11482 del 29 aprile 2024
«Ai sensi dell'art. 882, comma 1, c.c., le riparazioni e le ricostruzioni necessarie del muro comune sono a carico di tutti i comproprietari in proporzione alle rispettive quote, salvo che la spesa sia stata cagionata dal fatto esclusivo di uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 33192 del 29 novembre 2023
«L'art. 886 c.c. attribuisce al proprietario confinante di fondo urbano privo di termini, il diritto di pretendere la contribuzione del vicino alla metà delle spese di costruzione del muro di cinta e non il semplice diritto al rimborso della metà...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25512 del 31 agosto 2023
«La fattispecie prevista dall'art. 887 c.c. (a norma del quale nei fondi a dislivello il proprietario del fondo superiore deve sopportare le spese di costruzione e manutenzione del muro di sostegno dalle fondamenta sino all'altezza del proprio...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22493 del 8 agosto 2024
«In tema di distanze legali rientrano nel concetto di "costruzione", agli effetti dell'art. 873 cod. civ., il terrapieno ed i locali in esso ricompresi, avendo il medesimo terrapieno la funzione essenziale di stabilizzare il piano di campagna posto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17475 del 19 giugno 2023
«Il possesso di luci irregolari, sprovvisto di titolo e fondato sulla mera tolleranza del vicino, non può condurre all'acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia della relativa servitù, in quanto la servitù di aria e luce -...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25680 del 4 settembre 2023
«Non costituisce domanda nuova della parte condannata in primo grado alla demolizione del balcone realizzato in violazione dell'art. 905 c.c., quella formulata in appello con la quale, al fine di rispettare tale disposizione, si richieda di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 33134 del 29 novembre 2023
«In materia di luci e di vedute, il diritto di proprietà di un immobile fronteggiante il fondo altrui non può attribuire, in assenza di titoli specifici (negoziali o originari, come l'usucapione), l'acquisto automatico della servitù di veduta, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 438 del 8 gennaio 2024
«L'eliminazione delle vedute abusive, che consentono di affacciarsi e guardare nel fondo altrui, non necessariamente deve essere disposta dal giudice tramite la demolizione di quelle porzioni immobiliari costituenti il "corpus" della violazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 34902 del 30 dicembre 2024
«In tema di distanze, l'art. 905 c.c. laddove ha fatto dipendere l'eliminazione della apertura dalla facoltà del proprietario di sopraelevare il muro divisorio. La norma proibisce l'apertura di vedute a distanza illegale dal fondo altrui a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 34717 del 12 dicembre 2023
«Presupposto logico-giuridico dell'attuazione della disciplina della distanza delle costruzioni dalle vedute di cui all'art. 907 c.c. è l'anteriorità dell'acquisto del diritto alla veduta sul fondo vicino rispetto all'esercizio, da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20705 del 25 luglio 2024
«Per la configurabilità del diritto di veduta, è essenziale l'esercizio della 'inspectio' e della 'prospectio', ossia l'affaccio sul fondo altrui in modo comodo e sicuro. Un'apertura priva di queste caratteristiche non può essere qualificata come...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11827 del 2 maggio 2024
«Ai sensi degli artt. 908 e 913 c.c., salvo diversa ed espressa convenzione, il fondo inferiore può essere assoggettato unicamente allo scolo di acque che defluiscono dal fondo superiore secondo l'assetto naturale dei luoghi, sicché lo stillicidio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 17509 del 25 giugno 2024
«L'art. 913 cod. civ., che stabilisce l'obbligo del proprietario del fondo inferiore di ricevere le acque che scolano naturalmente dal fondo più elevato, presuppone l'esclusione di qualsiasi attività umana idonea ad alterare lo stato dei luoghi e...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9456 del 9 aprile 2024
«Nel caso in cui più soggetti, esclusivi proprietari di aree tra loro confinanti, si accordino per realizzare una costruzione, per il principio dell'accessione, ciascuno di essi, salvo convenzione contraria, acquista la sola proprietà della parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13359 del 16 maggio 2023
«In tema di accessione, il proprietario che, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 936 c.c., non abbia chiesto, entro sei mesi dal giorno in cui ha avuto notizia dell'incorporazione, la rimozione delle opere fatte sul suo fondo dal terzo con...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 15414 del 3 giugno 2024
«L'indennità prevista dall'art. 936 c.c. presuppone che l'avente diritto sia un terzo senza alcun legame né con il proprietario del fondo né con colui che detiene il godimento dello stesso; pertanto, non può essere considerato terzo avente diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4813 del 24 febbraio 2025
«In caso di risoluzione del contratto di appalto, non è ammissibile la domanda proposta, ex art. 936, comma 2, c.c., dall'appaltatore nei confronti del proprietario del terreno e non del committente; tale disposizione è infatti applicabile solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14741 del 1 giugno 2025
«In tema di accessione, il proprietario che, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 936 c.c., non abbia chiesto, entro sei mesi dal giorno in cui ha avuto notizia dell'incorporazione, la rimozione delle opere fatte sul suo fondo dal terzo con...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5337 del 28 febbraio 2024
«L'azione diretta al rispetto delle distanze legali è modellata sullo schema dell' "actio negatoria servitutis", essendo rivolta non già all'accertamento del diritto di proprietà dell'attore, bensì a respingere l'imposizione di limitazioni a carico...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17434 del 25 giugno 2024
«Nell'azione negatoria, la titolarità del bene si pone come requisito di legittimazione attiva e non come oggetto della controversia. Pertanto, l'attore ha l'onere di dimostrare, con ogni mezzo e anche in via presuntiva, di possedere il fondo in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21550 del 31 luglio 2024
«Quando è accertata l'inesistenza di un diritto di passaggio esercitato tramite una struttura edificata sul fondo altrui, la condanna alla demolizione della struttura costituisce applicazione dell'art. 949, co. 2, c.c., al fine di far cessare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 392 del 8 gennaio 2025
«La legittimazione attiva nell'actio negatoria servitutis ex art. 949 c.c. compete non solo al proprietario del fondo, ma anche al titolare di un diritto reale di godimento sul fondo stesso. Per dimostrare la legittimazione attiva è sufficiente la...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 3783 del 12 febbraio 2024
«L'azione di regolamento dei confini non comporta automaticamente l'imposizione al convenuto della demolizione delle opere insistenti sul fondo quando sia in discussione e non sia dimostrato che il convenuto stesso abbia realizzato le opere.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 4084 del 14 febbraio 2024
«La domanda di regolamento dei confini ha efficacia interruttiva della prescrizione acquisitiva del diritto di proprietà della porzione di fondo indebitamente occupata dal confinante, in quanto nell'azione volta ad eliminare l'incertezza oggettiva...»