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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12551 del 10 maggio 2023
«In tema di servitù per vantaggio futuro, la differenza fra le due fattispecie - come regolate dall'art. 1029, commi 1 e 2, c.c. - sta nella circostanza che in caso di servitù per un vantaggio futuro del fondo dominante, la servitù si costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21232 del 30 luglio 2024
«In caso di stipula di una convenzione per la costituzione di una servitù a favore o a carico di un edificio da costruire, ai sensi dell'art. 1029, comma 2, c.c., il vincolo costituito è di natura obbligatoria e non reale fino alla realizzazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12175 del 8 maggio 2023
«Le aperture di luci che si aprono tra un vano e l'altro dello stesso edificio condominiale, a differenza di quelle che si aprono su un fondo aperto altrui e alle quali fa riferimento l'articolo 900 c.c., sono prive della connotazione di precarietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12381 del 9 maggio 2023
«In caso di contratto di divisione di un fondo, il condividente che domanda di accertare l'acquisto per usucapione di una servitù a vantaggio della porzione a lui attribuita ed a carico della porzione attribuita ad altro condividente, non può unire...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17380 del 16 giugno 2023
«Ai fini del riconoscimento della servitù per destinazione del padre di famiglia, per determinare il momento rilevante ai fini della costituzione della servitù va considerato lo stato di fatto esistente al tempo della cessazione dell'appartenenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 4646 del 21 febbraio 2024
«La servitù per destinazione del padre di famiglia si costituisce ope legis per il fatto che, al momento della separazione dei fondi o del frazionamento dell'unico fondo, vi siano opere o segni manifesti ed inequivoci di una situazione oggettiva di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 4805 del 23 febbraio 2024
«La sentenza di divisione non è di per sé idonea ad escludere la costituzione della servitù di passaggio per destinazione del padre di famiglia, qualora essa non abbia specificatamente valutato la sussistenza o meno dei presupposti richiesti...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25626 del 25 settembre 2024
«In tema di usucapione della servitù negativa dello "ius plantandi", è necessario che l'eccezione di usucapione sia adeguatamente provata; la semplice affermazione della messa a dimora di alberi antecedente alla costruzione di un immobile non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 407 del 8 gennaio 2025
«Il contratto a favore di terzo, stipulato dal proprietario del fondo servente, può valere quale titolo costitutivo di una servitù prediale, purché la stipulazione avvenga per iscritto, la servitù sia costituita a carico del fondo del promittente e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9095 del 31 marzo 2023
«In materia di licenziamento per superamento del periodo di comporto di un lavoratore disabile, la discriminazione opera in modo oggettivo ed è irrilevante l'intento soggettivo dell'autore. Non è dunque decisivo l'assunto del datore di non essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12679 del 9 maggio 2024
«L'assistenza che legittima il beneficio in favore del lavoratore, pur non potendo intendersi esclusiva al punto da impedire a chi la offre di dedicare spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita, deve comunque garantire al familiare...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 449 del 9 gennaio 2025
«Ai fini dell'art. 10, comma 1, lett. b), D.P.R. n. 917/1986 (TUIR), la dizione "assistenza specifica" non si riferisce alla qualificazione professionale del personale che presta l'assistenza, ma esclusivamente alla specifica necessità...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 136 del 6 luglio 2023
«È dichiarato costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 3 e 97 Cost., nonché dell'art. 14, primo comma, lett. f), statuto reg. Siciliana, quest'ultimo in relazione all'art. 41-quinquies, ottavo e nono comma, della legge n. 1150 del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 24338 del 10 settembre 2024
«In materia di mobilità territoriale dei docenti della scuola pubblica, l'art. 21 della legge n. 104 del 1992 riconosce il diritto di precedenza nelle procedure di trasferimento ai soggetti con una disabilità superiore ai due terzi. Tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11999 del 3 maggio 2024
«In tema di permessi ex art. 33 della L. n. 104 del 1992, grava sul lavoratore la prova di aver eseguito la prestazione di assistenza in un luogo diverso da quello di residenza della persona protetta. Infatti, il permesso ex art. 33 della L. n. 104...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16322 del 12 giugno 2024
«Il diritto ai permessi per assistenza al familiare disabile previsto dall'art. 33 della L. n. 104/1992 non dà luogo ad un diritto assoluto e incondizionato alla inamovibilità territoriale o all'assegnazione di una sede il più possibile vicina a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 17004 del 20 giugno 2024
«Il datore di lavoro può controllare direttamente, o mediante l'organizzazione gerarchica che a lui fa capo e che è conosciuta dai dipendenti, l'adempimento delle prestazioni cui questi sono tenuti, accertando eventuali loro mancanze specifiche,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 21856 del 2 agosto 2024
«I permessi ex art. 33 della L. n. 104/1992 sono riconosciuti esclusivamente in ragione dell'assistenza al disabile specificato. L'uso dei permessi per assistere persone diverse da quelle indicate e riconosciute dalla legge nega la corretta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 24130 del 9 settembre 2024
«L'utilizzo dei permessi concessi ai sensi dell'art. 33, comma 3, L. n. 104 del 1992 deve porsi in relazione diretta con l'esigenza di assistenza al familiare disabile. È illegittimo il licenziamento del lavoratore per abuso dei permessi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26417 del 10 ottobre 2024
«Il diritto del lavoratore ai permessi di cui all'art. 33, comma 6, della l. n. 104 del 1992 si pone in relazione diretta con le esigenze di assistenza alla persona disabile, per lo svolgimento di tutte le attività che essa non è in condizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26429 del 10 ottobre 2024
«L'assistenza a persona con disabilità in situazione di gravità che legittima il diritto del lavoratore dipendente, pubblico o privato, ai permessi mensili retribuiti ex art. 33, comma 3, legge n. 104/1992 non va intesa riduttivamente come mera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 30628 del 28 novembre 2024
«Il diritto ai permessi mensili retribuiti previsti dall'art. 33 della l. n. 104 del 1992 sorge a seguito della domanda amministrativa e della verifica delle condizioni richieste dalla legge, sicché il suo riconoscimento da parte dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 1227 del 17 gennaio 2025
«In tema di diritto ai permessi ex art. 33, comma 3, l. n. 104 del 1992, l'accertamento dell'abuso del diritto comporta la verifica dell'elisione del nesso causale fra l'assenza dal lavoro e l'assistenza del disabile, da valutarsi non solo in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025
«L'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della l. n. 104 del 1992 in attività diverse dall'assistenza al familiare disabile, tali da violare le finalità per le quali il beneficio è concesso e da far venir meno il nesso causale tra assenza dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2619 del 4 febbraio 2025
«Costituisce giusta causa di licenziamento l'abuso dei permessi retribuiti previsti dall'art. 33, comma 3, della legge n. 104/1992, qualora il dipendente utilizzi tali permessi non per l'assistenza del familiare disabile, ma per finalità personali,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5611 del 3 marzo 2025
«Il lavoratore che usufruisce dei permessi ex legge 104/92 è tenuto a comunicare al datore di lavoro la propria assenza, anche se non è necessario ottenere una previa autorizzazione. Tale comunicazione, seppur non formalmente disciplinata né dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12322 del 9 maggio 2025
«Il comportamento del lavoratore che utilizza i permessi ex art. 33 della legge n. 104/1992 non per l'assistenza al familiare disabile, ma per attendere ad attività personali, integra l'ipotesi di abuso del diritto. Tale condotta viola i principi...»