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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8972 del 3 ottobre 1997
«In tema di imputabilità, sussiste compatibilità tra il vizio parziale di mente ed il dolo, poiché i due concetti operano su piani diversi ed è la stessa legge che concepisce la compatibilità del funzionamento dell'intelligenza e della volontà —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3633 del 4 aprile 1995
«Sussiste piena compatibilità logica e giuridica tra ritenuta intensità del dolo e riconoscimento del vizio parziale di mente. Tra la diminuente del vizio parziale di mente, che attiene alla capacità di intendere e di volere ed all'imputabilità, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13852 del 17 ottobre 1989
«Il giudice, una volta accertato l'elemento intenzionale del reato, risultante dalla volontà dell'agente e dalla rappresentazione dell'evento da parte del medesimo, non è tenuto, se l'imputato è seminfermo di mente, ad alcuna particolare indagine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1574 del 20 febbraio 1986
«Nel nostro sistema giuridico — penale il vizio parziale di mente non è incompatibile con l'elemento soggettivo del reato in quanto implicano due concetti operanti su piani diversi: l'uno riconduce alla imputabilità del soggetto, secondo la nozione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3262 del 22 marzo 1991
«Il giudice di merito ha il dovere di dichiarare d'ufficio la mancanza di condizioni di imputabilità soltanto quando sia evidente la prova della totale infermità di mente, mentre l'eventuale vizio parziale di mente costituisce una semplice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40812 del 18 novembre 2010
«Il vizio parziale di mente, attenendo alla sfera dell'imputabilità, è una circostanza inerente alla persona del colpevole ed è pertanto soggetto al giudizio di comparazione, che ha carattere unitario.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8771 del 5 agosto 1992
«La premeditazione non è incompatibile con il vizio parziale di mente, in quanto anche un seminfermo di mente può essere capace di concepire un atteggiamento psicologico e volitivo più o meno fermo e di subire, opponendovi una diversa resistenza,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2268 del 2 marzo 1992
«Non sussiste incompatibilità concettuale tra la circostanza aggravante della premeditazione e vizio parziale di mente operando la prima sul piano del dolo ed il secondo sull'imputabilità. Ciò però non esclude che sul piano concreto, si verifichi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25843 del 18 novembre 2013
«La dichiarazione di addebito della separazione implica la imputabilità al coniuge del comportamento, volontariamente e consapevolmente contrario ai doveri del matrimonio, cui sia ricollegabile l'irreversibile crisi del rapporto fra coniugi. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18220 del 11 marzo 2015
«In tema di elemento soggettivo, sussiste il dolo eventuale e non la colpa cosciente, quando l'agente si sia rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento e si sia determinato ad agire comunque, anche a costo di cagionarlo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14674 del 9 novembre 1990
«L'imputabilità del minore va considerata in relazione allo stato evolutivo proprio dell'età, certamente lungi dal compimento e al quale si accompagnano, per fatto naturale, una parziale immaturità, che si prospetta tale se comparata alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2083 del 15 febbraio 1990
«Ai fini dell'imputabilità del maggiore di 14 anni e del minore di 18 anni la maturità può aversi per raggiunta dal soggetto se sussistono lo sviluppo intellettivo e volitivo e l'attitudine di distinguere il bene dal male e il lecito dall'illecito,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4808 del 16 aprile 1987
«La capacità del minore ultraquattordicenne è un concetto identificabile con il discernimento che si sviluppa con l'età, in virtù del quale il minore è in grado di rendersi conto delle proprie azioni, sì che per il suo accertamento non si possono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3739 del 28 aprile 1984
«La consapevolezza del disvalore di un'azione da parte di un minore non è affatto esclusa dall'influenza negativa esercitata dall'ambiente socio — familiare il quale può favorire l'insorgenza di propositi delittuosi, ma non vale certo ad escludere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9265 del 13 settembre 1991
«In tema di accertamento dell'imputabilità del minore ultraquattordicenne, non esistendo schemi astratti valevoli a tal fine, occorre valutare il comportamento del soggetto in concreto, onde verificare se egli presenta, in rapporto al fatto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1510 del 2 febbraio 1990
«In tema di imputabilità, deve essere annullata con rinvio ad altro giudice, per difetto di motivazione e violazione di legge la sentenza che dia atto della capacità di un minore imputato di omicidio colposo commesso con violazione delle norme...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1996 del 27 febbraio 1982
«L'imputabilità di un minore degli anni diciotto può ben essere desunta sia dalla natura del reato, nell'ipotesi in cui il suo contenuto illecito s'imponga anche negli stadi meno elevati dello sviluppo psichico, sia dal comportamento processuale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8450 del 18 settembre 1997
«Pur se non è configurabile una incompatibilità assoluta ed astratta tra motivi a delinquere e condizioni inerenti alla persona, implicanti una diminuita imputabilità, (quale la minore età ed il vizio parziale di mente), è necessario, tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8326 del 28 settembre 1982
«L'imputabilità del minore infradiciottenne è compatibile con il vizio parziale di mente.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43094 del 11 novembre 2003
«In tema di prescrizione del reato, la sospensione del procedimento e il rinvio o la sospensione del dibattimento comportano la sospensione dei relativi termini ogni qualvolta siano disposti per impedimento dell'imputato o del suo difensore, ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34096 del 4 agosto 2015
«Ai fini della configurabilità dell' elemento soggettivo nel reato di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina, previsto dall'art. 677 cod. pen., è necessaria una volontà cosciente e libera, cui è condizionata l'imputabilità anche in...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12544 del 17 giugno 2015
«In tema di contenzioso tributario, l'istituto della rimessione in termini, previsto dall'art. 184 bis c.p.c. (abrogato dall'art. 46 della l. n. 69 del 2009, e sostituito dalla norma generale di cui all'art. 153, comma 2, c.p.c.), è applicabile al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 819 del 15 gennaio 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare di rimesse bancarie, la riferibilità del pagamento al fallito ovvero ad un terzo (debitore di quest'ultimo) integra un elemento costitutivo della domanda e dunque la questione non costituisce un'eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19321 del 27 settembre 2004
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, sul danneggiato che chiede la corresponsione del risarcimento oltre il limite del massimale - limitatamente a interessi e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17167 del 9 ottobre 2012
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, sul danneggiato che domanda la condanna dell'assicuratore del responsabile al risarcimento del danno oltre il limite del massimale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9449 del 10 maggio 2016
«In tema di condominio negli edifici, qualora l'uso del lastrico solare (o della terrazza a livello) non sia comune a tutti i condomini, dei danni da infiltrazioni nell'appartamento sottostante rispondono sia il proprietario, o l'usuario esclusivo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 541 del 19 gennaio 1989
«Il solo stato di tossicodipendenza dell'imputato non ha rilevanza ai fini dell'imputabilità, a meno che la droga non sia stata assunta per forza maggiore o per caso fortuito o abbia determinato una irreversibile intossicazione patologica che,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10422 del 17 novembre 1997
«La malattia di mente rilevante per l'esclusione o per la riduzione dell'imputabilità è solo quella medico-legale, dipendente da uno stato patologico veramente serio, che comporti una degenerazione della sfera intellettiva o volitiva dell'agente;...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9202 del 5 marzo 2001
«In ipotesi di reato commesso da un seminfermo di mente va comunque accertata la sussistenza dell'elemento psicologico, atteso che quest'ultimo non è incompatibile con il vizio parziale di mente, residuando pur sempre, anche nello status di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2382 del 13 giugno 1975
«Non può essere pronunciata la risoluzione del contratto in danno della parte inadempiente, ove questa superi la presunzione di colpevolezza dell'inadempimento, dimostrandone la non imputabilità a causa dell'ingiustificato rifiuto della controparte...»