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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1532 del 21 aprile 1975
«I requisiti necessari per la compensazione legale (certezza, liquidità ed esigibilità del credito) debbono intendersi in base a criteri obiettivi, indipendentemente dal riconoscimento della controparte; così che ben può essere liquido ed esigibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4841 del 14 novembre 1989
«Nell'ipotesi in cui il contratto attribuisca ad una parte, contro il pagamento di una penale, la facoltà di eseguire la propria prestazione oltre un certo termine, la scadenza di questo comporta, nonostante la previsione di quel corrispettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14429 del 16 novembre 2001
«In ipotesi di previsione di un termine per l'adempimento dell'obbligazione ai sensi dell'art. 1184 c.c., tale termine costituisce condizione dell'azione e, pertanto, è sufficiente che sia compiuto al momento della decisione. A tale stregua, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3024 del 15 marzo 1995
«In tema di pegno di crediti, il mero scambio dei consensi produce solo gli effetti prodromici disciplinati dagli artt. 2801 e 2802 c.c, ma non dà luogo, di per sé solo, alla nascita del diritto reale di garanzia sul credito, poiché questo sorge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3469 del 15 febbraio 2007
«In tema di cessione del credito in luogo dell'adempimento, ai sensi dell'art. 1198 c.c. grava sul cessionario che agisce nei confronti del cedente dare la prova dell'esigibilità del credito e dell'insolvenza del debitore ceduto, che vi è, cioè,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3032 del 16 marzo 2000
«L'impugnabilità e l'avvenuta impugnazione di una pronunzia esecutiva di condanna al pagamento di una somma di denaro non esimono il debitore, anche pubblico, dall'ottemperarvi, in quanto una tale pronuncia, pur non ancora consolidata nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 185 del 22 gennaio 1976
«Il principio secondo cui gli interessi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento decorrono dalla data del verificarsi del danno trova applicazione soltanto in materia di responsabilità extracontrattuale, in quanto, ai sensi dell'art. 1219...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2037 del 5 giugno 1976
«La compensazione estingue ope legis i debiti contrapposti per effetto del fatto oggettivo della loro coesistenza, sicché la dichiarazione giudiziale della parte che oppone la compensazione legale equivale ad una manifestazione di volontà diretta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13208 del 31 maggio 2010
«In tema di contratti, il principio della buona fede oggettiva, cioè della reciproca lealtà di condotta, deve presiedere all'esecuzione del contratto, così come alla sua formazione ed alla sua interpretazione e, in definitiva, accompagnarlo in ogni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1955 del 10 febbraio 2003
«Ai fini della operatività della compensazione legale come fattispecie dalla quale deriva l'effetto estintivo dell'obbligazione, ciò che rileva è l'omogeneità delle obbligazioni, la liquidità ed esigibilità dei crediti e l'esistenza per ciascun...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2055 del 22 giugno 1972
«Agli effetti della compensazione legale, la inesigibilità del credito per indeterminatezza del soggetto legittimato a richiederne il pagamento, viene meno retroattivamente dal momento in cui ex post si accerti la titolarità soggettiva di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 620 del 10 marzo 1970
«Per difetto del requisito della certezza non è ammissibile la compensazione legale rispetto a crediti riconosciuti da una sentenza o da altro titolo giudiziale, provvisoriamente eseguibile. Invero la provvisoria esecuzione facoltizza la semplice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10352 del 19 ottobre 1993
«Nel caso in cui ad una domanda di pagamento proposta in via principale venga contrapposta, in via riconvenzionale, una domanda produttiva anche di effetti estintivi dell'obbligazione di cui alla richiesta formulata in via principale, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3797 del 16 aprile 1999
«La cessione del credito a scopo di garanzia comporta il medesimo effetto (tipico della cessione ordinaria) immediatamente traslativo del diritto al cessionario, e ciò tanto nella ipotesi di cessio pro solvendo che di cessio pro soluto ....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10428 del 18 luglio 2002
«Gli interessi corrispettivi su di una somma di denaro decorrono dalla data in cui il relativo credito abbia acquistato carattere di liquidità ed esigibilità, a nulla rilevando ogni eventuale indagine sulla colpevolezza dei ritardo nell'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 780 del 18 marzo 1971
«Gli interessi corrispettivi di cui all'art. 1282, primo comma c.c., sono dovuti in funzione equilibratrice del vantaggio che il debitore ritrae, data la normale produttività della moneta, dal trattenere presso di sé somme di danaro che avrebbe...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3378 del 20 febbraio 2004
«Anche quando la parte convenuta in giudizio per la risoluzione di un contratto per inadempimento risulti, con riferimento all'epoca della domanda giudiziale, non essere adempiente per inesigibilità, a quella data, della prestazione dedotta in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10490 del 1 giugno 2004
«In caso di proposizione della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento prima che si verifichi l'esigibilità della prestazione, se questa diviene esigibile nel corso del giudizio e il convenuto non adempia, egli non si sottrae ad una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1413 del 25 luglio 2006
«In tema di azione revocatoria promossa dalla banca nei confronti del fideiussore, al fine di verificare l'anteriorità del credito per gli effetti di cui all'art. 2901 c.c., occorre fare riferimento al momento dell'accreditamento a favore del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13445 del 18 dicembre 1992
«Allorquando il convenuto in risoluzione resiste all'avversa pretesa, eccependo inademplenti inadimplendum , spetta alla parte attrice l'onere di neutralizzare l'eccezione, provando il proprio adempimento o la non ancora maturata esigibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2548 del 24 aprile 1982
«La risoluzione per impossibilità sopravvenuta, analogamente a tutte le ipotesi (risoluzione per inadempimento, annullamento) in cui vengono meno dopo la costituzione del rapporto lo stesso fondamento e causa dell'obbligazione, è pur sempre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23789 del 17 settembre 2008
«In tema di compravendita immobiliare, qualora la proprietà dell'immobile oggetto del contratto sia trasferita immediatamente all'acquirente, unitamente al possesso del bene, con rinvio dell'esigibilità del residuo prezzo al momento della futura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 274 del 13 gennaio 1984
«Gli interessi compensativi, come espressamente denominati nel titolo dell'art. 1499 c.c., sono dovuti nei contratti di scambio per una funzione equitativa, allo scopo, cioè, di ristabilire l'equilibrio economico tra i contraenti, mirando a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 106 del 4 gennaio 2011
«In tema di appalto, la previsione in contratto del diritto dell'appaltatore al pagamento di acconti da parte del committente e della periodica esigibilità di essi sulla base della constatazione, misurazione e contabilizzazione dei lavori eseguita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 836 del 24 gennaio 1995
«La sentenza dichiarativa di fallimento non solo non produce un'inesigibilità in senso tecnico in quanto incide soltanto sulla fase satisfattiva ed esecutiva del credito (il che ne presuppone l'esigibilità) assoggettandola alla disciplina della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3559 del 10 marzo 2001
«In materia di appalto, l'apertura del procedimento fallimentare nei confronti dell'appaltatore non comporta l'improcedibilità dell'azione precedentemente esperita dai dipendenti nei confronti del committente, ai sensi dell'art. 1676 c.c., per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3698 del 9 aprile 1991
«In tema di rapporto di agenzia, l'esigibilità del credito avente ad oggetto le provvigioni - in mancanza di intese diverse (non ravvisate, nella specie, nell'art. 7 del c.o.n.c. 19 dicembre 1979) - prescinde dalla fatturazione, essendo questa un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13661 del 5 novembre 2001
«E compatibile con il contratto di mutuo un termine di restituzione in potestate creditoris. Tuttavia, la clausola di ripetibilità ad nutum deve rispettare lo schema causale del mutuo e, dunque, non implicare un'esigibilità immediata del debito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3046 del 13 settembre 1975
«È strumento frequentissimo nel commercio degli immobili urbani a proprietà originariamente divisa per piani o porzioni di piano, o destinati a divenire tali, i quali siano edificati col sussidio di un mutuo ipotecario, la determinazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2893 del 30 luglio 1969
«Il rapporto di conto-corrente, caratterizzato dall'accredito delle reciproche rimesse con rinvio dell'esazione del saldo attivo ad una data stabilita nel contratto, si distingue da altri rapporti ad esso similari soltanto sotto l'aspetto formale,...»