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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5870 del 21 maggio 1995
«È configurabile il reato di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640 cpv. n. 1 c.p. anche allorquando parte offesa sia un ente pubblico economico, stante il riferimento della circostanza aggravata agli «enti pubblici» in genere, senza distinzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6360 del 31 maggio 1994
«Nell'ipotesi di truffa ai danni dello Stato commessa da soggetto che, producendo un falso certificato di laurea, abbia conseguito l'abilitazione all'insegnamento e successivamente l'immissione in ruolo conseguentemente percependo, in costanza del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4854 del 29 aprile 1994
«Nell'ipotesi di reato commesso anteriormente alla data di entrata in vigore della L. 8 agosto 1992, n. 359 che ha disposto la trasformazione dell'Enel in ente privato, il reato di truffa in danno dell'Enel non può essere configurato come truffa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 13 aprile 1994
«L'avvenuta trasformazione dell'Enel in persona giuridica di diritto privato non produce effetti processuali sotto il profilo della perseguibilità a querela del reato di truffa allorché il fatto reato risalga ad epoca anteriore alla trasformazione:...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1050 del 5 febbraio 1993
«In tema di truffa sussiste l'aggravante dell'aver commesso il fatto in danno dello Stato o di altro ente pubblico, di cui all'art. 640 cpv. n. 1 c.p., anche se il danno sia ricaduto, in concreto, su di una compagnia di assicurazioni, qualora il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8707 del 4 agosto 1992
«Nel caso in cui il delitto di truffa, così come contestato all'imputato, risulta aggravato solo ai sensi dell'art. 640, secondo comma, c.p. e non ai sensi dell'art. 61 n. 7 c.p., il reato deve considerarsi estinto per amnistia in base all'art. 1...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2841 del 16 marzo 1992
«Ai fini della configurazione della truffa in danno di un ente pubblico, prevista dall'art. 640, comma 2, c.p., con particolare riferimento all'istituto di credito, non assume valore dirimere la qualificazione dell'azienda creditizia come ente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6542 del 20 marzo 2014
«La proroga del termine che scade nella giornata del sabato, ex art. 155, quinto comma, cod. proc. civ., come modificato dall'art. 2, comma 1, lett. f), della legge 28 dicembre 2005, n. 263, è applicabile, in forza dell'art. 58, comma 3, della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 3855 del 18 febbraio 2014
«La regola dettata dall'art. 157, terzo comma, cod. proc. civ., secondo cui la nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato causa, si riferisce solo ai casi nei quali la nullità non possa pronunciarsi che su istanza di parte, e non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5414 del 17 marzo 2004
«La partecipazione alla decisione di un magistrato privo della potestas iudicandi, per ragioni inerenti alla sua qualità o nomina, determina vizio di costituzione del giudice, ai sensi dell'art. 158 c.p.c., e quindi nullità deducibile a norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1990 del 29 gennaio 2014
«In virtù dell'equiparazione funzionale tra l'ufficiale giudiziario ed il messo del giudice di pace (già messo di conciliazione), contenuta nell'art. 34 della legge 15 dicembre 1959, n. 1229, la notifica effettuata da quest'ultimo, in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11021 del 20 maggio 2014
«La sentenza emessa dal giudice in composizione collegiale priva di una delle due sottoscrizioni (del presidente del collegio ovvero del relatore) è affetta da nullità sanabile ai sensi dell'art. 161, primo comma, c.p.p., trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6352 del 19 marzo 2014
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, nell'atto di citazione e nella relata di notificazione, del nominativo di una delle parti in causa, è motivo di nullità soltanto ove abbia determinato un'irregolare costituzione del contraddittorio o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6202 del 18 marzo 2014
«La citazione in giudizio notificata ad una società già incorporata in un'altra è nulla per inesistenza della parte convenuta, ma tale nullità, rilevabile d'ufficio, resta tuttavia sanata per effetto della costituzione in giudizio della società...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 896 del 17 gennaio 2014
«In applicazione dell'art. 164, quinto comma, cod. proc. civ., estensibile anche al rito del lavoro, se il giudice di primo grado, stante la costituzione del convenuto, omette di fissare un termine per l'integrazione dell'atto introduttivo del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 1064 del 20 gennaio 2014
«In tema di prescrizione estintiva, l'elemento costitutivo della relativa eccezione è l'inerzia del titolare del diritto fatto valere in giudizio e la manifestazione della volontà di profittare dell'effetto ad essa ricollegato dall'ordinamento,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7679 del 31 maggio 1990
«Ai fini della ravvisabilità della sussistenza della circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità in caso di truffa per indebita percezione di un'indennità non dovuta, il danno medesimo va valutato nell'ammontare complessivo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3646 del 16 marzo 1990
«Sussiste la circostanza aggravante di cui al secondo comma, n. 1 dell'art. 640 c.p. ogni qual volta il danno della truffa ricada su un ente pubblico. È pertanto irrilevante che gli artifizi ed i raggiri abbiano tratto in inganno un soggetto non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1121 del 30 gennaio 1990
«Configura il delitto di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640, n. 1 e 61, nn. 9 e 11 il fatto del pubblico funzionario che abbandona il posto clandestinamente, celandolo a chi avrebbe dovuto esserne al corrente, per compiere un'attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17365 del 18 dicembre 1989
«È configurabile il delitto di truffa aggravata nel fatto di chi non adempie l'obbligo del pagamento della tassa di circolazione, o lo adempie in misura insufficiente, avvalendosi, per far apparire di essere in regola nel pagamento, dell'espediente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13510 del 12 ottobre 1989
«Deve rispondere di truffa e non di furto aggravato dal mezzo fraudolento, l'utente che, immobilizzando o ritardando nel suo movimento, con un congegno, il disco rotante sito all'interno del contatore e collegato alle cifre numeriche indicanti il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12319 del 18 settembre 1989
«Il delitto di truffa — nella specie in danno dell'Inam e dell'Inps — realizzato attraverso la ricezione di indebite prestazioni maturate periodicamente deve ritenersi a consumazione prolungata e caratterizzato da unicità di azione e da un evento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11597 del 7 settembre 1989
«Integra il reato di truffa la percezione delle prestazioni di cassa integrazione guadagni da parte del lavoratore che ricavi contestualmente altro reddito di nuova attività lavorativa.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9331 del 5 luglio 1989
«Ai fini del reato di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640 cpv. c.p. n. 1 è insufficiente un qualsiasi mendace comportamento o alterazione della realtà da parte dell'agente, mentre è necessaria la sussistenza di un quid pluris e cioè di una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3258 del 1 marzo 1989
«La falsificazione, commessa dal privato, del tagliando (ricevuta) di versamento della tassa per veicoli a motore integra soltanto il delitto di falsità materiale in atti pubblici di cui all'art. 482 c.p. e non già anche il delitto di truffa di cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7385 del 30 giugno 1988
«Il datore di lavoro che invii all'Inps i modelli prescritti dai quali appaia l'esborso di somme versate per l'integrazione salariale ai sensi della L. n. 264 del 1974 ai propri dipendenti senza che per il periodo indicato nei moduli stessi le...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7511 del 30 giugno 1988
«La falsificazione della ricevuta di pagamento della tassa di circolazione (integrante l'ipotesi di falsità in atto pubblico) non trasforma in truffa l'omesso pagamento del tributo neppure se la falsificazione sia strumentalmente predisposta o fa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3625 del 21 marzo 1988
«Il reato di truffa presuppone la sussistenza di un rapporto patrimoniale tra il soggetto attivo e quello passivo. Di conseguenza l'azione tesa ad evitare l'applicazione di una sanzione pecuniaria da parte dello Stato non rientra nello schema...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 471 del 16 gennaio 1988
«Sussistono solo violazioni di natura edilizia, e non il delitto di truffa per falsa rappresentazione del tipo di costruzione da realizzare e conseguimento di un ingiusto profitto, con danno del comune, per omesso pagamento dei maggiori oneri di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7013 del 5 luglio 1986
«Si configura il delitto di truffa nel fatto di colui che si procuri dalla autorità la concessione edilizia per la costruzione di due villette in zona agricola e riscuota i contributi previsti dalla legge urbanistica del 1977, n. 10, facendo...»