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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 18041 del 1 luglio 2024
«La costituzione in mora del datore di lavoro, a seguito di sentenza che accerti l'illegittimità del trasferimento di ramo d'azienda, comporta l'obbligo di ripristino del rapporto di lavoro e di pagamento delle retribuzioni maturate a favore del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22294 del 25 luglio 2023
«In tema di pubblico impiego, l'esercizio dell'azione giudiziale volta all'accertamento del diritto all'assunzione per scorrimento della graduatoria costituisce messa in mora del datore di lavoro, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1217...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 30087 del 30 ottobre 2023
«Il collegamento economico-funzionale tra imprese gestite da società del medesimo gruppo non comporta il venir meno dell'autonomia delle singole società, alle quali fanno capo i rapporti di lavoro dei dipendenti in servizio presso le distinte e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 14712 del 27 maggio 2024
«Nel caso di illegittima cessione di ramo d'azienda, le prestazioni lavorative offerte al datore di lavoro cedente e da questi non ricevute senza giustificato motivo, producendo gli effetti della mora credendi, sono equiparate a quelle eseguite e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 13649 del 21 maggio 2025
«La liquidazione del danno per condotte persecutorie e mobbing da parte del dirigente medico deve applicare i principi relativi alla prova e al risarcimento del danno, considerando la natura extracontrattuale della responsabilità del dirigente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 20344 del 21 luglio 2025
«In caso di infortunio sul lavoro, il datore di lavoro è tenuto a fornire la prova liberatoria che ha adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno, conformemente all'art. 1218 c.c., che dispone che il debitore deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 21172 del 24 luglio 2025
«Nel giudizio per risarcimento danni derivanti da infortunio sul lavoro, l'onere gravante sul lavoratore non comprende l'individuazione specifica delle norme di cautela violate, specie quando non si tratti di misure tipiche o nominate. È...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 18209 del 3 luglio 2024
«Il lavoratore, a seguito della dichiarata illegittimità della cessione del ramo d'azienda, ha diritto alle retribuzioni solo a partire dal momento della formale costituzione in mora del datore di lavoro cedente. Non vi è diritto alla retribuzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 24016 del 27 agosto 2025
«In tema di obblighi di riassunzione derivanti da accordi aziendali, il diritto al risarcimento del danno per il lavoratore non assunto può comprendere tutte le retribuzioni che il lavoratore avrebbe percepito durante l'intero periodo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 19544 del 15 luglio 2025
«La condotta del lavoratore che non ha influito in maniera determinante sulla causazione dell'infortunio non è rilevante ai fini della ripartizione della responsabilità ex art. 1227 c.c., a fronte della violazione delle norme di sicurezza da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26575 del 2 ottobre 2025
«Il datore di lavoro è responsabile per l'operato dei dipendenti anche ai fini del concorso del danneggiato regolato dall'art. 1227 c.c. Pertanto, in caso di danno derivante da negligenza nel maneggio di denaro, la banca può essere considerata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16266 del 8 giugno 2023
«In tema di previdenza complementare, il generico riferimento al "conferimento" del T.F.R. maturando alle forme pensionistiche complementari, contenuto nell'art. 8, comma 1, del d.lgs. n. 252 del 2005, lascia aperta la possibilità che le parti,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 24545 del 12 settembre 2024
«In assenza di una richiesta espressa del lavoratore per beneficiare dell'equivalente riposo compensativo o del compenso per lavoro straordinario festivo, spetta al datore di lavoro il diritto di scelta, in conformità all'art. 1287, comma 2, c.c.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16840 del 23 giugno 2025
«La codatorialità nell'impresa di gruppo presuppone l'inserimento del lavoratore nell'organizzazione economica complessiva a cui appartiene il datore di lavoro formale, nonché la condivisione della prestazione del medesimo al fine di soddisfare...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 16075 del 10 giugno 2024
«In tema di appalto privato, l'obbligazione collaterale di versamento del trattamento previdenziale e retributivo dei lavoratori, non determina la contitolarità del debito contributivo ma la "responsabilità di garanzia" del coobbligato committente,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 5749 del 4 marzo 2024
«Il dipendente pubblico che abbia preso parte ad una procedura di mobilità ex art. 30 d.lgs. n. 165 del 2001 e che, pur avendo superato la relativa selezione, non sia potuto transitare nella P.A. di destinazione a causa della revoca del consenso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 34340 del 24 dicembre 2024
«Il recesso del datore di lavoro è un negozio unilaterale recettizio che produce effetto, ex art. 1334 c.c., nel momento in cui il lavoratore ne riceve l'intimazione, rispetto al quale deve pertanto compiersi la verifica dei requisiti per la sua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 23162 del 31 luglio 2023
«In materia di rapporto di lavoro a tempo determinato, l'art. 3 del D.Lgs. n. 368 del 2001, che sancisce il divieto di stipulare contratti di lavoro subordinato a termine per le imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16166 del 16 giugno 2025
«Il cosiddetto superminimo, ossia l'eccedenza retributiva rispetto ai minimi tabellari, pattuita individualmente tra datore di lavoro e lavoratore, è normalmente soggetto al principio dell'assorbimento nei successivi miglioramenti contemplati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 23702 del 3 agosto 2023
«Per accogliere la domanda di accertamento della nullità del licenziamento in quanto fondato su motivo illecito, occorre che l'intento ritorsivo datoriale abbia avuto efficacia determinativa esclusiva della volontà di recedere dal rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 29337 del 23 ottobre 2023
«Il rifiuto del lavoratore di trasformare il proprio rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, o viceversa, non costituisce giustificato motivo di licenziamento. La previsione di tale disposizione non preclude la facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 9258 del 8 aprile 2025
«Una volta accertato che esso sia determinato o quanto meno determinabile, va verificato, ai sensi dell'art. 2125 cod. civ., che il compenso pattuito non sia meramente simbolico o manifestamente iniquo o sproporzionato, in rapporto al sacrificio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26993 del 21 settembre 2023
«Aiop del 2002-2005, nella parte in cui prevede che "il datore di lavoro può recedere dal rapporto allorquando il lavoratore si assenti oltre il limite dei diciotto mesi complessivi nell'arco di un quadriennio mobile", va interpretato nel senso...»