- 
          
            
              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 5362 del  7 giugno 1997
            
          
          
«Ne consegue che allorquando l'agente abbia compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare un incendio, e cioè un fuoco con caratteristiche di intensità e di diffusività tali da porre in pericolo la pubblica incolumità, dovrà...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. V,              sentenza n. 5926 del 23 maggio 1994
            
          
          
«La prima figura delittuosa, infatti, presuppone il compimento di atti diretti in modo non equivoco allo specifico risultato; la seconda, invece, punisce una condotta meramente preparatoria, giudicata dal legislatore penalmente rilevante in...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 40058 del 28 ottobre 2008
            
          
          
«Nel delitto tentato gli atti diretti in modo non equivoco a commettere un reato possono essere esclusivamente gli atti esecutivi, ossia gli atti tipici, corrispondenti, anche solo in minima parte, alla descrizione legale di una fattispecie...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 28009 del 27 giugno 2014
            
          
          
«Per l'integrazione del delitto di cui all'art. 280 c.p. è necessario il compimento, per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, di atti idonei diretti in modo non equivoco a provocare morte o lesioni in danno di una persona.»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 8894 del  7 marzo 2011
            
          
          
«Integra il tentativo di concussione la condotta del pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, compia atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere o indurre la vittima ad estinguere una posizione debitoria...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 5276 del 10 aprile 1990
            
          
          
«L'avverbio indebitamente di cui all'art. 317 c.p. vale a qualificare, piuttosto che il contenuto della pretesa del concussore — che potrebbe anche non essere obiettivamente illecito — le speciali modalità di richiesta e di realizzazione della...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 66 del 30 gennaio 1997
            
          
          
«In tema di associazione per delinquere, l'indeterminatezza del programma criminoso non costituisce un requisito indefettibile per la configurabilità del reato di cui all'art. 416 c.p.; la lettera della norma, infatti, postula solo una pluralità di...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 26346 del 20 dicembre 2016
            
          
          
«Tale situazione ricorre ogni volta vi sia una simulazione o una preordinazione in frode alla legge del frazionamento di un'unica attività fra i vari soggetti del collegamento economico-funzionale e ciò venga rivelato dai seguenti requisiti: a)...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. I,              sentenza n. 4023 del 18 aprile 1996
            
          
          
«È atto abnorme non solo il provvedimento che, per la sua singolarità non sia inquadrabile nell'ambito dell'ordinamento processuale, ma anche quello che, pur essendo in astratto manifestazione di legittimo potere, si esplichi al di fuori dei casi...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 15527 del  8 luglio 2014
            
          
          
«In materia di demansionamento (o dequalificazione), il lavoratore è tenuto a prospettare le circostanze di fatto volte a dare fondamento alla denuncia ed ha, quindi, l'onere di allegare gli elementi di fatto significativi dell'illegittimo...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 9930 del 17 ottobre 1992
            
          
          
«La L. 11 febbraio 1992, n. 157, che detta norme per la protezione della fauna, nello stabilire, all'art. 30, le sanzioni penali, ha anche disposto al comma terzo che nei casi di cui al comma primo non si applicano gli artt. 624, 625 e 626 c.p....»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. II,              sentenza n. 36723 del 14 ottobre 2010
            
          
          
«Integra il tentativo di rapina impropria la condotta del soggetto che adopera violenza o minaccia per assicurarsi l'impunità, immediatamente dopo il compimento di atti idonei diretti in modo non equivoco ad impossessarsi della cosa mobile altrui.»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. V,              sentenza n. 35346 del 22 agosto 2013
            
          
          
«La nozione di amministratore di fatto, introdotta dall'art. 2639 c.c., postula l'esercizio in modo continuativo e significativo dei poteri tipici inerenti alla qualifica od alla funzione; nondimeno, significatività e continuità non comportano...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 4674 del  2 febbraio 2015
            
          
          
«In tema di violenza sessuale, il tentativo è configurabile non solo nel caso in cui gli atti idonei diretti in modo non equivoco a porre in essere un abuso sessuale non si siano estrinsecati in un contatto corporeo, ma anche quando il contatto sia...»
         
              - 
          
            
              Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen.,              sentenza n. 7 del 24 aprile 2012
            
          
          
«La disciplina dell'accesso agli atti amministrativi non condiziona l'esercizio del relativo diritto alla titolarità di una posizione giuridica tutelata in modo pieno, quale il diritto soggettivo del soggetto che ha conferito un capitale in una...»
         
              - 
          
            
              Consiglio di Stato, Sez. III,              sentenza n. 1213 del 17 marzo 2017
            
          
          
«Tale clausola è dunque da ritenere valida ed efficace e dev'essere interpretata ed eseguita in modo da non porsi in contrasto con le previsioni di legge, che antepongono l'esigenza di difesa in giudizio del concorrente, rispetto a quelle di...»
         
              - 
          
            
              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 5782 del 24 novembre 2014
            
          
          
«... Vanno però considerati solo gli effetti immediati e diretti dell'atto, non avendo rilievo invece gli effetti mediati e indiretti eventualmente derivanti dalla connessione con atti non oggetto di specifico gravame. L'attrazione della competenza...»
         
              - 
          
            
              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 240 del 16 gennaio 2013
            
          
          
«Nel caso di violazione della normativa sugli appalti pubblici da parte dell'Amministrazione, la conseguente concessione di un risarcimento danni non può essere subordinata all'accertamento di un carattere colpevole di tale violazione, atteso che...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 4486 del 10 luglio 1986
            
          
          
«Il diritto di prelazione, attribuito dall’art. 38 della legge n. 392 del 1978 al conduttore di immobile adibito ad uso diverso da quello di abitazione, per il caso di vendita dello stesso, poiché intende proteggere l'avviamento inteso come...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 18240 del 11 luglio 2018
            
          
          
«L'interpretazione e la qualificazione da parte del giudice amministrativo dell'esatto contenuto e degli effetti degli atti impugnati, così come l'interpretazione della legge da applicare, costituiscono il "proprium" della funzione giurisdizionale,...»
         
              - 
          
            
              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 790 del 11 febbraio 2013
            
          
          
«Va rimessa all'Adunanza Plenaria la questione (nel caso in cui il tenore delle disposizioni della cui interpretazione si discute - e, segnatamente, del comma 5 dell'articolo 120 del c.p.a., letto in combinato disposto con il comma 2, lettera c),...»
         
              - 
          
            
              Corte di Giustizia dell'Unione Europea,               sentenza n. 378 del 23 aprile 2009
            
          
          
«La clausola 5, n. 1, lett. a), dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, figurante nell'allegato alla direttiva  1999/70,  relativa  all'accordo  quadro  CES, UNICE  e  CEEP  sul  lavoro  a  tempo  determinato,  deve essere  interpretata...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 9219 del 10 giugno 2003
            
          
          
«L'azione  risarcitoria  per  la lesione  del  diritto  al trattamento  di  quiescenza  promossa  nei  confronti della  P.A. da  parte di  un  soggetto  che  sia  legato  alla stessa da un rapporto di pubblico impiego, attribuita in ipotesi  alla...»
         
              - 
          
            
              Corte costituzionale,               sentenza n. 197 del 11 luglio 2014
            
          
          
«Le disposizioni legislative statali adottate  in  tale  ambito  fungono  da limite  alla  disciplina che  le  Regioni,  anche  a  statuto  speciale,  dettano  nei settori di loro competenza, essendo ad esse consentito soltanto  eventualmente  di...»
         
              - 
          
            
              Corte costituzionale,               sentenza n. 44 del 11 febbraio 2011
            
          
          
«È  incostituzionale  l'art.  1, 12°  comma,  ultima  parte, L.R. 21 gennaio 2010, n. 2, Campania, nella parte in cui prevede  il finanziamento  con  fondi  comunitari (Risorse Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FERS), da  parte  della regione,...»
         
              - 
          
            
              Corte costituzionale,               sentenza n. 249 del 24 luglio 2009
            
          
          
«L'asserita illegittima compressione delle potestà  regionali - in  tema  di  definizione  degli  indirizzi delle attività di gestione dei rifiuti - non risulta specificata, quantomeno  sotto  il  profilo della  necessità  di adattamento  degli...»
         
              - 
          
            
              Corte costituzionale,               sentenza n. 232 del 23 luglio 2009
            
          
          
«Invero, la significativa incidenza delle funzioni ministeriali sull'esercizio delle attribuzioni regionali in materia di governo del territorio, impone il coinvolgimento delle Regioni. È inammissibile la questione di legittimità costituzionale...»
         
              - 
          
            
              Corte costituzionale,               sentenza n. 234 del 23 luglio 2009
            
          
          
«È  inammissibile  la  questione  di legittimità costituzionale dell'art. 24, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 152 del 2006, censurato, in riferimento all'art. 117 Cost. e  alla  Direttiva  n.  85/337/CEE,  dalla  Regione Emilia-Romagna, nella...»
         
              - 
          
            
              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 163 del 20 gennaio 2015
            
          
          
«L'indubbia razionalizzazione  ed  economicità  procedimentale  con ciò  raggiunta  dall'ordinamento  in  applicazione  non  solo dei  principi  generali  in  tema  di  procedimento  amministrativo contenuti nell'art. 1 della legge 7 agosto 1990,...»
         
              - 
          
            
              Corte costituzionale,               sentenza n. 246 del 24 luglio 2009
            
          
          
«Né  ha  pregio,  sempre  in  relazione  all'art.  76  Cost.  la censura  secondo  al  quale  l'affidamento  a  titolo  gratuito delle infrastrutture idriche degli enti locali determinerebbe un maggiore onere per la finanza di detti enti, in...»