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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19833 del 23 luglio 2019
«La domanda di collazione non è sottoposta ai termini di cui all'art. 167 c.p.c., in quanto l'obbligo della collazione sorge automaticamente a seguito dell'apertura della successione e i beni donati devono essere conferiti indipendentemente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15895 del 13 giugno 2019
«In tema di prescrizione estintiva, l'onere di allegazione gravante sull'istituto di credito che, convenuto in giudizio, voglia opporre l'eccezione di prescrizione al correntista che abbia esperito l'azione di ripetizione di somme indebitamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 29802 del 18 novembre 2019
«Ai sensi dell'art. 182, comma 2, c.p.c. – nella versione introdotta dalla l. n. 69 del 2009 - nell'ambito dei poteri officiosi assegnati al giudice al fine di consentire la sanatoria dei vizi afferenti alla procura alle liti appositamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23940 del 25 settembre 2019
«Nei giudizi introdotti successivamente all'entrata in vigore della l. n. 69 del 2009, l'effetto sanante "ex tunc" previsto dall'art. 182, comma 2, c.p.c. si determina non solo quando la parte produca le necessarie autorizzazioni nel termine...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 30745 del 26 novembre 2019
«La memoria di cui all'art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c. consente all'attore di precisare e modificare le domande "già proposte", ma non di proporre le domande e le eccezioni che siano conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 4322 del 14 febbraio 2019
«La modificazione della domanda, consentita dall'art. 183, comma 6, c.p.c., può riguardare uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa ("petitum" e "causa petendi"), sempre che la domanda così modificata risulti connessa alla vicenda...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 11226 del 24 aprile 2019
«La modificazione della domanda ammessa ex art. 183 c.p.c. può riguardare anche uno o entrambi gli elementi oggettivi della stessa ("petitum" e "causa petendi"), purché la domanda così modificata sia comunque connessa alla vicenda sostanziale...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. II, sentenza n. 75 del 30 aprile 2009
«La V.I.A. è preordinata alla salvaguardia dell'habitat nel quale l'uomo vive che assurge a valore primario ed assoluto in quanto espressivo della personalità umana (cfr.), attribuendo ad ogni singolo un autentico diritto...»
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Tribunale Superiore delle acque pubbliche, sentenza n. 35 del 11 marzo 2009
«Nel rendere il giudizio di valutazione di impatto ambientale (ed a maggior ragione nell'effettuare la verifica preliminare) l'amministrazione esercita un'amplissima discrezionalità tecnica sebbene censurabile sia per macroscopici...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 127 del 8 aprile 2010
«La necessità di esperire la procedura di V.I.A., è rimessa dalla normativa comunitaria, per i progetti per i quali si prevede un notevole impatto ambientale a valutazioni caso per caso o alla fissazione di soglie. Per effetto delle...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1142 del 26 febbraio 2010
«Anche in caso di progetto "sensibilmente diverso", la norma impone la rinnovazione dell'istruttoria ai fini del rilascio della V.I.A.; a maggior ragione, il successivo procedimento autorizzatorio non può che svolgersi sullo...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 234 del 23 luglio 2009
«Il comma 5 dell'art. 23 contiene una significativa norma di raccordo tra ordinamento nazionale e ordinamento comunitario, prevedendo che per i progetti relativi ad opere di protezione civile o disposti in situazioni di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1134 del 26 febbraio 2010
«La valutazione di impatto ambientale deve assicurare che "per ciascun progetto siano valutati gli effetti diretti ed indiretti della sua realizzazione sull'uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 933 del 22 febbraio 2007
«Alla stregua della disciplina comunitaria e nazionale (e eventualmente regionale), la V.I.A. non può essere intesa come limitata alla verifica della astratta compatibilità ambientale dell'opera ma si sostanzia in una analisi...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1023 del 3 marzo 2006
«Mentre il legislatore del 2006 all'art. 4, ult. comma del Codice dell'Ambiente, poi, aveva previsto addirittura la più grave sanzione della nullità degli atti di autorizzazione od approvazione non preceduti dalla V.I.A., con...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 6 del 13 gennaio 2004
«L'art. 34, c. 1, ult. per. del D.Lgs. 152/2006 ha mantenuto ferma, nelle more dell'emanazione delle norme tecniche sulla valutazione ambienta le "... l'applicazione di quanto previsto dal decreto del Presidente del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1213 del 3 marzo 2009
«La disciplina di cui all'art. 20 D.Lgs. n. 152/2006, configura la stessa procedura di verifica dell'assoggettabilità a V.I.A. come vero e proprio subprocedimento autonomo, caratterizzato da partecipazione dei soggetti interessati...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3081 del 11 luglio 2016
«La normativa nazionale (combinato disposto dell'art. 20 del D.Lgs. n. 152/2006 e art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003) e quelle regionali stabiliscono delle stringenti griglie di termini anche in tema di valutazione preliminare di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1239 del 25 marzo 2016
«I termini per la conclusione del procedimento di verifica dell'assoggettabilità di un progetto a V.I.A. (Valutazione d'Impatto Ambientale) ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. n. 152/2006 possono ritenersi non perentori bensì...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1487 del 8 marzo 2018
«Per gli interventi soggetti alla valutazione di impatto ambientale il parere regionale è meramente consultivo e non vincolante, reso ai soli fini istruttori, con la conseguenza che lo stesso non è ostativo al rilascio del provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37051 del 30 maggio 2012
«Integra il reato previsto dall'art. 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, la realizzazione di insediamenti produttivi o di gran di opere, sia pubbliche che private, in grado di arrecare pericolo di inquinamento o rilevante...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3011 del 18 maggio 2018
«Nel rendere il giudizio di valutazione ambientale, l'amministrazione esercita un'amplissima discrezionalità che non si esaurisce in un mero giudizio tecnico, in quanto tale suscettibile di verificazione tout court sulla base di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 190 del 15 gennaio 2018
«Le disposizioni di cui all'art. 27 del D.Lgs n. 152/2006 individuano ex lege il dies a quo di decorrenza del termine "per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati", avverso il provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21305 del 14 settembre 2017
«La predisposizione di un piano che indichi le misure di reinserimento e di recupero ambientale costituisce solo l'atto di avvio del complesso procedimento che segue all'annullamento in sede giurisdizionale di autorizzazioni...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 127 del 7 gennaio 2019
«Sono annullabili per violazione di legge i provvedimenti di autorizzazione di un progetto adottati senza la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale o senza la medesima, laddove la stessa sia prevista.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 163 del 20 gennaio 2015
«Sebbene la giurisprudenza (cfr. Cass. Civ., Sez. Un., 12 dicembre 1996, n. 11090, e Cass., Sez. Un., 4 agosto 1992, n. 9242) abbia affermato che rientrano nella giurisdizione esercitata dal Tribunale superiore delle acque...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19576 del 17 dicembre 2013
«In tema di inquinamento delle acque, il regime della autorizzazione integrata ambientale non assorbe né sostituisce la disciplina relativa alla autorizzazione allo scarico di cui all'art. 124 del D.Lgs. n. 152 del 2006 qualora...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 85 del 9 maggio 2013
«È infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1 e 3 L. 24 dicembre 2012 n. 231 (recte degli artt. 1 e 3 D.L. 3 dicembre 2012 n. 207, come convertito, con modificazioni, dall'art. 1, 1° comma, L. n. 231/12), nella parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9614 del 27 novembre 2013
«Gestore di un impianto di trattamento di rifiuti e, quindi, responsabile della violazione delle prescrizioni imposte nell'autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'art. 29-quattuordecies del D.Lgs. n. 152 del 2006,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17056 del 13 dicembre 2018
«A seguito delle modifiche apportate all'art. 29-quattuordecies, D.Lgs. n. 152/2006 ad opera del D.Lgs. n. 46/2014, la condotta di chi, essendo in possesso dell'autorizzazione integrata ambientale, non ne osserva le...»