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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 959 del 4 febbraio 1999
«Il socio di una società in accomandita semplice che adduca un sopravvenuto ed essenziale mutamento della attuale realtà societaria rispetto alla situazione iniziale, per avere la società dismesso l'esercizio dell'attività d'impresa ed essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7650 del 13 luglio 1995
«L'impugnazione avverso una sentenza pronunciata nei confronti di una società in accomandita semplice posta in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese — ma ancora munita di soggettività e connessa capacità processuale, estinguendosi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 981 del 21 gennaio 2010
«II giudicato sull'annullamento del contratto (nella specie, la cessione della quota di partecipazione ad una società in accomandita semplice), è opponibile nei confronti del successore a titolo particolare nel diritto controverso salvo il caso in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 204 del 10 gennaio 2003
«In tema di rappresentanza, l'applicabilità del principio dell'apparenza del diritto richiede che il rappresentato abbia tenuto un comportamento colposo tale da ingenerare nel terzo il ragionevole convincimento che al rappresentante apparente fosse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 372 del 15 gennaio 1999
«Ne consegue che, in tale ipotesi, ove il creditore rinunciante sia dichiarato fallito, il credito di cui si tratta non potrà essere acquisito alla massa fallimentare per essere stata la predetta rinuncia al diritto di credito valida ed efficace...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1739 del 18 febbraio 1988
«Pertanto non è compromettibile in arbitri l'azione di revoca per giusta causa di un amministratore di società in accomandita semplice ex art. 2259 c.c. in relazione agli artt. 2315 e 2293 c.c. fondata sulla violazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1240 del 17 febbraio 1996
«Nella società in accomandita semplice il diritto del singolo socio a percepire gli utili è subordinato, ai sensi dell'art. 2262 c.c. (applicabile in forza del duplice richiamo di cui agli artt. 2315 e 2293), alla sola approvazione del rendiconto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3221 del 2 aprile 1999
«Lo scioglimento di una società non ne produce l'estinzione, ma essa continua ad esistere con la stessa individualità, struttura e organizzazione, sia pure con un restringimento della capacità, derivante dalla modificazione dello scopo che non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 61 del 8 gennaio 2003
«La nomina del liquidatore di una società di persone (nella specie, società in accomandita semplice) da parte del Presidente del Tribunale, in sede di volontaria giurisdizione, ex art. 2275, c.c., è possibile, allo scopo di supplire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8570 del 8 aprile 2009
«All'esclusione dell'accomandatario di società in accomandita semplice sono applicabili gli art. 2286 e 2287 c.c. disciplinanti le cause ed il procedimento di esclusione dei soci di società di persone, in virtù del rinvio contenuto negli artt. 2315...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8091 del 22 maggio 2003
«In tema di Irpef e con riguardo ai redditi prodotti in forma associata, il fallimento (conseguente ad un'attività esercitata in proprio dal medesimo) del socio accomandante di una società in accomandita semplice produce l'effetto dell'esclusione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4454 del 20 aprile 1995
«Tuttavia, anche nella società di persone, il socio ha diritto alla percezione degli utili solo se effettivamente conseguiti (art. 2303 c.c.), con la conseguenza che è legittimo il comportamento dell'amministratore di una società in accomandita...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7100 del 26 giugno 1993
«La previsione dell'art. 2304 c.c. (applicabile anche alla società in accomandita semplice, ai sensi dell'art. 2315 c.c.), secondo cui i creditori sociali non possono pretendere il pagamento dai singoli soci, se non dopo l'escussione del patrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 646 del 15 gennaio 2007
«L'atto formale di cancellazione di una società in accomandita semplice dal registro delle imprese (che ha solo funzione di pubblicità) così come il suo scioglimento con conseguente instaurazione della fase di liquidazione non determinano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7972 del 12 giugno 2000
«Alla cancellazione della società dal registro delle imprese ed ai relativi adempimenti previsti dall'art. 2312 c.c. (cui rinvia l'art. 2315 c.c. per le società in accomandita semplice) non consegue anche la sua estinzione, che è determinata,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7016 del 8 maggio 2003
«In tema di Ilor dovuta da una società in accomandita semplice, i soci accomandanti, ai sensi dell'art. 2313 c.c., rispondono per le obbligazioni sociali — e, quindi, anche per quelle di natura tributaria — soltanto limitatamente alla quota conferita.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10427 del 18 luglio 2002
«Le società di persone, (nella specie, società in accomandita semplice) costituiscono, pur non avendo personalità giuridica, ma soltanto autonomia patrimoniale, un autonomo soggetto di diritto, che può essere centro di interessi e d'imputazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1906 del 16 febbraio 1993
«La partecipazione di una società di capitali, in qualità di accomandante, ad una società in accomandita semplice, comportando la violazione di norme inderogabili (concernenti l'amministrazione ed i bilanci della società di capitali) è nulla per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20558 del 29 luglio 2008
«Nella società in accomandita semplice, la modifica della ragione sociale per effetto della sostituzione dell'unico socio accomandatario determina esclusivamente una modifica dell'atto costitutivo ma non la trasformazione della società in un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5958 del 28 maggio 1993
«L'annullamento della deliberazione di esclusione di un socio (nell'ipotesi, accomandatario di una società in accomandita semplice), in esito ad opposizione proposta a norma dell'art. 2287, secondo comma, c.c., opera ex tunc e comporta la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9296 del 9 novembre 1994
«Ne consegue che, nel caso di società in accomandita semplice costituita per la costruzione e vendita di immobili, l'amministratore, anche se privato, dallo statuto, del potere di compiere atti di straordinaria amministrazione, può efficacemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6871 del 23 luglio 1994
«Nella società in accomandita semplice il potere di amministrazione non costituisce requisito connaturale ed essenziale del socio accomandatario, dal momento che l'art. 2318, secondo comma, c.c., non prevedendo il necessario conferimento di detto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5416 del 12 giugno 1996
«La revoca dell'amministratore di una società in accomandita semplice, la cui nomina sia contenuta nell'atto costitutivo, comporta una modificazione di tale atto e richiede, pertanto, in linea di principio, il consenso di tutti i soci (art. 2252...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2632 del 4 marzo 1993
«È invalida la clausola «di continuazione», con la quale i soci di società in accomandita semplice, nell'atto costitutivo, in deroga all'art. 2284 c.c., prevedano l'automatica trasmissibilità all'erede del socio accomandatario defunto, di cui non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3028 del 12 agosto 1976
«L'art. 2319 c.c., relativo alla revoca degli amministratori della società in accomandita semplice (col consenso dei soci accomandatari e l'approvazione di tanti soci accomandanti che rappresentino la maggioranza del capitale da essi sottoscritto),...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13468 del 3 giugno 2010
«La prestazione di garanzia in favore di una società in accomandita semplice ed il prelievo di fondi dalle casse sociali per le esigenze personali (quand'anche indebito o addirittura illecito) non integrano l'ingerenza del socio accomandante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11973 del 17 maggio 2010
«Nelle società in accomandita semplice il potere di rappresentanza spetta al socio accomandatario, mentre l'accomandante non può trattare o concludere affari in nome della società, se non in forza di procura speciale relativa, volta a volta, alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21891 del 19 novembre 2004
«Nella società in accomandita semplice, l'art. 2320 c.c., il quale sanziona il comportamento del socio accomandante, che compia affari in nome delle società senza specifica procura, con la perdita del beneficio della responsabilità limitata verso i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7554 del 6 giugno 2000
«È nulla la clausola dell'atto costitutivo di una società in accomandita semplice, la quale preveda la necessità del consenso scritto di tutti i soci per una determinata serie di atti, in violazione dell'articolo 2320 c.c., che istituisce una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10447 del 21 ottobre 1998
«Nella società in accomandita semplice, il compimento di atti della gestione sociale da parte del socio accomandante, se pure determina, a norma dell'art. 2320 c.c., la perdita della limitazione di responsabilità di detto socio, non comporta però...»