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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27633 del 20 marzo 2013
«La contravvenzione di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, prevista dall'art. 681 c.p. a carico di chi apra o tenga aperti luoghi del genere anzidetto "senza aver osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31571 del 26 settembre 2006
«È configurabile il reato previsto dall'art. 681 c.p. (apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento) ogniqualvolta l'agente organizzi un pubblico spettacolo in assenza di licenza e delle prescrizioni ad essa inerenti ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13055 del 7 aprile 2005
«La contravvenzione prevista dall'art. 681 c.p., che ha come scopo la tutela del pubblico che assiste ad uno spettacolo, deve ritenersi sussistente ogniqualvolta l'agente organizzi un pubblico spettacolo senza avere osservato le prescrizioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3757 del 31 gennaio 2001
«...prescrizioni dell'autorità intese a tutelare l'incolumità pubblica. (La Corte ha nell'occasione escluso che la pregressa osservanza delle prescrizioni nel periodo di gestione autorizzata impedisse il perfezionarsi dell'ipotesi delittuosa de qua).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4835 del 16 aprile 1999
«L'affidamento temporaneo della gestione dei locali adibiti a discoteca dal titolare della licenza ad altro soggetto da lui incaricato non esonera il primo dall'assicurare comunque la puntuale osservanza delle prescrizioni dettate a tutela della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9618 del 2 marzo 2004
«Qualora, per ragioni essenzialmente di salvaguardia della pubblica incolumità, sia stato imposto il divieto di accesso ad un'area adiacente ad un poligono di tiro, in quanto possibile zona di ricaduta di ordigni inesplosi, l'inosservanza di detto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1730 del 8 febbraio 1989
«Al fine di escludere la qualificazione di arma è necessario che questa risulti totalmente ed assolutamente inefficiente, giacché soltanto in questo caso viene a mancare quella situazione di pericolo per l'ordine pubblico e per la pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 950 del 30 gennaio 1987
«...giacché soltanto in questo caso manca o è impossibile che si verifichi la situazione di pericolo per l'ordine pubblico e per la pubblica incolumità, che costituiscono l'oggetto giuridico delle fattispecie di porto e detenzione illegale di armi.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4845 del 16 maggio 1985
«Il delitto di tentato omicidio concorre sia con il delitto di violenza a pubblico ufficiale che con quello di resistenza ogni qualvolta la violenza, esorbitando dai limiti propri dei reati contro la pubblica amministrazione, è rivolta all'offesa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7337 del 20 febbraio 2004
«...nei suoi confronti da alcuni corrissanti, esplode dei colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio, trovando il suo comportamento ragione nella necessità di tutelare l'autorità e l'incolumità di persone che esercitano una pubblica funzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1569 del 27 novembre 1968
«A differenza che per le ipotesi criminose previste dagli artt. 432, 433 e 434 c.p., per la sussistenza del delitto di detenzione di materie esplodenti (art. 435 c.p.) non è richiesto il verificarsi di un pericolo per la pubblica incolumità. Il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1538 del 9 febbraio 1979
«La strage è reato comune contro la pubblica incolumità se l'agente non abbia avuto altro fine che quello di uccidere private persone; diventa reato speciale contro la personalità dello Stato se l'intento dell'agente sia stato quello di far...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 marzo 1970
«...e nell'elemento subiettivo proprio del reato (dolo). In altri termini, la strage è reato comune (contro la pubblica incolumità) se l'agente non abbia avuto altro fine che quello di uccidere private persone; diventa reato speciale politico .»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7097 del 16 luglio 1981
«Nel delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, la violenza o la minaccia costitutiva del reato viola un bene giuridico specifico, e cioè l'interesse dello Stato al normale funzionamento e al prestigio della pubblica amministrazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26843 del 10 giugno 2010
«Integra il reato di istigazione a disobbedire alle leggi la ripetuta diffusione, mediante emittenti radiofoniche, di messaggi intesi a suggerire agli ascoltatori condotte contrarie a norme del codice stradale e gravemente pericolose per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11394 del 13 novembre 1991
«Il criterio distintivo tra il delitto di strage e quello di incendio e gli altri delitti contro la pubblica incolumità è costituito dal fine di uccidere: l'incendio, quando sia stato determinato dal fine di uccidere, integra sempre il delitto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33459 del 7 settembre 2001
«Si configura il delitto di strage allorché gli atti compiuti siano tali da porre in pericolo la pubblica incolumità e non siano limitati ad offendere soltanto la vita di una singola persona. (In applicazione di tale principio la S.C. ha ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3334 del 14 marzo 1988
«Nel delitto di strage il pericolo per la pubblica incolumità deve derivare direttamente dalla condotta e non già da una sua conseguenza, sicché è ininfluente la circostanza della mancata deflagrazione di un ordigno esplosivo per il cattivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4017 del 24 maggio 1986
«Il dolo del delitto di strage consiste nella volontà di compiere atti diretti a mettere in pericolo la pubblica incolumità con la consapevolezza di tale pericolo, il quale è elemento essenziale del reato e non mera condizione di punibilità. Il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4683 del 21 maggio 1983
«Per la sussistenza del delitto di strage non è richiesta la volontà di provocare il pericolo per la pubblica incolumità, poiché questo deve essere considerato oggettivamente, in relazione alla natura dei mezzi adoperati e alle modalità del fatto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16801 del 8 aprile 2004
«In tema di delitti contro l'incolumità pubblica, poiché l'eventualità della morte di uno o più soggetti si configura come un'aggravante del delitto di strage, il delitto di omicidio resta in esso assorbito»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14592 del 23 dicembre 1999
«Gli elementi costitutivi del reato d'incendio, classificato fra i delitti contro l'incolumità pubblica, vanno identificati nella vastità delle proporzioni delle fiamme, nella diffusività delle stesse, ossia nella tendenza a progredire e ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4506 del 26 aprile 1995
«...cui all'art. 423 c.p. quando l'azione di appiccare il fuoco è finalizzata a cagionare l'evento con fiamme che per le loro caratteristiche e per la loro violenza tendano a propagarsi in modo da creare effettivo pericolo per la pubblica incolumità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2660 del 26 febbraio 1991
«...se il fuoco è di tale intensità e di tale potere da costituire un concreto pericolo per la pubblica incolumità, dato che, ai fini penalistici, la nozione di incendio non richiede necessariamente la forza prorompente e distruggitrice delle fiamme.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5362 del 7 giugno 1997
«Ne consegue che allorquando l'agente abbia compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare un incendio, e cioè un fuoco con caratteristiche di intensità e di diffusività tali da porre in pericolo la pubblica incolumità, dovrà...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16295 del 27 aprile 2010
«Se, per contro, detto pericolo sorge o se segue l'incendio, il delitto contro il patrimonio diventa più propriamente un delitto contro la pubblica incolumità, e trovano applicazione, rispettivamente, gli articoli 423 e 424 c.p. (Nella specie, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2098 del 7 luglio 1994
«...tende a diffondersi e non è agevole estinguere. Allorché tali condizioni ricorrano e l'incendio riguardi la cosa altrui, il pericolo per l'incolumità pubblica è presunto juris et de jure. (Fattispecie in tema di danneggiamento seguito da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11960 del 13 dicembre 1985
«...cagionare un incendio od il pericolo d'incendio, mentre se tale pericolo sorge o se segue l'incendio, il delitto contro il patrimonio diventa più propriamente un delitto contro la pubblica incolumità, secondo le ipotesi di cui all'art. 424 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6313 del 7 luglio 1984
«Perché si realizzi il pericolo per la pubblica incolumità, tutelato dai delitti di incendio doloso o colposo, necessita un incendio di vaste proporzioni che abbia tendenze a diffondersi e sia difficile a spegnersi. Ne consegue che un fuoco che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4232 del 27 marzo 1980
«In caso di incendio, sia doloso sia colposo, il pericolo per la pubblica incolumità è presunto quando il fuoco venga a svilupparsi su cosa che non sia di esclusiva proprietà dell'agente. Tale presunzione sussiste anche quando l'autore del fatto...»