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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23745 del 16 novembre 2007
«È manifestamente infondata l'eccezione d'illegittimità costituzionale dell'art. 162 c.c. nella parte in cui non consente la retrodatazione degli effetti della costituzione del fondo patrimoniale al momento della proposizione della domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1771 del 20 febbraio 1988
«...ovvero in corso di causa), la quale toglie pienezza alla legittimazione processuale del genitore (senza neutralizzarla, come nel caso di raggiungimento della maggiore età) e si traduce in un ostacolo all'esame del merito della domanda.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7919 del 26 aprile 2004
«La natura consensuale del contratto comporta che il credito si trasferisce dal patrimonio del cedente a quello del cessionario per effetto dell'accordo, mentre l'efficacia e la legittimazione del cessionario a pretendere la prestazione dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8387 del 2 settembre 1997
«La notificazione al debitore ceduto, prevista dall'art. 1264 c.c. come condizione per il perfezionamento della cessione del credito, non si identifica con quella effettuata ai sensi dell'ordinamento processuale, ma costituisce un atto a forma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8842 del 1 luglio 2000
«Ne consegue che, fino a tale momento, permane la legittimazione processuale in capo alla società e deve escludersi, anche con riferimento alle successive fasi di impugnazione, che, intervenuta la cancellazione, il processo già iniziato, debba...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 92 del 8 gennaio 1999
«...1 del citato art. 2751 bis (articolo formulato in epoca successiva alla riforma del rito processuale del lavoro) è applicabile, in base alla chiara formulazione della relativa disposizione, solo ai crediti dei prestatori di lavoro subordinato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10668 del 27 settembre 1999
«Al fallimento del cedente possono essere opposte soltanto quelle cessioni di credito che siano state notificate al debitore ceduto o dal medesimo accettate con atto di data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento, atteso che il disposto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8711 del 16 agosto 1993
«La non prorogabilità di un termine processuale ordinatorio che sia stato già prorogato o che sia scaduto non è una qualità che comporti un mutamento di natura del termine medesimo e la sua trasformazione in perentorio, in quanto il termine così...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21006 del 8 ottobre 2007
«...non trova applicazione quando la domanda sia inidonea ad instaurare un valido rapporto processuale, come nel caso in cui la notificazione della citazione sia affetta da inesistenza (nella specie, a causa della assoluta illeggibilità della firma).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10055 del 22 settembre 1995
«L'art. 2945, secondo comma, c.c. attribuisce alla domanda giudiziale effetto interruttivo permanente della prescrizione fin quando il rapporto processuale derivante dall'originario atto di citazione sia mantenuto in vita, negli eventuali diversi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4108 del 24 giugno 1981
«La notificazione della sentenza di primo grado e la proposizione del gravame, quale strumento d'impulso processuale per insistere in domande già in primo grado avanzate, non rientrano fra gli atti interruttivi della prescrizione contemplati dai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«...che non ha alcuna funzione definitoria circa la posizione processuale della parte o la sua attività difensiva, essendo previsto dall'art. 303, secondo comma, c.p.c., che il riassumente indichi (nell'atto di riassunzione) gli estremi della domanda.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25126 del 13 dicembre 2010
«L'atto di riassunzione del processo, essendo un atto di impulso processuale destinato essenzialmente a riattivare il corso del processo, non ha l'autonoma e distinta efficacia interruttiva della prescrizione attribuita agli atti indicati nei primi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4787 del 3 febbraio 1994
«...ai sensi della lett. a), dell'art. 17, stesso codice - sotto il profilo delle esigenze di semplificazione procedurale ed economia processuale, nonché di rapida definizione dei procedimenti, onde ha applicato per analogia il predetto art. 12).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 155 del 10 gennaio 2012
«L'abuso del processo consiste in un vizio, per sviamento, della funzione, ovvero in una frode alla funzione, e si realizza allorchè un diritto o una facoltà processuali sono esercitati per scopi diversi da quelli per i quali l'ordinamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5723 del 29 novembre 1994
«...enunciati nel medesimo articolo, nel contempo esercizio dell'azione penale disposto di legge e chiusura della fase delle indagini preliminari con conseguente inizio della fase processuale ineludibilmente sfociante nella pronuncia giurisdizionale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13450 del 30 dicembre 2000
«L'azione per il risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio di funzioni giudiziarie per fatto costituente reato commesso da magistrato va esercitata nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri e non nei confronti del Ministro della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3348 del 29 gennaio 2004
«...del verbale in forma riassuntiva in assenza delle condizioni richieste dall'art. 140 c.p.p., in quanto tale inosservanza non determina alcuna sanzione processuale, non rientrando tra le ipotesi dell'art. 142 c.p.p. nè in altre previsioni.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1324 del 6 ottobre 1994
«Nessuna norma processuale richiede la certificazione ufficiale di conformità per l'efficacia probatoria delle copie fotostatiche; al contrario, vige nel nostro sistema processuale il principio di libertà della prova sia per i fatti-reato sia per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3106 del 10 ottobre 1992
«La relazione di mancata notificazione dell'avviso di fissazione del compimento di un atto processuale urgente (quale la convalida dell'arresto in flagranza o del fermo e l'interrogatorio dell'indagato arrestato) al difensore di fiducia, anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22745 del 7 giugno 2011
«...di un procedimento a suo carico, e segnatamente l'obbligo, ex art. 161, comma quarto, c.p.p., di comunicare ogni variazione intervenuta successivamente alla dichiarazione o elezione di domicilio, resa all'avvio della vicenda processuale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43791 del 21 novembre 2008
«L'art. 157, comma ottavo bis c.p.p. (introdotto dall'art. 2 D.L. 21 febbraio 2005 n. 17 conv. nella L. 22 aprile 2005 n. 60), concernente il regime delle notificazioni successive alla prima, riguarda l'intero processo e non già ogni grado di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17179 del 8 maggio 2002
«Il principio di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità sancito dall'art. 129 c.p.p. impone che nel giudizio di cassazione, qualora ricorrano contestualmente una causa estintiva del reato e una nullità processuale assoluta e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15 del 22 maggio 1998
«...diversità di garanzie in ordine alla presunzione legale di conoscenza, da parte del destinatario, dell'atto del giudice o di altro soggetto processuale e, conseguentemente, diversità del regime di nullità dei due differenti tipi di notificazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5505 del 29 aprile 1999
«Il sistema delle notificazioni - che, nel privilegiare la notificazione a mani proprie, prevede una serie di possibilità alternative ugualmente valide ed efficaci, sempre che ricorrano le condizioni per cui siano consentite nel singolo caso - è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21593 del 28 maggio 2001
«La notificazione eseguita al difensore di fiducia presso il quale l'imputato ha eletto domicilio è valida anche se effettuata presso studio diverso da quello indicato nella elezione, atteso che l'elezione di domicilio si fonda su un rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10598 del 10 settembre 1999
«Tale sentenza, secondo quanto stabilito dall'art. 136 Cost. e dall'art. 30 della legge n. 87 del 1953, ha efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ma si applica immediatamente a tutti i rapporti non esauriti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30060 del 17 luglio 2003
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3285 del 5 gennaio 2000
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui, eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1815 del 2 giugno 1999
«La notificazione di un atto processuale all'imputato, al quale non siano stati dati tutti gli avvertimenti di legge in ordine all'onere di dichiarare o eleggere domicilio e di comunicare al giudice ogni variazione dello stesso, è nulla solo...»