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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19179 del 1 giugno 2006
«In tema di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, pur definendosi il rapporto tra il delitto voluto e l'evento non voluto in termini di causalità materiale, la condotta delittuosa deve avere insito, in sé, il rischio non imprevedibile...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6361 del 25 giugno 1996
«In tema di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, il rapporto fra delitto voluto ed evento non voluto è stabilito dall'art. 586 c.p. in termini di pura e semplice causalità materiale, rientrando tale fattispecie tra i casi previsti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7566 del 3 agosto 1993
«Nel reato di cui all'art. 586 c.p. è solo il nesso di causalità materiale, legato alla precedente condotta delittuosa dell'agente, che giustifica il giudizio di responsabilità per l'evento non voluto. (Nell'affermare il principio di cui in massima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1290 del 31 gennaio 1989
«Il principio per cui motivi di incompatibilità logica impediscono di applicare la continuazione tra reati colposi e reati dolosi non fa venir meno la possibilità di ritenere la continuazione fra il reato di detenzione e cessione di modica quantità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13076 del 22 dicembre 1987
«La responsabilità prevista dall'art. 586 c.p. per l'evento non voluto costituisce responsabilità a titolo di colpa, conformemente alla lettera e al sistema del codice. Ne deriva che, qualora l'evento non voluto si concreti nella lesione in danno...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22676 del 29 maggio 2009
«In tema di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, la morte dell'assuntore di sostanza stupefacente è imputabile alla responsabilità del cedente sempre che, oltre al nesso di causalità materiale, sussista la colpa in concreto per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32027 del 21 luglio 2014
«Con l'ipotesi delittuosa di rissa aggravata a norma dell'art. 588, comma secondo, cod. pen. concorrono, con riguardo al solo corissante autore degli ulteriori fatti, i reati di lesioni personali e omicidio da costui commessi nel corso della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4257 del 23 aprile 1996
«Poiché le norme sulla circolazione stradale impongono severi doveri di prudenza e diligenza proprio per far fronte a situazioni di pericolo, anche quando siano determinate da altri comportamenti irresponsabili, la fiducia di un conducente nel...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2335 del 10 marzo 1993
«Per l'applicabilità dell'aggravante del fatto commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale di cui all'art. 589 cpv. c.p. non è necessaria la violazione di una specifica norma del codice della strada, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9335 del 12 ottobre 1993
«In tema di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, la colpa per omessa vigilanza di una persona preposta alla sorveglianza sul rispetto delle dette norme, la quale sia inesperta, non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27 del 8 agosto 1988
«In tema di omicidio, si configura la colpa con previsione allorché il soggetto si pone in una concreta situazione di indifferenza rispetto all'evento, sperando che esso non abbia a realizzarsi ritenendolo inevitabile per abilità personale o per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1019 del 14 gennaio 2003
«La posizione di garanzia attribuita al responsabile di uno spazio da lui aperto al pubblico, nella sua qualità di proprietario, aggravata dalla frequentazione di minori, nonché la facile prevedibilità che attrezzature presenti nella stessa area,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6816 del 12 febbraio 2001
«In tema di omicidio colposo commesso mediante omissione, qualora sussistano, relativamente alla stessa situazione di pericolo, più soggetti in posizione di garanzia, sia pure a titolo diverso, ciascuno di essi è per intero destinatario del compito...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7993 del 7 luglio 2000
«In tema di causalità c.d. «omissiva» il rapporto eziologico tra condotta omissiva ed evento — di per sè non suscettibile di essere basato sulla sola esistenza di una «posizione di garanzia» della quale l'imputato sia titolare — deve sempre avere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9228 del 26 agosto 1994
«Il conducente che abbia assunto il servizio scolastico di trasporto di bambini, pur dovendo usare speciale prudenza e diligenza nella condotta di guida e nelle fasi di salita dei bambini sul pulmino e di loro discesa, assicurando che anche tali...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 298 del 14 gennaio 1989
«In caso di investimento conseguente alla circolazione stradale, seguito da morte della persona, già ridotta in fin di vita da precedente sinistro, sussiste la responsabilità per omicidio colposo a carico del secondo investitore, quando risulti che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4041 del 3 aprile 1987
«In tema di omicidio colposo, è legittima la dichiarazione di responsabilità quando vengano prospettate dettagliatamente nella motivazione più eventualità della dinamica del fatto, ciascuna delle quali, comunque, indicativa di un atteggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7967 del 19 febbraio 2013
«In tema di delitti contro la persona, il criterio distintivo tra la fattispecie di interruzione colposa della gravidanza e quella di omicidio colposo si individua nell'inizio del travaglio e, dunque, nel raggiungimento dell'autonomia del feto....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3946 del 28 gennaio 2003
«Nell'omicidio preterintenzionale l'evento morte deve costituire il prodotto della specifica situazione di pericolo generata dal reo con la condotta intenzionale volta a ledere o percuotere una persona. Ne consegue che se la morte della vittima è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5283 del 9 maggio 1978
«I delitti di omicidio colposo e di lesioni colpose commessi con azione unica sono unificati dal terzo comma dell'art. 589 c.p. soltanto agli effetti della pena rimanendo per il resto ciascuno di detti reati autonomo e distinto. (Fattispecie in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17601 del 7 maggio 2010
«In materia di omicidio colposo, l'automobilista il quale per colpa - consistita in violazione di regole di prudenza e delle norme sulla circolazione, sbandi ripetutamente e si arresti, alla fine, ponendosi di traverso sulla carreggiata di una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38671 del 5 ottobre 2009
«In tema di circolazione stradale, il conducente che impegna un incrocio senza diritto di precedenza può invocare, come esimente di responsabilità per il sinistro causato, la precedenza cronologica, cosiddetta "di fatto", a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10788 del 11 marzo 2009
«In tema di colpa nella circolazione stradale, il conducente tenuto a cedere la precedenza deve astenersi dall'intraprendere una manovra di esito incerto ed attendere il momento più propizio per eseguirla, con la conseguenza che ogni errore di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33385 del 12 agosto 2008
«In tema di circolazione stradale, il conducente del veicolo tenuto a cedere la precedenza nell'impegnare un crocevia deve usare la prudenza e diligenza necessarie ad eseguire in sicurezza la manovra di attraversamento, non potendo fare affidamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16464 del 22 aprile 2008
«Nell'accertamento della colpa del reato di omicidio colposo conseguente allo scontro tra più veicoli non può trovare applicazione la presunzione di concorso di colpa a carico di ciascuno dei conducenti posta dall'art. 2054, comma secondo, c.c.,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37589 del 12 ottobre 2007
«Il pubblico amministratore committente non perde, in conseguenza dell'appalto dei lavori di manutenzione e sorveglianza delle strade, l'obbligo di vigilanza la cui omissione è fonte di responsabilità qualora concorrano le circostanze della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35665 del 28 settembre 2007
«Ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 589, comma secondo, c.p., non è necessaria la violazione di una specifica norma del codice stradale, essendo sufficiente l'inosservanza delle regole di generica prudenza, perizia e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27740 del 13 luglio 2007
«Al fine di escludere la responsabilità del conducente è, necessario che lo stesso si sia trovato, per motivi estranei ad ogni suo obbligo di diligenza, nella oggettiva impossibilità di avvistare il pedone e di osservare i movimenti, attuati in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24823 del 26 giugno 2007
«In tema di circolazione stradale, l'osservanza della regola cautelare imposta dalla legge non vale sempre ad esonerare dalla responsabilità per il reato colposo quando esistano concrete circostanze che la rendano inidonea, nel caso concreto, a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40908 del 10 novembre 2005
«In tema di violazione stradale, il conducente di un veicolo è tenuto a vigilare al fine di avvistare il pedone, implicando il relativo avvistamento la percezione di una situazione di pericolo, in presenza della quale il conducente è tenuto a porre...»