Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4257 del 23 aprile 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

Poiché le norme sulla circolazione stradale impongono severi doveri di prudenza e diligenza proprio per far fronte a situazioni di pericolo, anche quando siano determinate da altri comportamenti irresponsabili, la fiducia di un conducente nel fatto che altri si attengano alle prescrizioni del legislatore, se mal riposta, costituisce di per sč condotta negligente. (Nella fattispecie, la ricorrente aveva dedotto che, giunta con l'auto in prossimitą dell'incrocio a velocitą moderata e, comunque, nei limiti della norma e della segnaletica, aveva confidato che l'autista del mezzo che sopraggiungeva arrestasse la sua corsa in ossequio all'obbligo di concedere la precedenza).

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