-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2014 del 14 ottobre 1970
«La disposizione dell'art. 485 c.c., che considera erede puro e semplice il chiamato all'eredità il quale, essendo in possesso, a qualsiasi titolo, di beni ereditari, non faccia l'inventario entro i termini nella norma stessa previsti, non riguarda...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13385 del 17 giugno 2011
«Nel giudizio di reintegrazione della quota di riserva, non costituiscono domande nuove e sono conseguentemente ammissibili, anche se formulate per la prima volta in appello, le richieste volte all'esatta ricostruzione sia del relictum , che del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3013 del 10 febbraio 2006
«Poiché la collazione ha la funzione di assicurare nella divisione della massa attiva del patrimonio del de cuius l'osservanza delle quote spettanti agli eredi — estendendo l'art. 737 c.c. ai figli, ai loro discendenti e al coniuge l'obbligo del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19527 del 7 ottobre 2005
«In tema di azione di riduzione delle donazioni e dei legati, qualora il testatore abbia disposto a titolo universale dell'intero asse ereditario, la condizione dell'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario è esclusa nell'ipotesi in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8529 del 27 settembre 1996
«Stante l'autonomia del diritto del legittimario di esercitare l'azione personale di reintegrazione della quota di riserva, non è configurabile un litisconsorzio necessario fra tutti i legittimari in relazione alla stessa successione ereditaria, ma...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20387 del 24 luglio 2008
«Al fine di stabilire se l'atto di disposizione patrimoniale compiuto in vita dal "de cuius" sia lesivo della quota riservata ai legittimari, la donazione con riserva di usufrutto deve essere calcolata come donazione in piena proprietà, riferendone...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11496 del 12 maggio 2010
«Nell'ipotesi di donazione indiretta di un immobile, realizzata mediante l'acquisto del bene con denaro proprio del disponente ed intestazione ad altro soggetto, che il disponente medesimo intenda in tal modo beneficiare, la compravendita...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6194 del 28 novembre 1984
«Mentre il legato è un'autonoma e diretta attribuzione patrimoniale a favore del legatario il quale è un avente causa del de cuius, l'onere o modus integra una liberalità indiretta che si consegue attraverso un'obbligazione imposta all'onerato, per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2306 del 4 aprile 1985
«Il legato a favore del creditore, previsto dalla norma dell'art. 659 c.c., si presume fatto per soddisfare il legatario del suo credito solo nel caso in cui nella scheda testamentaria vi sia menzione del debito, mentre se questa indicazione manca,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12477 del 7 luglio 2004
«Il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest'ultimo, ancorché allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato espletato attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un'adeguata...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5888 del 27 novembre 1985
«L'aggiunta del modus non snatura l'essenza della donazione, non potendo assegnarsi ad esso la funzione di corrispettivo, con la sussunzione della donazione modale nella categoria dei contratti a titolo oneroso, ma comporta che la liberalità, che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 502 del 15 gennaio 2003
«Mentre con l'interposizione reale colui che acquista il Diritto (interposto), in esecuzione di accordi interni con il terzo (interponente), è tenuto ritrasferirgli il diritto, nella donazione indiretta realizzata attraverso la vendita del bene...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4009 del 18 giugno 1981
«In tema di collazione della divisione ereditaria, l'art. 748 c.c., il quale prevede, in favore del donatario, la deduzione, oltre che delle spese straordinarie, delle migliorie, nei limiti del loro valore al tempo dell'aperta successione, opera...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21781 del 28 agosto 2008
«Affinché un atto dispositivo possa qualificarsi come donazione non è sufficiente che il medesimo sia compiuto a titolo gratuito, ma occorre anche che la disposizione patrimoniale sia animata da "spirito di liberalità", ossia effettuata a titolo di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6994 del 26 maggio 2000
«Per aversi donazione non basta l'elemento soggettivo o spirito di liberalità, consistente nella consapevolezza di attribuire ad altri un vantaggio patrimoniale senza esservi in alcun modo costretti, ma occorre anche l'elemento oggettivo costituito...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 737 del 18 febbraio 1977
«È lecito il modus , apposto alla donazione di una somma di danaro, in base al quale il donatario è tenuto a servirsi della somma stessa per pagare il riscatto di suo padre, sequestrato da malviventi, poiché l'immoralità non concerne colui che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3526 del 16 ottobre 1976
«L'intento di donare, quale volontà del donante diretta a compiere a favore di un altro soggetto un'attribuzione patrimoniale gratuita, priva cioè di controprestazione, consiste nella coscienza del donante del compimento di un'elargizione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26983 del 12 novembre 2008
«La possibilità che costituisca donazione indiretta l'atto di cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito qualora la predetta somma, all'atto della cointestazione, risulti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7507 del 30 marzo 2006
«Poiché con la donazione indiretta le parti realizzano l'intento di liberalità utilizzando uno schema negoziale avente causa diversa, configura piuttosto una donazione diretta l'accollo interno con cui l'accollante, allo scopo di arricchire la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5410 del 7 dicembre 1989
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre domanda di revocazione della donazione per ingratitudine, allorquando il donatario si è reso colpevole di ingiuria grave (nella specie, adulterio commesso dal coniuge del donante), non è...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1545 del 29 maggio 1974
«La convalida del testamento (art. 590 c.c.) o della donazione (art. 799 c.c.) invalidi esige la volontà di attribuire efficacia all'atto invalido e la conoscenza della causa di invalidità; la manifestazione di tale volontà e scienza non comporta...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23297 del 3 novembre 2009
«Nel "negotium mixtum cum donatione", la causa del contratto ha natura onerosa ma il negozio commutativo stipulato tra contraenti ha lo scopo di raggiungere per via indiretta, attraverso la voluta sproporzione tra le prestazioni corrispettive, una...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5265 del 29 maggio 1999
«La disciplina del negotium mixtum cum donatione obbedisce al criterio della prevalenza, nel senso che ricorre la donazione remuneratoria (che esige la forma solenne richiesta per le donazioni tipiche) quando risulti la prevalenza dell' animus...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1931 del 23 febbraio 1991
«Nel negotium mixtum cum donatione , che deve rivestire la forma non della donazione, ma dello schema negoziale effettivamente adottato dalle parti, la causa del contratto è onerosa, ma il negozio commutativo adottato viene dai contraenti posto in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1054 del 13 aprile 1973
«Il negotium mixtum cum donatione è assoggettato alle misure di salvaguardia contro gli atti di liberalità ammesse per i contratti a titolo gratuito, anziché ai rimedi previsti per l'ipotesi di squilibrio non intenzionale delle attribuzioni...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2507 del 26 luglio 1971
«Il negotium mixtum cum donatione è bensì caratterizzato nel suo contenuto da un duplice elemento, in parte oneroso ed in parte gratuito, ma il contratto è unico riguardo alla forma ed unitaria è nella sostanza la sua complessiva entità; e poiché...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1411 del 14 febbraio 1997
«La figura della donazione remuneratoria, prevista dall'art. 770, primo comma, c.c., è caratterizzata dalla rilevanza giuridica che assume, in essa, il «motivo» dell'attribuzione patrimoniale, correlata specificamente ad un precedente comportamento...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2452 del 28 giugno 1976
«Perché si abbia donazione remuneratoria, ai sensi del primo comma dell'art. 770 c.c., occorre che l'attribuzione patrimoniale venga effettuata come segno tangibile di speciale apprezzamento dei servizi in precedenza ricevuti, che alla detta...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1789 del 19 maggio 1976
«Come risulta dalla coordinazione delle norme contenute negli artt. 769 e 770 c.c., è riconducibile allo schema della donazione anche la cosiddetta donazione remuneratoria, nella quale l'atto di liberalità è determinato da ragioni di riconoscenza o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16550 del 18 giugno 2008
«La qualificazione giuridica di un'elargizione come liberalità effettuata in conformità agli usi ex art. 770, secondo comma, c.c., deve risultare non solo dal rapporto con la potenzialità economica del donante ma anche in relazione alle condizioni...»