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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11894 del 24 novembre 1998
«Un'elargizione di gioielli fatta allo scopo di consentire la prosecuzione di una convivenza, non è assimilabile alla liberalità d'uso, caratterizzata dal fatto che colui che la compie intende osservare un uso, cioè adeguarsi ad un costume vigente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2351 del 10 marzo 1994
«Poiché per l'art. 770, secondo comma, c.c. non costituisce donazione la liberalità che si suole fare in occasione di servizi resi, tale liberalità deve essere in ogni caso conforme agli usi e costumi, anche in relazione alle condizioni economiche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4768 del 23 aprile 1993
«L'art. 770 c.c., escludendo dal novero delle donazioni le liberalità d'uso, prescinde dalla natura e dalla qualità del loro oggetto ma esige solamente che esse siano conformi al costume vigente, tenuto conto, delle potenzialità economiche e delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6720 del 10 dicembre 1988
«Il rilevante valore dell'oggetto donato, anche in relazione alle condizioni economiche del donante, mentre esclude la ricorrenza di una donazione di modico valore, ai sensi ed agli effetti dell'art. 783 c.c., non è ostativa alla configurazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1218 del 5 aprile 1975
«L'indagine che il giudice deve compiere per accertare se si trova di fronte a una obbligazione naturale è duplice. Da un canto egli deve accertare se nel caso sottoposto al suo esame sussiste un dovere morale o sociale, in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19029 del 10 luglio 2008
«Le domande di nullità della donazione in quanto stipulata tra coniugi contro il divieto di cui all'art. 781 c.c. poi dichiarato costituzionalmente illegittimo e di nullità della donazione obnuziale per effetto del successivo annullamento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3499 del 10 aprile 1999
«A differenza del cosiddetto negotium mixtum cum donatione, nel quale sullo scopo di liberalità prevale lo scopo oneroso e per la cui validità è sufficiente la forma richiesta per il negozio tipico a cui lo scopo oneroso corrisponde, la forma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2001 del 11 marzo 1996
«L'assenza di corrispettivo, se è sufficiente a caratterizzare i negozi a titolo gratuito (così distinguendoli da quelli a titolo oneroso), non basta invece ad individuare i caratteri della donazione, per la cui sussistenza sono necessari, oltre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8446 del 20 agosto 1990
«Quando l'atto di liberalità, oltre ad essere determinato da ragione di riconoscimento o da particolari meriti del beneficiario, è diretto, altresì, al soddisfacimento di prestazioni ricevute, si ha un unico negozio giuridico, nel quale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11304 del 30 dicembre 1994
«La donazione di modico valore (art. 783 c.c.) per la quale non si richiede la forma scritta ad substantiam va accertata alla stregua di due criteri: quello oggettivo, per il quale si tiene conto delle condizioni economiche del donante. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1260 del 8 febbraio 1994
«I doni tra fidanzati non sono equiparabili né alle liberalità in occasione di servizi, né alle donazioni fatte in segno tangibile di speciale riconoscenza per i servizi resi in precedenza dal donatario, né alla liberalità d'uso, ma costituiscono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1873 del 21 aprile 1989
«L'art. 783 c.c., nel disciplinare le donazioni di modico valore, prevede che la modicità dell'oggetto della donazione sia valutata obiettivamente anche in rapporto alle condizioni economiche del donante. A tal fine il giudice deve compiere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15873 del 12 luglio 2006
«Ai sensi dell'art. 785 c.c. la donazione obnuziale, essendo un negozio formale e tipico caratterizzato dall'espressa menzione nell'atto pubblico delle finalità dell'attribuzione patrimoniale, eseguita da uno degli sposi o da un terzo in riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 904 del 13 marzo 1976
«Il capoverso dell'art. 785 c.c., secondo cui l'annullamento del matrimonio importa la nullità della donazione obnuziale, non si applica in caso di divorzio. Infatti, mentre l'annullamento del matrimonio fa cadere la liberalità poiché elide la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11096 del 11 giugno 2004
«È ammissibile l'inserimento del modus come elemento accessorio di un negozio atipico di liberalità, atteso che le specifiche disposizioni codicistiche in cui esso è disciplinato, rappresentano applicazioni — e tuttavia fonti normative...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7679 del 18 dicembre 1986
«Distinta dal vitalizio oneroso — contratto dal quale derivano obbligazioni reciproche contrapposte tra i contraenti e nel quale sussiste un nesso di interdipendenza fra le due prestazioni — è, per diversità della causa, della natura giuridica e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3735 del 21 giugno 1985
«Le limitazioni alla disponibilità del bene oggetto di donazione, eredità o legato, che vengano imposte dal donante o dal testatore, non incidono sulla natura sostanziale dell'atto di liberalità, e configurano mero onere o modus con esso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1668 del 9 giugno 1973
«In tema di attribuzioni patrimoniali a titolo gratuito lo spirito di liberalità è perfettamente compatibile con l'imposizione di un peso al beneficiato, se tale peso non assume carattere di corrispettivo ma costituisce, invece una modalità del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7487 del 31 marzo 2011
«L'ingiuria grave richiesta, ex art. 801 c.c., quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, pur mutuando dal diritto penale il suo significato intrinseco e l'individuazione del bene leso, tuttavia si distacca...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10614 del 5 novembre 1990
«La revoca della donazione per ingratitudine sotto il profilo dell'ingiuria grave richiede un'azione consapevole e volontaria del donatario direttamente volta contro il patrimonio morale del donante, risolvendosi in una manifestazione di perversa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3747 del 21 febbraio 2006
«In tema di separazione personale tra coniugi, l'obbligo di mantenimento dei figli minori (ovvero maggiorenni non autosufficienti) può essere legittimamente adempiuto dai genitori mediante un accordo che, in sede di separazione personale o di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12212 del 29 dicembre 1990
«L'assegno dovuto al coniuge separato o divorziato, per il mantenimento dei figli ad esso affidati, non può subire riduzioni o detrazioni in relazione ad altre elargizioni del coniuge obbligato in favore dei figli medesimi, ove queste risultino...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11224 del 18 luglio 2003
«In tema di separazione personale, la precedente vivenza a carico dei genitori di uno dei coniugi in costanza di matrimonio non comporta, per il coniuge in grado di procurarsi i mezzi di sussistenza, l'esonero dall'obbligo di prestare assistenza al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18613 del 7 luglio 2008
«Nella determinazione dell'assegno di mantenimento, deve tenersi conto del tenore di vita "normalmente" godibile in base ai redditi percepiti dalla coppia, e, pertanto, colui al quale è riconosciuto il diritto a tale assegno, potrà chiedere, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15778 del 14 dicembre 2000
«Nella ipotesi in cui un soggetto abbia erogato il danaro per l'acquisto di un immobile in capo al proprio figlio, si deve distinguere il caso della donazione diretta del danaro, in cui oggetto della liberalità rimane quest'ultimo, da quello in cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11327 del 15 novembre 1997
«ll tenore letterale dell'art. 179 lett. b), c.c. che parla di «liberalità» e non di «donazione» non consente di limitarne la portata alle sole liberalità previste dall'art. 769 c.c. Consegue che la peculiare struttura della donazione indiretta non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15098 del 16 luglio 2005
«L'assegno di mantenimento del minore riconosciuto da entrambi i genitori naturali non può essere negato nè ridotto in considerazione ed a compensazione di precedenti elargizioni che il genitore obbligato al pagamento abbia effettuato per spirito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8573 del 23 agosto 1990
«La corresponsione continuativa di un emolumento (nella specie, cosiddetta gratifica di bilancio in favore dei dipendenti della sede centrale dell'U.A.N.S.F.) nel corso del rapporto di lavoro ed in favore della generalità dei dipendenti è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1496 del 17 maggio 1972
«Quando la simulazione è mista (soggettiva ed oggettiva) per essere dissimulati sia il vero negozio che i reali contraenti, il negozio dissimulato (donazione) si costituisce direttamente tra disponente e designato ed assume valore causale della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1535 del 11 febbraio 2000
«Agli effetti dell'art. 1417 c.c., l'illiceità del negozio dissimulato è configurabile solamente se il negozio persegua interessi che l'ordinamento reprime. Consegue che è soggetto alle limitazioni della prova per testi e per presunzioni il negozio...»