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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 31 marzo 1999
«Si tratta di un atto che rientra comunque nello schema tipico dei provvedimenti che il giudice emette all'esito dell'udienza preliminare, e idoneo a determinare la progressione del processo alla fase del giudizio nonostante la presenza delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6101 del 12 marzo 2013
«Il potere di cui all'art. 213 c.p.c., di richiedere d'ufficio alla P.A. le informazioni scritte relative ad atti e documenti della stessa che sia necessario acquisire al processo, non può essere esercitato per acquisire atti o documenti della p.a....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3704 del 9 marzo 2012
«L'erronea dichiarazione di contumacia di una delle parti non incide sulla regolarità del processo e non determina un vizio della sentenza, deducibile in sede di impugnazione, se non abbia in concreto pregiudicato il diritto di difesa, come avviene...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4305 del 21 febbraio 2013
«Nel giudizio di legittimità relativo a controversia inerente la prosecuzione di un rapporto di lavoro, è ammissibile la produzione ex art. 372 cod. proc. civ. della domanda di accesso al Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3643 del 14 febbraio 2013
«In forza dell'art. 2909 c.c., l'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato anche nei confronti dei successivi aventi causa delle parti, senza che tale principio trovi deroga, in relazione al regime della trascrizione, per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2682 del 1 settembre 1994
«Né può, in base alla circostanza che dalla documentazione sequestrata sarebbero state estratte copie e ne sarebbe stata disposta l'acquisizione, assumersi che l'indagato avrebbe interesse all'accertamento della legittimità di tale acquisizione: il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 639 del 17 maggio 1993
«Il procedimento disciplinato dagli artt. 309, 310 e 311 c.p.p. introduce, nel corso delle indagini preliminari o nel processo di cognizione, una fase incidentale rivolta alla immediata tutela della sfera di libertà individuale. Consegue che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1184 del 26 aprile 1994
«Il principio del ne bis in idem, qualora non venga invocato nell'ambito suo proprio di tutela del giudicato, per cui vi è divieto di celebrare un nuovo processo per il medesimo fatto che sia già stato oggetto di procedimento definito con un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6728 del 22 febbraio 2006
«Nel procedimento conseguente all'appello proposto dall'indagato contro l'ordinanza reiettiva della richiesta di revoca della misura cautelare personale, è legittima, in applicazione dei principi del favor libertatis e della ragionevole durata del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2422 del 20 gennaio 2012
«Nel procedimento di riparazione per l'ingiusta detenzione non possono essere prospettate per la prima volta dinanzi alla Corte di Cassazione le ragioni ostative all'accoglimento della domanda, trovando applicazione i principi del processo civile...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2365 del 29 maggio 2000
«Sotto questo profilo, la valutazione del giudice della riparazione si svolge su un piano diverso, autonomo, rispetto a quello del giudice del processo penale, pur dovendo eventualmente operare sullo stesso materiale: tale ultimo giudice deve...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43 del 9 febbraio 1996
«Nel procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione è necessario distinguere nettamente l'operazione logica propria del giudice del processo penale, volta all'accertamento della sussistenza di un reato e della sua commissione da parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 426 del 17 febbraio 1998
«L'adozione del sequestro conservativo da parte del Gip nella fase delle indagini preliminari è esclusa secondo quanto implicitamente stabilisce l'art. 316 c.p.p. (che lo prevede in ogni stato e grado del processo di merito). La violazione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3421 del 24 novembre 1995
«Il pubblico ministero può richiedere il sequestro conservativo solo a garanzia delle cosiddette spese di giustizia, non anche a tutela delle obbligazioni civili a favore dello Stato. (Nella specie, relativa ad annullamento con rinvio,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2931 del 1 ottobre 1996
«L'amministrazione finanziaria può chiedere l'ipoteca legale o il sequestro conservativo mobiliare di cui alla legge 7 gennaio 1929, n. 4 solo sulla base del processo verbale di constatazione di una violazione tributaria, indipendentemente dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 886 del 17 marzo 1994
«La disposizione dell'art. 316, primo comma c.p.p., secondo cui il sequestro conservativo può essere disposto in ogni stato e grado del processo di merito, va intesa nel senso che la suddetta misura cautelare reale non può essere adottata nel corso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4026 del 28 febbraio 2000
«Una volta esclusa, almeno allo stato degli atti, l'inquadrabilità del fatto nello schema dell'illecito penale, non può legittimamente paralizzarsi l'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale civile, attraverso l'attivazione di uno strumento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43307 del 3 dicembre 2001
«Non è ammissibile nel giudizio di legittimità, anche dopo l'entrata in vigore della legge 7 dicembre 2000, n. 397, la produzione di nuovi documenti attinenti al merito della contestazione e all'applicazione degli istituti sostanziali, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1935 del 25 febbraio 1994
«In sede di opposizione alla esecuzione promossa in base a titolo esecutivo di formazione giudiziale (nella specie decreto ingiuntivo), la contestazione del diritto di procedere alla esecuzione forzata può essere fondata su ragioni attinenti ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 649 del 19 gennaio 1996
«Il verbale delle predette dichiarazioni è, in ogni caso, un documento a norma dell'art. 234 c.p.p. e, come tale, può essere acquisito a norma dell'art. 190 c.p.p. e utilizzato come prova nel processo per calunnia. (Nella specie è stato rigettato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37321 del 1 ottobre 2008
«La connessione probatoria di cui all'art. 371, comma secondo lett. b), c.p.p., tale da determinare l'incompatibilità con l'ufficio di testimone di cui all'art. 197, comma primo lett. b), c.p.p., deve riferirsi ad elementi oggettivi di modo che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15789 del 27 aprile 2005
«Il delitto di subornazione, per la cui configurabilità è richiesta la priorità dell'assunzione della qualifica di testimone rispetto alla messa in atto della condotta subornatrice, ricorre anche nell'ipotesi in cui tale condotta sia posta in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6321 del 24 giugno 1996
«Una volta espunte definitivamente dall'ordinamento (per mancata conversione nei termini di reiterati decreti legge) le disposizioni che prevedevano specifiche fattispecie delittuose, consentendo l'arresto, anche fuori del caso di flagranza, nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5689 del 7 giugno 1996
«In tema di giudizio abbreviato, la definibilità del processo «allo stato degli atti», che costituisce la condizione per l'accesso al rito semplificato ai sensi del comma 1 dell'art. 440 c.p.p., è data dalla non suscettibilità di modificazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Allorchè nel giudizio di appello si sia provveduto, a norma dell'art. 6 della L. n. 267 del 1997, al recupero, mediante conferma proveniente da altri elementi di prova, del contenuto narrativo di dichiarazioni rese precedentemente da soggetti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 937 del 10 gennaio 2002
«...rito abbreviato, poiché, con l'accettazione di un giudizio allo stato degli atti, egli non tende a impedire la devoluzione del processo al giudice del dibattimento, ma vuole solo difendersi dall'accusa davanti al giudice per l'udienza preliminare.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2277 del 8 maggio 1998
«È abnorme, in quanto fuori di ogni schema processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, dopo aver fissato l'udienza preliminare ed averla quindi rinviata (nella specie, in attesa della decisione della corte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41687 del 21 novembre 2001
«La disciplina in materia di impedimento a comparire dell'imputato o del difensore, dettata per l'udienza preliminare dall'art. 420 ter c.p.p., pur trovando applicazione, per il richiamo contenuto nell'art. 441, comma 1, stesso codice, anche nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10637 del 18 marzo 2010
«È affetta da nullità assoluta, insanabile e rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del processo, la sentenza emessa dal giudice d'appello che, investito dal difensore di una richiesta di rinvio per legittimo impedimento a comparire,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«In tema di estradizione dall'estero il principio di specialità, in virtù del quale la persona estradata non può essere perseguita, giudicata o sottoposta a restrizione della libertà personale per fatto anteriore alla consegna diverso da quello per...»