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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11652 del 7 settembre 1989
«Per la ravvisabilità della sussistenza o meno della circostanza attenuante della speciale tenuità del danno, nella ipotesi di truffa continuata ai danni di un ente pubblico per indebita percezione di quanto erogato a titolo di rimborso medicinali,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7730 del 28 luglio 1986
«Il reato di truffa si consuma nel momento in cui l'agente consegue l'ingiusto profitto, con contestuale verificazione del danno altrui. (Nella specie è stato ritenuto che il reato di truffa si consumò con la consegna, da parte del soggetto attivo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2228 del 10 marzo 1984
«Il reato di truffa è per sua natura istantaneo e si consuma nel momento in cui l'agente realizza l'ingiusto profitto, con correlativo danno patrimoniale altrui. Pertanto in caso di assunzione a un pubblico impiego ottenuta mediante false...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 8 ottobre 1983
«In tema di delitto di truffa, al fine di stabilire se l'azione criminosa abbia realizzato il profitto ingiusto, col correlativo danno, con il quale profitto il delitto di truffa diviene perfetto, non è sufficiente accertare se vi sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5801 del 6 febbraio 2014
«Il principio di autonomia e di separazione del giudizio civile da quello penale, posto dall'art. 75 cod. proc. pen., comporta che, qualora un medesimo fatto illecito produca diversi tipi di danno, il danneggiato possa pretendere il risarcimento di...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 51760 del 23 dicembre 2013
«In tema di truffa contrattuale, l'ingiusto profitto, con correlativo danno del soggetto passivo, consiste essenzialmente nel fatto costituito dalla stipulazione del contratto, indipendentemente dallo squilibrio oggettivo delle rispettive...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37859 del 25 ottobre 2010
«In tema di truffa contrattuale, l'elemento che imprime al fatto dell'inadempienza il carattere di reato è costituito dal dolo iniziale che, influendo sulla volontà negoziale di uno dei due contraenti - determinandolo alla stipulazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35352 del 30 settembre 2010
«In tema di truffa, la natura illecita del patto intercorso con la vittima non impedisce la condanna dell'imputato alla restituzione della somma di denaro versatagli dalla vittima, poiché unica eccezione alla ripetibilità dell'indebito è data dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43347 del 13 novembre 2009
«Integra il reato di truffa contrattuale la condotta del funzionario di banca il quale, minimizzando i rischi e non rivelando con completezza tutti gli elementi dell'operazione finanziaria proposta al cliente (nella specie: vendita di prodotti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7181 del 14 febbraio 2008
«La truffa contrattuale si consuma non già quando il soggetto passivo assume, per effetto di artifici o raggiri, l'obbligazione della dazione di un bene economico, bensì nel momento in cui si verifica l'effettivo conseguimento del bene da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 563 del 15 gennaio 2007
«La stipula di un contratto preliminare di compravendita quale civile abitazione di parte di un immobile edificato in zona con destinazione alberghiera, operata dissimulando tale condizione amministrativa, integra il reato di truffa a carico del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41073 del 20 ottobre 2004
«In materia di truffa contrattuale il mancato rispetto da parte di uno dei contraenti delle modalità di esecuzione del contratto, rispetto a quelle inizialmente concordate con l'altra parte, con condotte artificiose idonee a generare un danno con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16737 del 8 aprile 2004
«In tema di truffa contrattuale, la richiesta, rivolta da un'impresa di manutenzione al cliente, della sottoscrizione in bianco di un'autorizzazione a svolgere lavori senza rilascio di un preventivo di spesa concernente la natura dei lavori da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30216 del 17 luglio 2003
«L'unilaterale modificazione, da parte di uno dei contraenti, in corso di esecuzione dell'accordo contrattuale, delle modalità esecutive di esso rispetto a quelle previste nel progetto inizialmente concordato tra le parti, non è idonea a integrare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14801 del 28 marzo 2003
«In tema di truffa contrattuale, la sussistenza dell'ingiusto profitto e del correlativo danno non sono esclusi dal fatto che il raggirato abbia corrisposto il prezzo del servizio fornito quando risulti che esso sia stato acquistato per effetto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25193 del 21 luglio 2002
«In tema di decorrenza del termine per la proposizione della querela, la «notizia del fatto che costituisce il reato», dalla cui data, ai sensi dell'art. 124 c.p., inizia la detta decorrenza, non può precedere la consumazione dell'illecito, Ove...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 1 agosto 2000
«Ai fini della contestazione dell'accusa, ciò che rileva è la compiuta descrizione del fatto, non l'indicazione degli articoli di legge che si assumono violati. (Fattispecie concernente la ritenuta sussistenza della circostanza aggravante del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5579 del 13 maggio 1998
«In tema di truffa contrattuale, con riferimento all'inizio del termine di prescrizione, allorquando il momento perfezionativo del reato intervenga quando sia già in corso l'esecuzione del contratto, deve escludersi, ove la situazione antigiuridica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2333 del 2 marzo 1996
«In tema di truffa contrattuale, anche il silenzio maliziosamente serbato su alcune circostanze da parte di chi abbia il dovere giuridico di farle conoscere costituisce elemento ai fini della configurabilità del reato di truffa, trattandosi di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7461 del 12 luglio 1991
«In tema di truffa contrattuale, allorché la parte civile deduca specifiche questioni sul contenuto del contratto, sulla sua interpretazione ed esecuzione, il giudice di merito ha l'obbligo di procedere a tale esame, dandosi carico di determinare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5541 del 18 aprile 1990
«In tema di causalità, l'obbligo giuridico rilevante a norma dell'art. 40, capoverso, c.p. può nascere da qualsiasi ramo del diritto e, quindi, anche dal diritto privato. L'art. 1759 c.c. postula un obbligo giuridico per il mediatore il quale, se è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2041 del 17 febbraio 1987
«È configurabile il reato di truffa, nella specie contrattuale, quando il dolus in contrahendo si manifesta attraverso artifici o raggiri che, intervenendo nella formazione del negozio, inducono la controparte a prestare il proprio consenso e cioè,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9618 del 5 maggio 2014
«Nel giudizio di simulazione della compravendita, relativa all'entità del prezzo, è litisconsorte necessario ogni acquirente (nella specie, di nuda proprietà), se è dedotto l'inadempimento dell'obbligazione di pagamento.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 364 del 10 gennaio 2014
«La legittimazione "ad adiuvandum" ex art. 105, secondo comma, cod. proc. civ. presuppone che il giudicato destinato a formarsi tra le parti del giudizio arrechi una lesione ad un interesse giuridico e non meramente fattuale del terzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4205 del 21 febbraio 2014
«Mentre nell'interpretazione dei provvedimenti giurisdizionali si deve fare applicazione, in via analogica, dei canoni ermeneutici di cui agli artt. 12 e seguenti delle preleggi, in ragione dell'ammissibilità di tali provvedimenti, per natura ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25608 del 14 novembre 2013
«La premeditazione può risultare incompatibile con il vizio parziale di mente nella sola ipotesi in cui consista in una manifestazione dell'infermità psichica da cui è affetto l'imputato, nel senso che il proposito coincida con un'idea fissa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23851 del 24 novembre 2010
«I diritti reali, in quanto diritti assoluti, appartengono alla categoria dei diritti c.d. autodeterminati, che si identificano in base alla sola indicazione del loro contenuto e non per il titolo che ne costituisce la fonte. Pertanto, da un lato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4744 del 27 febbraio 2014
«Nel giudizio di responsabilità ex art. 1669 cod. civ., non incorre in ultrapetizione il giudice che, richiesto di condannare l'appaltatore al pagamento della somma necessaria per eliminare i vizi dell'opera, lo condanni a pagare la medesima somma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7809 del 3 aprile 2014
«In tema di violazione delle distanze legali, non incorre in ultrapetizione il giudice che, richiesto dell'ordine di demolizione della costruzione, ne ordini il semplice arretramento, essendo la decisione contenuta nei limiti della più ampia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5952 del 14 marzo 2014
«Il potere del giudice di rilevare d'ufficio le nullità del contratto di assicurazione (nella specie, per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti) o delle singole clausole di esso va coordinato...»