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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 253 del 12 gennaio 1991
«Le clausole dei contratti di assicurazione della responsabilità civile per la circolazione di veicoli (o natanti) a motore le quali prevedano, in conformità del dettato legislativo (art. 11 L. n. 990 del 1969), la variazione in aumento o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6917 del 8 aprile 2004
«Con il decreto ministeriale previsto dall'art. 11, comma quarto, della legge 24 dicembre 1969, n. 990, nel testo introdotto dal decreto legge 23 dicembre 1976, n. 857, conv. con modif. dalla legge 26 febbraio 1977, n. 39, applicabile ratione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2062 del 29 gennaio 2010
«In tema di invalidità permanente, l'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, conv. in legge 26 febbraio 1977, n. 39 (successivamente abrogato per effetto del D.L.vo 7 settembre 2005, n. 209), può essere utilizzato ai fini della determinazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6074 del 30 maggio 1995
«Il rapporto litisconsortile necessario tra assicuratore e responsabile del danno, ai sensi dell'art. 23 della legge 24 dicembre 1969 n. 990, sussiste nell'ipotesi di esercizio dell'azione diretta nei confronti dell'assicuratore, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15110 del 4 luglio 2007
«In tema di competenza per territorio il criterio determinativo della competenza previsto dall'art. 20 c.p.c. — che indica il foro facoltativo per le cause relative a diritti di obbligazione e che deve valutarsi sulla base della domanda — è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21516 del 12 novembre 2004
«In tema di contratti, la disciplina di cui all'art. 1327 c.c. — la quale prevede che il contratto possa intendersi concluso nel tempo e nel luogo dell'iniziata esecuzione senza la preventiva accettazione della proposta — è applicabile quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14236 del 17 dicembre 1999
«Nelle cause relative a diritti di obbligazione, qualora la domanda venga proposta davanti a giudice diverso da quello del foro generale di cui agli artt. 18 e 19 c.p.c., ed il convenuto ugualmente contesti la competenza di tale giudice anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7037 del 28 luglio 1997
«In tema di risarcimento di danno extracontrattuale, per lesione del diritto all'immagine conseguente alla pubblicazione di una fotografia su stampa periodica, territorialmente competente a decidere la causa a norma dell'art. 20 c.p.c. è,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11337 del 13 maggio 2013
«Per determinare, ai fini della competenza per territorio, quale sia l'obbligazione dedotta in giudizio, si deve aver riguardo a quella delle obbligazioni originarie, scaturenti dal contratto, sulla quale si contenda, sia che di essa si chieda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 245 del 10 gennaio 2008
«In caso di azione di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, per obbligazione dedotta in giudizio, ai fini della determinazione del foro facoltativo di cui all'art. 20 c.p.c., deve intendersi quella originaria rimasta inadempiuta e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10222 del 26 luglio 2001
«Il principio fissato dall'art. 10 c.p.c. in relazione alla competenza per valore, ma valevole anche per la competenza per territorio, secondo cui il collegamento tra il giudice e la controversia si determina in base alla domanda, comporta che i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3353 del 22 marzo 1993
«In tema di competenza per territorio, per stabilire, agli effetti dell'art. 20 c.p.c., quale sia «l'obbligazione dedotta in giudizio», il giudice deve limitarsi ad interpretare il contenuto obiettivo della deductio su cui verte la controversia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12920 del 4 dicembre 1992
«I fori speciali alternativamente previsti per le cause relative ai diritti di obbligazione dall'art. 20 c.p.c. concorrono con qualunque altro foro eventualmente competente in base alle altre norme processuali, quale è quello generale indicato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18855 del 9 luglio 2008
«L'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, come modificato dalla legge di conversione 26 febbraio 1977, n. 39, nel disporre che in caso di danno alle persone, quando agli effetti del risarcimento si debba considerare l'incidenza dell'inabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6321 del 16 maggio 2000
«Nella liquidazione del danno da invalidità permanente deve aversi riguardo, per la determinazione del pregiudizio patrimoniale subito dal danneggiato, agli emolumenti che a questi spettano in concreto e, perciò, alle competenze effettive al netto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1094 del 5 febbraio 1991
«Con riguardo al risarcimento del danno derivante da responsabilità civile per la circolazione di veicoli a motore, a norma del secondo comma dell'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976 n. 857 (conv., con modifiche, in L. 26 febbraio 1977 n. 39),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 760 del 24 gennaio 1997
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il termine di cui all'art. 22 della legge n. 990 del 1969, decorrente dalla richiesta di risarcimento, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15025 del 21 novembre 2000
«L'art. 4, comma primo del decreto legge n. 857 del 1976, conv. nella legge n. 39 del 1977 non costituisce una limitazione, nel minimo o nel massimo, del risarcimento da lucro cessante per invalidità permanente o inabilità temporanea, poiché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4743 del 30 marzo 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la norma di cui all'art. 4, comma terzo, D.L. n. 857 del 1976, convertito con modificazioni in legge n. 39 del 1977, che prevede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2070 del 13 febbraio 2002
«Il danno patrimoniale per invalidità temporanea non è dovuto se la lesione conseguente all'evento dannoso non ha prodotto una contrazione del reddito del danneggiato, sul quale ultimo incombe in proposito uno specifico onere probatorio; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5581 del 9 aprile 2003
«Nella liquidazione del danno patrimoniale da decesso di congiunto causato dalla circolazione di veicoli a motore o di natanti, non può essere utilizzato il criterio indicato dall'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, convertito in legge 26...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1801 del 20 febbraio 1991
«In tema di liquidazione di danno da invalidità permanente, con riguardo a soggetto in età che non comporti capacità lavorativa, od, in particolare, che frequenti corsi di studio, il criterio del minimo legale di cui all'art. 4 della L. n. 39 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5271 del 13 maggio 1995
«Nella liquidazione del danno biologico, inteso come menomazione dell'integrità psicofisica della persona in sé considerata, indipendentemente dalle ripercussioni che essa può comportare sulla capacità di lavoro e di guadagno del soggetto, non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4242 del 24 marzo 2003
«Il giudice non può procedere alla liquidazione del danno biologico secondo i principi di cui all'art. 4 del D.L. n. 857 del 1976, conv. nella legge n. 37 del 1977, che si riferisce, nell'ambito dell'azione diretta contro l'assicuratore, al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10022 del 24 giugno 2003
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, anche se è stato adottato erroneamente dal giudice di primo grado il criterio di liquidazione del danno biologico, utilizzando come parametro di riferimento il criterio di cui all'art. 4 della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12312 del 4 dicembre 1998
«Il danno morale, conseguito a lesioni alla persona, non può essere liquidato facendo applicazione del criterio di cui all'art. 4 L. 26 febbraio 1977, n. 39 (triplo della pensione sociale).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1865 del 3 marzo 1997
«Quando la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa sopravvenuta e indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione dei danni futuri che gli eredi del defunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4632 del 20 aprile 1993
«In materia di assicurazione della responsabilità civile automobilistica, l'art. 4 comma terzo L. 39 del 1977, il quale dispone che ai fini del risarcimento del danno da invalidità permanente o temporanea il reddito che occorre considerare non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12408 del 7 giugno 2011
«I criteri di liquidazione del danno biologico previsti dall'art. 139 cod. ass., per il caso di danni derivanti da sinistri stradali, costituiscono oggetto di una previsione eccezionale, come tale insuscettibile di applicazione analogica nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13335 del 19 luglio 2004
«L'assicuratore della responsabilità civile derivata dalla circolazione dei veicoli, in caso di pluralità non incolpevolmente ignorata, di danneggiati in un unico sinistro, non può opporre a coloro che chiedono il risarcimento l'incapienza del...»