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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11452 del 6 novembre 2018
«Il fresato bituminoso proveniente dall'asportazione del manto stradale mediante spandimento al suolo e compattamento costituisce un materiale classificato come rifiuto speciale dal codice europeo dei rifiuti (CER), che può essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41674 del 30 gennaio 2018
«Il conferimento di sanse ed acque di vegetazione delle olive all'interno di un invaso artificiale al fine di consentirne la successiva evaporazione ha come scopo ultimo ed evidente l'eliminazione di tali materiali ed è, di conseguenza,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8848 del 18 gennaio 2018
«Non è invocabile la categoria del "sottoprodotto" in relazione ai materiali derivanti da attività di demolizione non potendo la stessa essere definita un "processo di produzione" come indicato dall'art. 184-bis D.Lgs. n. 152/2006:...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28137 del 24 novembre 2017
«In tema di sanzioni amministrative sui rifiuti, ai fini della qualificazione del letame agricolo come sottoprodotto, escluso dal novero di essi, il soggetto detentore ha l'onere di dimostrare la sussistenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 56066 del 19 settembre 2017
«In tema di gestione dei rifiuti, l'applicazione della disciplina dettata dall'art. 52, comma 2-bis, D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e dal D.M. 25 febbraio 2016, nella parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47712 del 14 giugno 2018
«In tema di trattamento di rotaie dismesse, continua ad applicarsi il D.M. 5 febbraio 1998, in uno con il richiamo alle specifiche CECA, che prescrive per il recupero di questi rifiuti che l'operazione di "cesoiatura" avvenga...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1229 del 28 febbraio 2018
«Il Ministero dell'ambiente è il solo ente nazionale competente a individuare, a integrazione di quanto già previsto dalle direttive comunitarie, gli ulteriori "tipi" di materiale che possono essere considerati come "non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29652 del 9 novembre 2017
«In tema di rifiuti, i materiali dragati di cui all'art. 184-quater, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, sottoposti ad operazioni di recupero in casse di colmata o in altri impianti autorizzati, cessano di essere rifiuti (c.d....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17823 del 17 gennaio 2012
«Integra il reato previsto dall'art. 256 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 l'abbandono incontrollato di residui da demolizione, che vanno qualificati come rifiuti speciali e non materie prime secondarie o sottoprodotti. (Nel caso di specie, la...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28137 del 24 novembre 2017
«In tema di sanzioni amministrative sui rifiuti, ai fini della qualificazione del letame agricolo come sottoprodotto, escluso dal novero di essi, il soggetto detentore ha l'onere di dimostrare la sussistenza delle...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 204 del 14 luglio 2017
«É dichiarato estinto - per rinuncia al ricorso accettata dalla Regione costituita in giudizio - il processo relativo alle questioni di legittimità costituzionale degli artt. 4, commi 4, 5 e 6, 5, comma 1, e 6, commi 1, 2 e 4, della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18892 del 22 novembre 2017
«La normativa in tema di terre e rocce da scavo, vigente nel 2009/2010, non imponeva espressamente l'obbligo di asseverare la sussistenza dei requisiti richiesti dall'art. 186, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006 sicché le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8026 del 27 settembre 2017
«Anche a seguito dell'approvazione del D.P.R. n. 120/2017 (che ha introdotto una nuova disciplina della gestione delle terre e rocce da scavo), le modifiche del regime giuridico di tali rifiuti, pur avendo inciso su una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25429 del 1 luglio 2015
«In tema di tutela penale dell'ambiente, non è configurabile il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata in presenza di un'attività di frammentazione o macinatura di terre e rocce da scavo, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16078 del 10 marzo 2015
«In tema di gestione dei rifiuti, l'applicazione della disciplina sulle terre e rocce da scavo (art. 186, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), nella parte in cui sottopone i materiali da essa indicati al regime dei sottoprodotti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17380 del 16 dicembre 2014
«In tema di tutela dell'ambiente, per qualificare le terre e le rocce da scavo come sottoprodotto, l'art. 186 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, a seguito dell'abrogazione disposta dall'art. 39, comma quarto, del D.Lgs. 3...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10483 del 5 novembre 2014
«Non è configurabile il reato di gestione di rifiuti abusiva in presenza di un'attività di frammentazione o macinatura di terre e rocce da scavo, in quanto tale attività non costituisce un'operazione di trasformazione preliminare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4976 del 18 ottobre 2018
«La miscelazione dei rifiuti può essere definita come l'operazione consistente nella mescolanza, volontaria o involontaria, di due o più tipi di rifiuti aventi codici identificativi diversi in modo da dare origine ad una miscela per la quale...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 75 del 12 aprile 2017
«Le miscelazioni non vietate dall'art. 187, comma 1, D.Lgs. n. 152 del 2006, ossia quelle fra rifiuti pericolosi aventi le stesse caratteristiche di pericolosità e quelle fra rifiuti non pericolosi, devono comunque essere autorizzate dalle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16462 del 12 gennaio 2017
«L'art. 187 del D.Lgs. n. 152/2006 vieta la miscelazione di categorie diverse di rifiuti pericolosi e rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi. A questi fini la miscelazione va definita come l'operazione consistente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37099 del 2 aprile 2013
«Il concetto di miscelazione applicabile al divieto di cui all'art. 187, D.Lgs. n. 152/2006 non è integrato dal semplice deposito o stoccaggio indifferenziato di rifiuti pericolosi oppure pericolosi e non pericolosi che, tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19209 del 16 marzo 2017
«In tema di raccolta e trasporto in forma ambulante di rifiuti in genere e, con riguardo a quelli metallici, di condotte anteriori all'introduzione dell'art. 188, comma primo-bis, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, da parte della L....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35462 del 21 luglio 2016
«In materia di rifiuti, il "conferimento" a soggetti terzi in assenza di autorizzazione integra il reato di gestione abusiva di rifiuti di cui all'art. 256, comma primo, lett. a), D.Lgs. n. 152 del 2006, trattandosi di locuzione che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23908 del 19 aprile 2016
«L'art. 30 della legge n. 221/2015, che ha modificato l'art. 188 del D.Lgs. n. 152/2006 stabilendo che "alla raccolta e al trasporto dei rifiuti di rame e di metalli ferrosi e non ferrosi non si applica la disciplina di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5714 del 7 gennaio 2016
«Il privato che intenda svolgere un'attività di gestione di rifiuti (nella specie, dopo la raccolta, i rifiuti prodotti da terzi venivano consegnati per fini di lucro ad un operatore professionale) deve assolvere, con il criterio...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 503 del 3 febbraio 2015
«L'attività di trattamento dei rifiuti speciali conferiti al servizio pubblico di raccolta, previa convenzione con il gestore, costituisce per qualificazione di legge (artt. 188, comma 3, lett. a), e 189, comma 3, lett. b), del...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3941 del 24 luglio 2014
«L'attività di trattamento dei rifiuti speciali conferiti al servizio pubblico di raccolta, previa convenzione con il gestore, costituisce essa stessa per qualificazione di legge (artt. 188, c. 3, lett. a) e 189, c. 3, lett. b), del...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 10641 del 16 aprile 2019
«La statuizione su una questione di rito dà luogo soltanto al giudicato formale ed ha effetto limitato al rapporto processuale nel cui ambito è emanata; essa, pertanto, non essendo idonea a produrre gli effetti del giudicato in senso sostanziale,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9680 del 5 aprile 2019
«Nel caso di questione di giurisdizione prospettata sotto il profilo del c.d.eccesso di potere giurisdizionale, la possibile formazione, e la conseguente rilevazione da parte della Corte di cassazione, di un giudicato interno sulla giurisdizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 7499 del 15 marzo 2019
«In tema di giudicato interno, ai fini della verifica dell'avvenuta impugnazione, o meno, di una statuizione contenuta nella sentenza di primo grado, la S.C. non è vincolata all'interpretazione compiuta dal giudice di appello, ma ha il...»