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Corte costituzionale, sentenza n. 32 del 6 febbraio 2009
«Una volta appurato che la legislazione contiene sufficienti criteri per orientare e vincolare l'azione della pubblica amministrazione in sede di riparto delle poste patrimoniali tra i Comuni, non vi è alcuna necessità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 80 del 8 gennaio 2010
«La responsabilità aquiliana per i danni provocati da animali selvatici alla circolazione dei veicoli deve essere imputata all'ente, sia esso Regione, Provincia, Ente Parco, Federazione o Associazione, ecc., a cui siano stati...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 137 del 29 giugno 2018
«La necessità che il riordino delle funzioni sia accompagnato dal passaggio delle relative risorse - oltre a risultare da diverse disposizioni della legge n. 56 del 2014 e dagli atti attuativi di essa - deriva dall'art. 119 Cost. Nel...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 143 del 16 giugno 2016
«Non sono fondate - con riferimento agli artt. 3 comma 1, 81 ultimo comma, 114 comma 2, 117 comma 2 lett. p), 3, 4 e 6, 118, comma 1, e 119 commi 1 , 2 e ultimo comma, Cost., oltre all'art. 5 comma 1 lett. e) e comma 2,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1493 del 20 marzo 2000
«Il piano territoriale di coordinamento adottato dalla Provincia ex art. 15 L. 8 giugno 1990 n. 142 (oggi art. 20 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267) ha natura di atto di coordinamento e di indirizzo tipico della programmazione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 237 del 24 luglio 2009
«È infondata la q.l.c. dell'art. 2, commi 17 e 18, L. 24 dicembre 2007 n. 244, nella parte in cui prevede che le regioni, al fine di concorrere agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, entro sei mesi dalla data di entrata...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5379 del 28 ottobre 2008
«L'art. 27 comma 2, T.U. 18 agosto 2000 n. 267, nella parte in cui dispone che i rappresentanti dei Comuni presso la Comunità montana sono eletti dai rispettivi Consigli con il sistema del voto limitato, garantendo in tal modo la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3757 del 29 luglio 2008
«L'accordo di programma, disciplinato in ambito statale dall'art. 34, T.U. 18 agosto 2000 n. 267 e in Emilia-Romagna dall'art. 40, L. Reg. 24 marzo 2000 n. 20, costituente un'ipotesi di urbanistica negoziata, rappresenta un duttile...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 7654 del 4 dicembre 2009
«L'accordo intervenuto, ai sensi dell'art. 34 commi 4 e 5, D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, fra il presidente della Regione, il presidente della Provincia, i sindaci e le altre amministrazioni interessate e adottato secondo la procedura...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5146 del 21 ottobre 2008
«In presenza di un'iniziativa, pubblica o privata, per l'adozione di programmi integrati di intervento, ai sensi dell'art. 16 L. 17 febbraio 1992 n. 179 e dell'art. 15 L. Reg. Puglia 27 luglio 2001 n. 20, l'art. 21 L. Reg. Puglia 31...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1774 del 26 marzo 2010
«In caso di impugnazione di un accordo di programma avente ad oggetto la realizzazione di un'opera pubblica, ai sensi dell'art. 34 T.U. 18 agosto 2000 n. 267, il ricorso va notificato, a pena di inammissibilità, a...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 9008 del 29 dicembre 2009
«È irricevibile il ricorso avverso la decisione di affidare all'impresa esecutrice dei lavori, a scorporo degli oneri di urbanizzazione, la redazione del progetto per la realizzazione di un'opera pubblica, quando la scelta di non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8545 del 9 aprile 2010
«Il limite alla possibilità di candidarsi come consigliere in più di due province, comuni o circoscrizioni allorché le elezioni si svolgano nella stessa data, posto dall'art. 56 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, si riferisce anche...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4936 del 12 agosto 2009
«Gli artt. 38 comma 8, e 141 comma 1, lett. b), n. 3, del t.u.e.l. individuano fattispecie distinte quanto ai presupposti e agli effetti delle dimissioni. La prima norma individua la fattispecie delle dimissioni individuali, rese allo...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1042 del 3 marzo 2004
«Deve ritenersi legittima la disposizione statutaria di un comune nella parte in cui prevede la revoca del presidente del Consiglio comunale senza determinare i presupposti dell'atto, considerato che l'art. 39 del testo unico degli enti locali...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6476 del 22 novembre 2005
«Non esiste alcuna disposizione nel testo unico degli enti locali che impone al sindaco precisi termini per la consegna della convocazione del primo Consiglio comunale, nè è previsto che debbano esserci giorni liberi prima...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 279 del 3 febbraio 2005
«L'obbligo imposto in sede di prima convocazione del Consiglio comunale (e provinciale) dall'art. 41 D.Lgs. n. 267 del 2000 di "esaminare la condizione degli eletti a norma del capo II titolo III" vale a dirimere ogni...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 5 del 9 febbraio 2018
«Per i comuni di ridotte dimensioni demografiche, l'articolo 53, comma 23, della legge 388/2000 contiene una precisa deroga al generale principio di separazione tra atti di indirizzo politico-amministrativo (spettanti agli organi politici) ed...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5287 del 27 ottobre 2014
«Nell'ordinamento degli enti locali, disciplinato dal Testo unico degli enti locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, il Consiglio comunale è chiamato ad esprimere gli indirizzi politico-amministrativi di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 20852 del 21 agosto 2018
«La parte che intenda esercitare il diritto di ricorrere in cassazione ex art. 348 ter, comma 3, c.p.c. deve rispettare il termine di sessanta giorni, di cui all'art. 325, comma 2, c.p.c., che decorre dalla comunicazione dell'ordinanza, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 23320 del 27 settembre 2018
«Nel caso in cui l'appello sia stato dichiarato inammissibile ex art. 348 ter c.p.c., il ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado può essere proposto entro i limiti delle questioni già sollevate con l'atto di appello e di quelle...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 19333 del 20 luglio 2018
«L'inosservanza della specifica previsione, di cui all'art. 348 ter, comma 1, c.p.c., secondo cui l'inammissibilità dell'appello va dichiarata, sentite le parti, prima di procedere alla trattazione ex art. 350 c.p.c., costituisce un vizio proprio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29021 del 13 novembre 2018
«L'effetto sostitutivo della sentenza d'appello, la quale confermi integralmente o riformi parzialmente la decisione di primo grado, comporta che, ove l'esecuzione sia già stata promossa in virtù del primo titolo esecutivo, la stessa proseguirà...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 20565 del 7 agosto 2018
«È inammissibile nel giudizio di Cassazione l'intervento di terzi che non hanno partecipato alle pregresse fasi di merito.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 18822 del 16 luglio 2018
«È censurabile in sede di legittimità la decisione in cui il giudice si sia limitato a negare valore indiziario agli elementi acquisiti in giudizio senza accertare se essi, quand'anche singolarmente sforniti di valenza indiziarla, non fossero in...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 23518 del 28 settembre 2018
«Nel giudizio di legittimità non è ammessa l'applicazione d'ufficio dello "ius superveniens" ove i motivi di ricorso cui lo stesso attiene debbano essere dichiarati inammissibili, atteso che, in detta ipotesi, la disciplina sopravvenuta non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27112 del 25 ottobre 2018
«In tema di ricorso per cassazione, è nulla, ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 4 c.p.c., per violazione dell'art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c., la motivazione solo apparente, che non costituisce espressione di un autonomo processo deliberativo,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 17197 del 2 luglio 2018
«L'omissione di una qualsiasi decisione su un capo della domanda che riguarda la richiesta di mezzi istruttori quale il deferimento di giuramento decisorio costituisce vizio di omessa pronuncia, denunciabile in cassazione, in quanto detta...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 26274 del 18 ottobre 2018
«Il fatto di cui sia stato omesso l'esame, rilevante ai fini dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. (nella formulazione conseguente al d.l. n. 83 del 2012), deve essere stato "oggetto di discussione fra le parti" e, quindi, necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 22598 del 25 settembre 2018
«In seguito alla riformulazione dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., disposta dall'art. 54 del d.l. n. 83 del 2012, conv., con modif., dalla l. n. 134 del 2012, non è più deducibile quale vizio di legittimità il semplice difetto di sufficienza...»