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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5003 del 3 novembre 2015
«L'art. 327 c.p.c. (applicabile ratione temporis nel caso di specie), nella versione antecedente alla modifica introdotta dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, che ha dimezzato il termine annuale ivi previsto per l'impugnazione della sentenza, anche...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3805 del 5 giugno 2019
«Il decorso del termine quinquennale previsto dall'art. 82 D.Lgs. n. 104/2010 è presupposto dalla norma stessa quale evento che matura di per sé, anche a prescindere dal compimento di attività processuale ad opera delle parti e che determina...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3272 del 21 maggio 2019
«L'art. 82, comma 1, del D.Lgs. n. 104/2010 impone, per evitare la perenzione, il deposito entro il termine di 180 giorni della nuova istanza di fissazione firmata non solo dall'avvocato, ma anche dalla parte, in quanto non è sufficiente l'istanza...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6111 del 26 ottobre 2018
«La perenzione di un appello opera di diritto e può essere rilevata anche d'ufficio laddove l'appellante principale non abbia proposto nuova istanza di fissazione di udienza, nei termini e con le modalità previste dall'art. 82, comma 1 del D.Lgs....»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3017 del 18 maggio 2018
«L'istituto della perenzione ha una "doppia anima", quella privatistica, legata alla constatazione di una tacita rinuncia agli atti del giudizio, e quella pubblicistica, la cui ratio è individuabile nell'esigenza di definizione delle controversie...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3152 del 28 giugno 2017
«In assenza della prova certa dell'avvenuto ricevimento dell'avviso di perenzione inoltrato dalla Segreteria del Giudice, non è possibile ritenere perfezionata la fase della comunicazione anche se il Presidente del T.a.r. abbia disposto, con un...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2309 del 14 aprile 2011
«Ai sensi dell'art. 82 c.p.a., il decorso di cinque anni dalla data di deposito del ricorso non produce l'automatica perenzione, ma comporta viceversa che, a cura della segreteria, sia notificato apposito avviso in virtù del quale è fatto onere...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 539 del 26 gennaio 2011
«Ai sensi dell'art. 82, comma 1, c.p.a. la nuova istanza di fissazione d'udienza, da presentare dopo il decorso di cinque anni dalla data di deposito del ricorso ed entro 180 giorni dalla data di ricezione dell'avviso di segreteria, deve essere...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1711 del 15 marzo 2019
«Il giudice amministrativo in ossequio al principio dispositivo del processo, applicabile anche al processo amministrativo, non può non prendere in considerazione la dichiarazione di rinuncia alla domanda da parte dell'appellante per sopravvenuta...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1506 del 5 marzo 2019
«Nell'ambito di un giudizio amministrativo la dichiarazione con la quale il ricorrente manifesti l'intenzione di rinunciare al ricorso, pur non risultando notificata all'amministrazione resistente, dimostra in maniera inequivoca la carenza di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1271 del 25 febbraio 2019
«Il processo amministrativo è un processo di parti, e quindi viene iniziato ovvero proseguito solo se la parte interessata mantiene l'interesse in proposito, e di tale situazione, com'è ovvio, solo la parte stessa può giudicare. L'art. 84 comma 2...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1957 del 28 marzo 2018
«Nel giudizio amministrativo il rapporto processuale non perde la sua unitarietà per il fatto di essere articolato in gradi distinti, sicché la sopravvenuta carenza o l'estinzione dell'interesse al ricorso di primo grado determina l'improcedibilità...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 542 del 26 gennaio 2018
«La declaratoria di improcedibilità di un ricorso per carenza di interesse sopravvenuta è pronunciabile laddove con dichiarazione resa a verbale d'udienza, tutte le parti abbiano concordato sul venir meno l'interesse alla coltivazione dello stesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 278 del 10 gennaio 2017
«A seguito della sospensione del giudizio di opposizione avverso la determinazione dell'indennità definitiva di esproprio in attesa della definizione del procedimento amministrativo di impugnazione del relativo decreto, il termine per la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 7011 del 11 aprile 2016
«In tema di irragionevole durata del processo amministrativo, il decreto di estinzione emesso ex art. 85, comma 1, c.p.a., per rinuncia agli atti proveniente da entrambe le parti, riveste il carattere di definitività cui è subordinata, ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 8500 del 3 dicembre 2010
«Ai sensi dell'art. 84 c.p.a. la rinuncia al ricorso è integralmente rimessa a colui che agisce ed è sottoposta alle sole condizioni della provenienza dalla parte o dal suo procuratore all'uopo espressamente autorizzato, e dell'intervenuta sua...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1230 del 22 febbraio 2019
«Ai sensi dell'art. 86 D.Lgs. 104/2010, l'istanza di correzione di errore materiale della sentenza di primo grado deve essere presentata allo stesso giudice che l'ha pronunciata, tuttavia, per ragioni di economia processuale, connesse al principio...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 312 del 14 gennaio 2019
«È inammissibile la richiesta di correzione di errore materiale in relazione all'aspetto della regolamentazione delle spese di lite. Vi ostano, infatti, per un verso, la mancata formale proposizione del ricorso ai sensi dell'art. 86 del D. Lgs. n....»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4695 del 5 agosto 2011
«Nel giudizio amministrativo l'errore in sentenza suscettibile di correzione ai sensi dell'art. 86 d.lgs. n. 104/2010 è quello che si estrinseca in una inesattezza o svista accidentale rilevando una discrepanza tra la volontà del giudicante e la...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 307 del 10 settembre 2010
«Il presupposto giuridico del procedimento di correzione delle decisioni consiste in una inesattezza rilevabile ictu oculi e, come tale, emendabile de plano utilizzando i criteri che emergono dalla sentenza stessa, senza alterarne il contenuto....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1365 del 9 marzo 2010
«La procedura di correzione di errore materiale è applicabile anche nell'ipotesi di contrasto tra dispositivo e motivazione della sentenza, tutte le volte in cui in termini inequivocabili, rilevabili ictu oculi, essa statuisca in dispositivo in...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1679 del 28 marzo 2008
«Quando risulti evidente che il dispositivo dell'ordinanza cautelare rechi un contenuto diverso dal deliberato del Collegio quale emerge dalla motivazione, è applicabile, per analogia, l'art. 93 del regolamento 17 agosto 1907 n. 642, dettato per le...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 796 del 3 febbraio 2011
«La discordanza tra dispositivo e motivazione di una sentenza relativamente al "quantum" delle spese di giudizio costituisce un errore materiale che va corretto applicando il principio della prevalenza del contenuto del dispositivo, rispetto alla...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4582 del 4 luglio 2019
«I giudizi di impugnazione delle sentenze declinatone della giurisdizione sono soggetti ai termini dimezzati, rispettivamente di tre mesi per la notificazione del ricorso e quindici giorni per il relativo deposito, ex artt. 87 e 105 del D.Lgs. n....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1662 del 13 marzo 2019
«È irricevibile ed inammissibile per tardività il ricorso in appello contro la sentenza resa nel giudizio di ottemperanza proposto oltre il termine di decadenza di trenta giorni dalla notificazione della sentenza da impugnare o di tre mesi dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6251 del 5 novembre 2018
«Va stralciata poiché tardiva la memoria di "replica" depositata oltre il termine di 15 giorni liberi previsto nei procedimenti in camera di consiglio (ex art. 73, comma 1, e 87 comma 3, D.lgs 104/2010) per la produzione di memorie. Il c.d. divieto...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 386 del 15 gennaio 2019
«La sentenza autoesecutiva resa a definizione di un giudizio amministrativo produce automaticamente effetti demolitori sui provvedimenti cui si riferisce e determina la loro cancellazione dal mondo giuridico sin dal momento della loro emanazione,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2122 del 5 aprile 2018
«Sono rimesse all'Adunanza plenaria, ai sensi dell'art. 99, c. 1, c.p.a., anche al fine di prevenire contrasti di giurisprudenza, nonché di precisare la portata di alcuni arresti giurisprudenziali, le seguenti questioni: a) se alle ipotesi di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 829 del 9 febbraio 2018
«La richiesta di esercizio dell'autotutela rivolta dai privati alla pubblica amministrazione ha una mera funzione sollecitatoria, non facendo sorgere in capo all'amministrazione alcun obbligo di provvedere.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2870 del 13 giugno 2017
«Nel processo amministrativo non è precluso allo stesso Giudice di appello, in considerazione dell'effetto devolutivo del relativo giudizio, di statuire comunque sulle spese della causa di primo grado anche nell'ipotesi che la relativa statuizione...»