Consiglio di Stato Sez. V sentenza n. 307 del 10 settembre 2010

(1 massima)

(massima n. 1)

Il presupposto giuridico del procedimento di correzione delle decisioni consiste in una inesattezza rilevabile ictu oculi e, come tale, emendabile de plano utilizzando i criteri che emergono dalla sentenza stessa, senza alterarne il contenuto. L'errore materiale, in particolare, non incide sul contenuto concettuale e sostanziale della decisione, ma si concreta in un difetto di corrispondenza tra la ideazione e la sua materiale rappresentazione grafica ovvero in una fortuita divergenza fra il giudizio e la sua espressione letterale, cagionata da mera svista o disattenzione nella redazione della sentenza e come tale percepibile ictu oculi, senza necessitą di alcuna attivitą ricostruttiva da parte del giudice.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.