-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 403 del 10 gennaio 2019
«In caso di mancata pubblicazione dell'ammissione od esclusione di un partecipante, l'eventuale presenza di un delegato di un concorrente alla seduta di gara in cui sono deliberate le esclusioni od ammissioni, di regola non è, di per sé, idonea...»
-
Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 217 del 12 aprile 2018
«In materia di concessioni di servizi, il rapporto tra la disciplina dettata dal codice dei contratti pubblici e le disposizioni contenute nelle discipline settoriali previgenti richiede una specifica valutazione, alla luce dei principi generali...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 655 del 31 gennaio 2018
«Dal combinato disposto degli artt. 179, commi 1 e 2, e 164, c. 2, D.Lgs. n. 50 del 2016, deriva l'inapplicabilità ai contratti di partenariato pubblico privato, disciplinati dal successivo art. 180 dell'istituto dell'avvalimento di cui all'art. 89...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4125 del 31 agosto 2017
«L'art. 164, c. 2, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, prevede l'applicabilità anche alle concessioni delle previsioni del titolo II del codice (e, quindi anche dell'art. 36), sulla base di una valutazione di compatibilità. Del resto, anche nell'art....»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4343 del 18 ottobre 2016
«Il valore della concessione non può essere computato con riferimento al c.d. "ristorno" e cioè al costo della concessione, che è un elemento del tutto eventuale, ma deve essere calcolato sulla base del fatturato generato dal consumo dei prodotti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 33350 del 21 dicembre 2018
«In caso di fallimento dell'appaltatore di opera pubblica, il subappaltatore deve essere considerato un creditore concorsuale come tutti gli altri, nel rispetto della "par condicio creditorum" e dell'ordine delle cause di prelazione, non essendo il...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1141 del 23 febbraio 2018
«È legittima la scelta dell'amministrazione di non proseguire nelle attività di verifica di conformità urbanistico-ambientale rispetto alle attività progettuali inerenti i lavori di adeguamento e messa in sicurezza di una porzione di una tratta...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5193 del 9 dicembre 2016
«La gestione degli stabilimenti balneari rientra tra i servizi pubblici locali di rilevanza economica, melius di interesse economico generale; in tal modo è ad esempio qualificato, tra i "servizi turistici diversi" dal D.M. 31 dicembre 1983. E'...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4186 del 19 giugno 2019
«La procedura di project financing individua due serie procedimentali, la prima di selezione del progetto di pubblico interesse, l'altra di gara di evidenza pubblica sulla base del progetto dichiarato di pubblica utilità (quest'ultima a sua volta...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6633 del 23 novembre 2018
«In tema di project financing, anche dopo l'approvazione della proposta non sorge un distinto, speciale e autonomo rapporto precontrattuale, interessato dalla responsabilità precontrattuale, a che l'amministrazione dia poi comunque corso alla...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5106 del 5 dicembre 2016
«La mancata indicazione nell'atto recante la comunicazione dell'avvio del procedimento (che nel caso di controllo da parte della Soprintendenza, è, per l'espressa previsione contenuta nell'art. 159 d.lgs. n. 42 del 2004, la stessa comunicazione con...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1468 del 9 marzo 2011
«Con riferimento alla forma, in disparte quanto previsto dal comma 3, si è detto che ove non sia possibile la comunicazione diretta in mani del destinatario dell'avviso di avvio del procedimento, l'amministrazione può avvalersi del servizio postale...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4239 del 9 agosto 2005
«Per quanto concerne le conseguenze relative alla mancanza di uno degli elementi formativi dell'avviso, non è detto che ciò comporti la sanzione dell'illegittimità. Infatti, secondo un orientamento ormai consolidato, le disposizioni sulla...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 7123 del 24 settembre 2010
«Il raggiungimento della finalità partecipativa o l'impossibilità di incidere, con la partecipazione, sul contenuto del procedimento, sono considerati esimenti sufficienti ai fini della validità del provvedimento adottato senza la pedissequa...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4972 del 5 settembre 2003
«L'adeguatezza delle forme è apprezzata nella misura in cui i destinatari siano stati messi nelle condizioni di controllare gli assunti dell'amministrazione procedente, con la conseguenza che può considerarsi equipollente all'avviso di cui all'art....»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 724 del 4 settembre 1992
«È escluso che alla legittimazione alla partecipazione procedimentale possa conseguire automaticamente la legittimazione a ricorrere in sede giurisdizionale.»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 385 del 11 febbraio 2005
«Non si ha violazione dell'art. 9 L. 7 agosto 1990 n. 241, allorché un soggetto abbia chiesto di intervenire nel procedimento e di prendere, a tal fine, visione degli atti, ma non si sia attivato, ai sensi degli art. 22 e ss. della stessa legge,...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3861 del 16 giugno 2009
«Il soggetto nei cui confronti il provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo sia destinato a produrre effetti diretti, infatti, non solo deve essere destinatario della comunicazione di avvio del procedimento, ma ha pieno diritto di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 530 del 12 maggio 1993
«Ancorché sia possibile una teorica differenziazione classificatoria tra il diritto di visione e diritto di accesso, proponibile non in termini di prevalenza o di assorbenza, ma a seconda che il diritto stesso sia legato al riconoscimento della...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3224 del 21 maggio 2010
«L'omessa valutazione degli apporti forniti dal privato in sede procedimentale produce l'illegittimità del provvedimento finale per difetto di motivazione.»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2504 del 26 maggio 2017
«Il contraddittorio da instaurare a seguito del rispetto delle formalità ex art. 10 bis L. n. 241/ 1990 consente di valutare già in sede amministrativa le argomentazioni dell'interessato sul se vi siano effettivamente ragioni ostative...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2117 del 9 maggio 2017
«La violazione dell' art. 10 bis L. n. 241 del 1990 non è da sola idonea ad inficiare la legittimità del provvedimento se non è data in giudizio la prova circa l'utilità della partecipazione mancata in sede procedimentale, così che il vizio di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 7576 del 3 dicembre 2009
«All'esito del contraddittorio provocato è ben possibile che l'amministrazione arricchisca le motivazioni del provvedimento finale rispetto a quella contenuta nell'atto endoprocedimentale.»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 679 del 28 gennaio 2011
«Il preavviso non può ridursi né ad un mero rituale formalistico e né ad un banale cavillo del tutto disgiunto dalla realtà delle cose. Da ciò ne consegue che la norma, se inquadrata nell'ottica dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2175 del 10 maggio 2017
«È illegittimo il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, non preceduto dalla comunicazione dell'art. 10 bis L. 7 agosto 1990, n. 241, considerato che tale norma si applica a tutti i procedimenti ad iniziativa di parte (ad eccezione di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4679 del 15 settembre 2014
«Il preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della L. 241/90 non trova applicazione nel caso di rifiuto di adottare una variante ad un Piano di lottizzazione che rientra, insieme agli atti normativi, amministrativi generali e di programmazione,...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4111 del 6 agosto 2013
«Il diniego di sdemanializzazione di un'area marittima va preceduto dal preavviso di diniego ai sensi dell'art. 10 bis L. 7 agosto 1990 n. 241, né è applicabile l'art. 21 octies L. cit., stante gli accentuati profili di discrezionalità.»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 256 del 17 gennaio 2011
«Le disposizioni contenute nella norma sono applicabili a tutti i procedimenti ad iniziativa di parte.»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 618 del 27 gennaio 2011
«Numerose sono le fattispecie che esulano dall'applicazione del preavviso di rigetto, il quale, considerato quale istituto di carattere generale che si inscrive nel sistema delle garanzie di partecipazione procedimentale, non riguarda i casi in cui...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6458 del 31 ottobre 2006
«La determinazione con la quale l'amministrazione nega il rinnovo alla scadenza di un rapporto contrattuale deve intendersi estranea al perimetro dell'ambito applicativo oggettivo dell'art. 10 bis della L. 241/1990. Mentre, infatti, quest'ultima...»