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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1741 del 26 ottobre 1993
«In tema di libertà personale, per l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare, è richiesta la sussistenza di «gravi indizi». Dalla mancata ripetizione della specificazione, contenuta nell'art. 192 c.p.p. circa la convergenza e precisione dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1791 del 15 ottobre 1993
«In tema di esigenze cautelari necessarie per la emissione delle misure coercitive della libertà, l'esame della personalità dell'imputato non deve essere riferita soltanto ai precedenti, desumibili dal certificato penale, bensì anche ad altri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1872 del 16 febbraio 1993
«Per effetto della sentenza del 6 giugno 1989 n. 319, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità (costituzionale) dei commi 2, 3 e 4 dell'art. 28 della L. 24 dicembre 1969 n. 990, nella parte in cui non esclude che gli enti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1999 del 3 marzo 1993
«Ai fini della configurabilità del delitto di maltrattamenti è sufficiente un lasso di tempo, ancorché limitato, e tuttavia utile alla realizzazione della ripetizione di atti vessatori idonea a determinare la sofferenza fisica o morale continuativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2018 del 3 marzo 1993
«Il giudizio di prevalenza e quello di equivalenza delle circostanze attenuanti su quelle aggravanti impediscono al giudice di irrogare gli aumenti previsti dalla legge per le contestate aggravanti, ma non gli precludono la possibilità di tener...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2021 del 3 marzo 1993
«Anche in presenza di una causa di nullità o di perenzione del sequestro, il privato non può disporre liberamente della cosa sequestrata prima che ne venga ordinata la restituzione dalla autorità giudiziaria, non essendo ammissibile che egli si...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2088 del 25 gennaio 1993
«Nel procedimento pretorile, se l'opponente al decreto penale ha chiesto il giudizio abbreviato ma non ha provveduto a notificare al P.M. ex art. 464 c.p.p., il decreto del pretore che fissa un termine entro il quale il P.M. stesso deve esprimere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2372 del 27 settembre 1993
«La perdita di efficacia della misura cautelare disposta da giudice incompetente e la necessità dell'emissione di una nuova misura ex art. 292 c.p.p. derivano non già dall'identità fra giudice che ha emesso la misura e giudice che si dichiara...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3692 del 15 aprile 1993
«Nessuna contraddittorietà sussiste tra la concessione della circostanza attenuante di cui all'art. 114, primo comma, c.p. ed il contestuale diniego di quella prevista dall'art. 73, quinto comma del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, agendo le due...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4331 del 3 febbraio 1993
«Poiché una pronuncia giudiziale può definirsi provvedimento abnorme quando abbia un contenuto del tutto anomalo, sostanziandosi in una decisione che, per la irregolarità o stranezza della sua portata, si ponga al di fuori, non solo delle singole...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4731 del 13 gennaio 1993
«Il procedimento di sorveglianza è assoggettato alle regole proprie degli altri procedimenti giurisdizionali, ivi compresa la disciplina circa la definitività dei provvedimenti in caso di esaurimento dell'iter delle impugnazioni e in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4804 del 8 gennaio 1993
«In tema di associazione per delinquere, la permanenza nel reato non è interrotta dallo stato di detenzione, tranne che sia raggiunta la prova dell'estromissione della persona dall'associazione criminosa o il suo recesso da questa. Diversamente è a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5024 del 20 gennaio 1993
«Il difensore della persona offesa, nominato ai sensi dell'art. 101, primo comma, c.p.p., non è investito dei poteri di rappresentanza riconosciuti al difensore dell'imputato e a quello delle altre parti private ritualmente costituite, ai sensi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6861 del 9 luglio 1993
«L'ispezione dei luoghi non è una prova ma un mezzo di ricerca della prova: in quanto tale sfugge alla disciplina dettata dall'art. 495, secondo comma, c.p.p., non essendo consentito ricomprendere nel termine «prova» — intesa come fonte di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10603 del 22 novembre 1993
«In tema di instaurazione del giudizio direttissimo, l'art. 450, comma quarto c.p.p., dispone che il fascicolo da trasmettere al giudice competente è quello previsto dall'art. 431, il quale, nell'elencazione degli atti che debbono essere raccolti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 195 del 22 febbraio 1994
«Gli artt. 250 e 252 c.p.p., che disciplinano le perquisizioni locali ed il sequestro conseguente a perquisizione, devono essere interpretati in relazione alla disposizione generale di cui all'art. 247, primo comma dello stesso codice, che regola...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 287 del 13 gennaio 1994
«In materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile da circolazione di veicoli e natanti, la sentenza della Corte costituzionale n. 560 del 1987 — con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 21 della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 294 del 4 maggio 1994
«L'art. 172 c.p., che disciplina l'estinzione della pena per prescrizione, prevede al quinto comma che, se l'esecuzione è subordinata al verificarsi di una condizione, il tempo necessario per l'estinzione della pena decorre dal giorno in cui tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 473 del 19 gennaio 1994
«La lettera, occasionalmente intercettata dall'autorità giudiziaria, con la quale il coautore del fatto contesti al concorrente la responsabilità principale, del delitto, non costituisce chiamata di correo, perché non fatta nel processo, né diretta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 486 del 19 gennaio 1994
«Qualora nel giudizio di primo grado, anteriormente alla sentenza della Corte costituzionale n. 255 del 1992 e alle modifiche apportate all'art. 500 c.p.p. dalla L. 7 agosto 1992, n. 356, siano state acquisite nel fascicolo per il dibattimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 576 del 29 marzo 1994
«Pur non costituendo il sequestro probatorio una misura cautelare, è applicabile in via analogica al procedimento per la restituzione delle cose sequestrate l'art. 559 c.p.p. in tema di atti urgenti; pertanto, nel giudizio pretorile, sulla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 759 del 26 gennaio 1994
«In tema di impugnazioni, nel caso di appello proposto dall'ufficio del P.M., non è necessario, ai fini dell'ammissibilità dell'impugnazione, che nell'atto di appello risulti l'indicazione della persona che ha materialmente depositato l'atto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1070 del 12 aprile 1994
«In tema di ricorso per cassazione, l'avviso da notificare alle parti ai sensi dell'art. 610, quinto comma, c.p.p. deve contenere l'indicazione della richiesta del P.G. solo nel caso che il P.G. abbia chiesto l'inammissibilità del ricorso e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1340 del 4 febbraio 1994
«In relazione al fatto criminoso della detenzione di munizioni per armi comuni da sparo — che, se commesso da persona fornita di licenza di collezionista, è punito più gravemente, ai sensi dell'art. 10 nono comma della L. 18 aprile 1975, n. 110,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1899 del 16 febbraio 1994
«Il principio di correlazione tra sentenza ed accusa contestata (art. 477 c.p.p. 1930) non è violato nell'ipotesi in cui venga ritenuto il delitto di corruzione propria invece di quello di corruzione impropria, dal momento che entrambi i delitti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1935 del 30 luglio 1994
«A norma dell'art. 357, secondo comma, lett. b), c.p.p., la polizia giudiziaria è tenuta a redigere verbale, tra l'altro, degli atti non ripetibili compiuti e delle dichiarazioni spontanee ricevute dalla persona nei cui confronti vengono svolte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2108 del 19 febbraio 1994
«La prestazione di suggerimenti circa la commissione di un determinato illecito integra la condotta rilevante ai fini del concorso nel reato, sia sotto il profilo materiale, poiché gli autori non chiederebbero ausilio neppure sotto forma di pareri,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2111 del 22 agosto 1994
«La mancata specifica indicazione nel provvedimento, che dispone una misura a tempo predefinito per cautele istruttorie, del termine di durata non ne comporta la nullità se la durata medesima possa, comunque, essere desunta dal testo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2128 del 8 giugno 1994
«Il giudice dell'incidente de libertate non può rivalutare autonomamente una questione pregiudiziale e strettamente connessa alla definizione del merito già esaminata dal giudice della cognizione e da costui risolta con la relativa sentenza. Invero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2555 del 26 febbraio 1994
«Il verbale di sopralluogo, nel quale si descrive una situazione soggetta a modifiche - quale è quella di una sede stradale occlusa considerata nella specie dai verbalizzanti - è un tipico atto per il dibattimento a norma dell'art. 431 lett. b) c.p.p.»