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Articolo 144 bis Codice del consumo

(D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206)

[Aggiornato al 31/12/2023]

Cooperazione tra le autoritą nazionali per la tutela dei consumatori

Dispositivo dell'art. 144 bis Codice del consumo

1. Il Ministro dello sviluppo economico, salve le disposizioni in materia bancaria, finanziaria, assicurativa e di sistemi di pagamento e le competenze delle autorità indipendenti di settore, che continuano a svolgere le funzioni di autorità competente ai sensi dell'articolo 3, numero 6), del regolamento (UE) 2017/2394 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, nonché le disposizioni vigenti nelle ulteriori materie per le quali è prevista la competenza di altre autorità nazionali, svolge le funzioni di autorità competente, ai sensi del medesimo articolo 3, numero 6), del regolamento (UE) 2017/2394, in materia di:

  1. [a) servizi turistici di cui alla parte III, titolo IV, capo II;] (1)
  2. [b) clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, di cui alla parte III, titolo I;] (1)
  3. c) garanzia nella vendita dei beni di consumo, di cui alla parte IV, titolo III, capo I;
  4. d) credito al consumo, di cui alla parte III, titolo II, capo II, sezione I;
  5. e) commercio elettronico, di cui alla parte III, titolo III, capo II;
  6. [f) contratti negoziati fuori dai locali commerciali di cui alla parte III, titolo III, capo I, sezione I;] (1)
  7. [g) contratti a distanza, di cui alla parte III, titolo III, capo I, sezione II;] (1)
  8. h) contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio, di cui alla parte III, titolo IV, capo I. (2)(3)

2. Il Ministero dello sviluppo economico e le altre autorità competenti ai sensi dell'articolo 3, numero 6), del regolamento (UE) 2017/2394, che dispongono di tutti i poteri minimi di cui all'articolo 9 dello stesso regolamento e li esercitano conformemente all'articolo 10 del medesimo regolamento, conservano gli ulteriori e più ampi poteri loro attribuiti dalla normativa vigente. Con riferimento alle infrazioni lesive degli interessi collettivi dei consumatori in ambito nazionale, escluse dall'applicazione del citato regolamento (UE) 2017/2394, le autorità di cui al primo periodo del presente comma, fermi restando gli ulteriori e più ampi poteri loro attribuiti dalla normativa vigente, esercitano i medesimi poteri di indagine e di esecuzione di cui all'articolo 9 del citato regolamento, in conformità all'articolo 10 del medesimo regolamento, con facoltà di avvalersi anche di soggetti appositamente incaricati, che acquisiscono i dati, le notizie e le informazioni secondo le competenze e le modalità stabilite dai rispettivi regolamenti(3).

3. Per lo svolgimento dei compiti di cui ai commi 1 e 2, il Ministero dello sviluppo economico può avvalersi delle camere di commercio, industria, artigianato agricoltura, nonché del Corpo della Guardia di finanza che agisce con i poteri ad esso attribuiti per l’accertamento dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte sui redditi. Può inoltre definire forme di collaborazione con altre pubbliche amministrazioni. Limitatamente ai poteri di cui all'articolo 139, può avvalersi delle associazioni dei consumatori e degli utenti di cui all’articolo 137.

4. Ferme restando la disciplina sanzionatoria in materia di indicazione dei prezzi di cui all’articolo 17 del presente codice e le disposizioni di cui all’articolo 22, comma 3, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, ai fini dell’applicazione del regolamento regolamento (UE) 2017/2394 il Ministero dello sviluppo economico per lo svolgimento delle funzioni di cui al comma 1, può avvalersi, in particolare, dei comuni(3).

5. Le procedure istruttorie relative ai poteri di cui al comma 2, nonché relativamente all’applicazione delle sanzioni di cui ai commi 6 e 7, sono stabilite con regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera d), della legge 23 agosto 1988, n. 400, in modo da garantire il contradditorio, la piena cognizione degli atti e la verbalizzazione.

6. Nei casi di rifiuto, omissione o ritardo, sena giustificato motivo, di esibire i documenti o di fornire le informazioni richieste, nell’ambito delle proprie competenze, dal Ministero dello sviluppo economico, riguardanti fattispecie di infrazioni nazionali o intracomunitarie, nonché nel caso in cui siano esibiti documenti o fornite informazioni non veritiere, si applicano le sanzioni di cui all’articolo 27, comma 4.

7. Nei casi di inottemperanza ad impegni assunti nei confronti del Ministero dello sviluppo economico dai soggetti interessati, per porre fine infrazioni nazionali o intracomunitarie, si applicano le sanzioni di cui all’articolo 27, comma 12.

8. Ai sensi degli articoli degli articoli 3, numero 6), 5, 9 e 10 del regolamento (UE) 2017/2394, in materia di pratiche commerciali scorrette di cui alla parte II, titolo III, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 27, commi 1 e 2, in relazione alle funzioni di autorità competente attribuite all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Per i profili sanzionatori, nell’ambio delle proprie competenze, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato provvede ai sensi dell’articolo 27(3).

9. Il Ministero dello sviluppo economico designa l’ufficio unico di collegamento responsabile dell’applicazione del citato regolamento regolamento (UE) 2017/2394(3).

9-bis. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato è designata quale organismo responsabile ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2018/302. In relazione al regolamento (UE) 2018/302, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato è designata autorità competente ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2394. In materia di accertamento e sanzione delle violazioni del medesimo regolamento (UE) 2018/302, si applica l'articolo 27, commi da 2 a 15, del presente codice(3).

9-ter. Il Centro nazionale della rete europea per i consumatori (ECC-NET) è designato quale organismo competente a fornire assistenza ai consumatori in caso di controversia tra un consumatore e un professionista ai sensi dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2018/302. Per le finalità di cui al primo periodo si applica la procedura di cui all'articolo 30, comma 1-bis, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59(4).

Note

(1) Lettera soppressa dall’articolo 1, comma 5, del D. Lgs. 21 febbraio 2014, n. 21, con la decorrenza di cui all’ articolo 2, comma 1, del D. Lgs. 21/2014: "le modifiche apportate al presente articolo si applicano ai contratti conclusi dopo il 13 giugno 2014".
(2) Lettera modificata dall’articolo 1, comma 5, del D. Lgs. 21 febbraio 2014, n. 21, con la decorrenza di cui all’ articolo 2, comma 1, del D. Lgs. 21/2014: "le modifiche apportate al presente articolo si applicano ai contratti conclusi dopo il 13 giugno 2014".
(3) I commi 1, 2, 4, 8, 9 e 9-bis sono stati modificati dall'art. 37, comma 1, lettera d), della L. 23 dicembre 2021, n. 238.
(4) I commi 9-bis) e 9-ter) sono stati inseriti dall'art. 6 comma 1 lett. b) della L. 3 maggio 2019, n. 37.

Spiegazione dell'art. 144 bis Codice del consumo

In questa norma vengono elencati i poteri che ha il Ministero dello sviluppo economico per svolgere l’attività di coordinamento con le altre amministrazioni europee, al fine di garantire la tutela dei consumatori.

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