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Diritto civile -

Giustizia del contratto e meritevolezza dell'interesse

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Bologna
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
L’art. 1322 del nostro codice civile, annoverato tra le disposizioni preliminari sui contratti in generale e rubricato "Autonomia contrattuale", da un lato consacra la libertà dei privati di determinare il contenuto del contratto tra loro stipulato nei limiti imposti dalla legge, dall’altro subordina la possibilità per le parti di concludere contratti non appartenenti ai tipi aventi una particolare disciplina, e dunque atipici, alla circostanza che gli stessi siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico. L’elaborato si propone di ripercorrere l’annoso dibattito dottrinale sull’intrinseco significato dell’articolo, e, in particolare, sul contenuto più idoneo da attribuire alla generale clausola della meritevolezza dell’interesse suggellata nel suo secondo comma, nel tentativo di fornire al lettore uno spunto di riflessione ed uno strumento di confronto utile per un’interpretazione ragionata dell’attuale orientamento giurisprudenziale in materia. Il punto di partenza è costituito da un’analisi di tipo storico-comparatistico del fondamentale principio dell’autonomia negoziale, che se nell’esperienza giuridica romana comincia, seppur alquanto timidamente, ad affacciarsi, nel diritto moderno e contemporaneo irrompe sulla scena, giungendo ad una decisa e completa affermazione. Tale analisi consente di approdare alla poliedrica nozione di giustizia del contratto che, emersa nella veste di vincolo alla libertà contrattuale nell’ambito del nuovo diritto dei consumatori, pare ora potersi ergere a valore fondante dell’ordinamento e, secondo un’originale proposta, potersi concretizzare nel riconoscimento di un generale principio di proporzionalità delle prestazioni contrattuali, da espletarsi anche attraverso il vaglio di meritevolezza richiesto dall’art. 1322, comma 2, c.c. Si descrive quindi lo scenario di origine della norma considerata, connotato dalle ambizioni solidaristico-corporative proprie del regime fascista, delineandone i valori ed i principi ispiratori, per procedere ad esplorarne l’evoluzione interpretativa, che, partendo dalla c.d. teoria dell’utilità sociale e passando per quella della c.d. funzione economico-individuale del contratto, manifesta la sua dinamicità attraverso l’avanzamento delle soluzioni più disparate. Ci si sofferma poi sull’aumentata latitudine del concetto di ordinamento giuridico che, estesosi fino a ricomprendere, tra le sue fonti, i principi del commercio internazionale e delle nazioni di civiltà giuridica affine, assecondando le esigenze socio-economiche alla base del dilagante processo di uniformazione del diritto, ha ridisegnato anche i contorni del giudizio di meritevolezza sulla contrattazione atipica e, più in generale, del controllo causale sul contratto. La riflessione si conclude in chiave pratica, incentrandosi sulle più recenti pronunzie giurisprudenziali in materia di assicurazione e di intermediazione finanziaria: si indaga, in particolare, sulla meritevolezza delle clausole c.d. claims made apposte al contratto di assicurazione della responsabilità civile, del complesso piano finanziario c.d. for you o my way e degli strumenti finanziari derivati più problematici: gli interest rate swap.

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