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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2873 del 14 giugno 1989
«La qualità di erede legittimo spettante allo Stato (a differenza che nel vigore del codice del 1865) ai sensi degli artt. 565 e 586 del codice civile vigente, comporta che nei suoi confronti, nonostante alcune peculiarità della relativa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7098 del 29 marzo 2011
«La mancanza della rinunzia al legato in sostituzione di legittima, da parte del legittimario che agisce in riduzione ai sensi dell' art. 564 c.c., è rilevabile di ufficio, senza necessità di eccezione della controparte; ne consegue che è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19527 del 7 ottobre 2005
«In tema di azione di riduzione delle donazioni e dei legati, qualora il testatore abbia disposto a titolo universale dell'intero asse ereditario, la condizione dell'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario è esclusa nell'ipotesi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8899 del 28 ottobre 1994
«Tra requisiti formali del testamento olografo (costituiti, a norma dell'art. 602 c.c., dalla sua totale autografia, dall'apposizione della data — per la quale non è richiesta una particolare posizione rispetto al testo dell'atto — e dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3746 del 20 aprile 1994
«La domanda diretta all'accertamento del diritto di accrescimento tra collegatari di uno stesso bene ex art. 675 c.c. a causa della premorienza di uno di essi rispetto al testatore, senza che sia in discussione la validità del legato, né il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21085 del 9 ottobre 2007
«In tema di divisione di comunione ereditaria, con parità di quote, qualora alcuni dei condividenti vogliono mantenere la comunione con riferimento alla quota loro spettante, ottenendo l'assegnazione congiunta di una quota pari alla somma delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 326 del 10 febbraio 1970
«Avendo il testatore il potere che gli deriva dall'art. 734 c.c. di dividere i suoi beni tra gli eredi nel modo che egli ritenga più opportuno al fine di prevenire tra loro le occasioni di liti, col solo limite del rispetto del diritto dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18054 del 8 settembre 2004
«Da ciò conseguono l'impossibilità di scindere logicamente i due momenti — quello della collazione e quello della formazione delle quote ereditarie spettanti a ciascun coerede — e perciò la necessità che la collazione si compia all'interno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8448 del 3 settembre 1997
«L'art. 762 c.c., stabilendo che l'omissione di uno o più beni dell'eredità non è causa di nullità della convenuta divisione, ma determina esclusivamente la necessità di procedere ad un supplemento della divisione stessa, sancisce, implicitamente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1260 del 8 febbraio 1994
«In caso di rottura del fidanzamento, presupposto essenziale per l'esercizio dell'azione di restituzione dei doni - che l'art. 80 c.c. riconosce al donante in relazione a qualsiasi promessa di matrimonio, sia tra persone capaci, sia tra minori non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21748 del 16 ottobre 2007
«Il consenso informato costituisce, di norma, legittimazione e fondamento del trattamento sanitario: senza il consenso informato l'intervento del medico è, al di fuori dei casi di trattamento sanitario per legge obbligatorio o in cui ricorra uno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2634 del 17 luglio 1969
«L'inosservanza della norma relativa alla presenza dei testimoni al matrimonio civile non produce la nullità del matrimonio, ma solo la sanzione dell'ammenda a carico dell'ufficiale di stato civile celebrante.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4203 del 24 febbraio 2006
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, secondo il precetto di cui all'art. 147 c.c., impone ai genitori, anche in caso di separazione, di far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, certamente non riconducibili al solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4099 del 22 marzo 2001
«D'altra parte appaiono manifestamente infondati i dubbi di costituzionalità per non essere prevista la sussistenza del medesimo foro alternativo nel giudizio di modifica dell'assegno di divorzio, non comportando il parallelismo dei procedimenti la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15917 del 13 luglio 2006
«Nell'azione revocatoria della costituzione del fondo patrimoniale per i bisogni della famiglia, legittimato passivo è anche il coniuge non stipulante (nella specie il fondo era stato costituito solo dall'altro coniuge), in considerazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3350 del 9 aprile 1994
«Il provvedimento col quale la Corte d'appello decide sul reclamo proposto avverso decisione del Tribunale per i minorenni, di costituzione, ai sensi dell'art. 194, secondo comma c.c., a favore di uno dei coniugi e in relazione alle necessità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5051 del 5 marzo 2007
«A seguito della declaratoria di incostituzionalità dell'art. 274 c.c. (Corte cost. n. 50 del 2006), che prevedeva il preliminare giudizio di ammissibilità dell'azione di dichiarazione della paternità naturale, deve dichiararsi l'inammissibilità,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2799 del 29 giugno 1977
«In tema di azione di rivendicazione non sussiste alcuna norma che limiti a prova a quella documentale, tanto più che l'azione può essere esercitata anche da chi abbia acquistato la proprietà per usucapione, senza necessità di alcun precedente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3340 del 26 luglio 1977
«Per la determinazione dell'estensione del contenuto della servitù si deve aver riguardo alle necessità avute presenti al tempo della costituzione di essa e non a quelle sopravvenute o che potrebbero sopravvenire.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 165 del 5 gennaio 2005
«Pertanto, contro il conduttore che abbia assunto in locazione da uno dei comproprietari una quota ideale (nella specie del 50 per cento), trovandosi già conduttore, in forza di precedente diverso contratto di locazione stipulato con altro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9717 del 6 ottobre 1997
«L'alterazione del decoro architettonico dell'edificio in condominio, vietata dall'art. 1120 c.c., postula un mutamento estetico implicante un pregiudizio economicamente valutabile; tuttavia quando la modifica non sia del tutto trascurabile e non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 939 del 15 marzo 1976
«Qualora il lastrico solare di un edificio sia accessibile ai condomini, in relazione alle necessità derivanti dalla sua specifica funzione, direttamente dalle scale comuni, va ritenuta illegittima la sopraelevazione eseguita dal proprietario del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9378 del 24 settembre 1997
«L'amministratore del condominio è legittimato senza la necessità di una specifica autorizzazione assembleare ad agire in giudizio nei confronti dei singoli condomini e di terzi al fine di: a) eseguire le deliberazioni dell'assemblea del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1281 del 12 aprile 1976
«La necessità di dare esecuzione ad una legge imperativa che imponga la adozione di cautele o accorgimenti per evitare l'inquinamento atmosferico (L. 13 luglio 1966, n. 615) non sottrae le relative delibere dell'assemblea condominiale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12022 del 11 novembre 1991
«A norma dell'art. 1145, secondo comma, c.c. il possesso dei beni appartenenti al demanio dello Stato e di quelli appartenenti alle province ed ai comuni e soggetti al regime dei beni demaniali è, in via eccezionale e per ragioni di ordine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11719 del 5 agosto 2002
«Tuttavia la consegna materiale, se deve provenire dall'alienante, non comporta anche la necessità del contatto fisico e diretto dell'acquirente con la cosa mobile, poiché ciò che viene in rilievo è il fatto che l'acquirente, ad esclusione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5444 del 14 marzo 2006
«La correttezza o meno del trattamento, infatti, non assume alcun rilievo ai fini della sussistenza dell'illecito per violazione del consenso informato, in quanto è del tutto indifferente ai fini della configurazione della condotta omissiva dannosa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5325 del 8 maggio 1993
«Il difensore che, per una diligente prestazione della propria opera intellettuale, ha l'obbligo di svolgere tempestivamente l'attività nell'ambito del processo, ove cessi dal proprio incarico, per rinuncia o revoca della procura, anteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24696 del 24 novembre 2009
«Nel giudizio volto a far dichiarare l'inefficacia, ai sensi dell'art. 2913 c.c., del pagamento dei canoni di locazione effettuato dal conduttore di un immobile pignorato in favore del terzo che abbia acquistato il bene con atto successivo al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9471 del 19 maggio 2004
«In tema di responsabilità professionale del medico-chirurgo, pur gravando sull'attore l'onere di allegare i profili concreti di colpa medica posti a fondamento della proposta azione risarcitoria, tale onere non si spinge fino alla necessità di...»