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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8421 del 4 maggio 2004
«Nel quadro del principio per cui non può essere attribuita la rappresentanza processuale quando non risulti conferita al medesimo soggetto anche la rappresentanza sostanziale in ordine al rapporto dedotto in giudizio, deve escludersi che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 524 del 24 gennaio 1996
«Nell'ipotesi in cui una società di capitali sia dichiarata fallita da due diversi tribunali, è esperibile da parte del socio il ricorso per regolamento facoltativo volto a denunziare il conflitto positivo attuale di competenza, in difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17983 del 9 settembre 2005
«Ai fini della individuazione della competenza territoriale dell'ufficio giudiziario cui spetta dichiarare il fallimento di una società di capitali, il cui trasferimento di sede all'interno del territorio dello Stato si assuma reale e non fittizio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22547 del 5 novembre 2010
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento di una società di capitali cancellata dal registro delle imprese, la legittimazione al contraddittorio spetta al liquidatore sociale, poiché, pur implicando detta cancellazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9110 del 6 giugno 2012
«La cancellazione dal registro delle imprese di una società di persone, analogamente a quanto avviene con riferimento ad una società di capitali, determina l'estinzione del soggetto giuridico e la perdita della sua capacità processuale. Ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5323 del 4 aprile 2003
«Nelle società di capitali, che sono titolari di distinta personalità giuridica e di un proprio patrimonio, l'interesse del socio alla conservazione della consistenza economica dell'ente è tutelabile esclusivamente con strumenti interni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 716 del 27 gennaio 1999
«Il principio secondo il quale, in tema di società di capitali, la notifica di un atto, ove non possibile nelle forme dell'art. 145, primo e terzo comma c.p.c., deve effettuarsi nelle forme dell'art. 140 c.p.c., presso quella che è la sede legale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6711 del 19 marzo 2009
«In tema di società di capitali, l'obbligo del socio di conferire in danaro il valore delle azioni sottoscritte in occasione di un aumento del capitale sociale è un debito pecuniario che può essere estinto per compensazione con un credito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7766 del 23 aprile 2004
«Sono consentite dalla legge processuale le modificazioni della causa petendi che non integrino domanda nuova, e cioè solo quelle che importano una diversa qualificazione o interpretazione del fatto costitutivo del diritto; la introduzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9188 del 16 aprile 2013
«Il socio di società di capitali non è incapace a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., nel giudizio promosso dalla medesima società nei confronti del proprio amministratore e di un terzo per l'annullamento di un contratto che si assume...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21517 del 20 settembre 2013
«La cancellazione della società dal registro delle imprese, determinandone l'estinzione, priva la società stessa della capacità di stare in giudizio; pertanto, qualora l'estinzione intervenga nella pendenza di un giudizio del quale la società è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1282 del 6 maggio 1999
«È ammissibile, ai sensi dell'art. 111, comma 2, Cost., il ricorso per cassazione avverso il decreto della corte d'appello che — pronunciando in sede di gravame contro il provvedimento del tribunale emesso ai sensi dell'art. 2 octies, comma 7,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 992 del 16 luglio 1998
«È inammissibile il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111, comma secondo, Cost. avverso il decreto della corte d'appello che — pronunciando in sede di gravame contro il provvedimento del tribunale, emesso ai sensi dell'art. 2 octies, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16380 del 20 novembre 2002
«È manifestamente in fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 120, secondo comma, legge fall., nella parte in cui prevede che i creditori riacquistano il libero esercizio delle azioni verso il debitore per la parte non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8924 del 24 luglio 1992
«La trasformazione di una società di persone in società di capitali non comporta l'estinzione di un soggetto e la creazione di un altro soggetto, ma la semplice modificazione della struttura e dell'organizzazione societaria, che lascia immutata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22256 del 7 dicembre 2012
«Esso, pertanto, implicitamente ribadisce l'incompatibilità del fallimento del socio con il principio, connaturato alle società di capitali, della limitazione della sua responsabilità, anche con riferimento ai casi in cui, per vicende particolari,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9201 del 6 settembre 1990
«Al fine dell'omologazione del concordato preventivo, il requisito della meritevolezza del debitore, prescritto dall'art. 181 primo comma n. 4 (della l. fall.) indipendentemente dal fatto che si tratti di concordato per garanzia ovvero di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12253 del 19 maggio 2010
«In tema di servizi pubblici locali, la scissione di un'azienda speciale con la destinazione di un ramo aziendale ad una società di capitali di nuova costituzione, disposta da un consorzio nell'esercizio della facoltà prevista dall'art. 115 del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11661 del 18 maggio 2006
«Il direttore generale di una società di capitali può assumere la rappresentanza, anche processuale, della società medesima, in forza di disposizione statutaria o per delega (che sia ammessa dallo statuto sociale) da parte degli amministratori....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10355 del 17 maggio 2005
«Il ricorso per cassazione proposto da una società per azioni è inammissibile se la procura speciale ex art. 365 c.p.c. non risulti conferita dall'organo al quale, in base al combinato disposto degli articoli 2380 e 2384 c.c. o a specifica norma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3484 del 9 aprile 1999
«Non può ritenersi idonea la procura in calce al ricorso per cassazione — e deve quindi dichiararsi l'inammissibilità del ricorso — qualora essa sia rilasciata, in nome e per conto di una società di capitali, da soggetto che, pur qualificandosi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34620 del 21 agosto 2003
«Nel caso di imprese gestite da società di capitali, gli obblighi concernenti l'igiene e la sicurezza del lavoro gravano su tutti i componenti del consiglio di amministrazione. La delega di gestione in proposito conferita ad uno o più...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1460 del 17 febbraio 1997
«Quando si tratta di società di capitali, l'onere è adempiuto con la mera indicazione della legale rappresentanza, poiché tale indicazione comporta l'implicito riferimento all'art. 2384 c.c. quale fonte, onde la prova di legittimazione è fornita,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2737 del 26 gennaio 2011
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca del profitto del reato di cui all'art. 648 ter c.p., può riguardare una intera società e il relativo compendio aziendale quando sia riscontrabile un inquinamento dell'intera attività della stessa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17640 del 14 aprile 2003
«Quando si tratta di società di capitali, l'onere di indicare nell'atto di querela la fonte specifica dei poteri di rappresentanza dell'ente è adempiuto con la mera indicazione della legale rappresentanza, poiché tale indicazione comporta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17524 del 1 settembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare, la legge in nessun caso richiede l'accertamento di un'effettiva incidenza dell'atto che ne è oggetto sulla par condicio creditorum sicché è evidente che la funzione dell'azione revocatoria fallimentare è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5106 del 29 marzo 2012
«Il presupposto soggettivo dell' azione revocatoria promossa nei confronti di società di capitali non conosce criteri differenziati di valutazione dello stato di "scienza" o di "ignoranza" dello stato d'insolvenza, che, pertanto, nel caso delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11224 del 26 maggio 2005
«In materia di azione revocatoria fallimentare di un contratto di compravendita stipulato da una società di capitali, successivamente assoggettata ad una procedura concorsuale (nella specie, alla amministrazione straordinaria), con altra società di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46959 del 9 dicembre 2009
«Integra il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione la condotta dell'amministrazione che prelevi somme dalle casse sociali, a titolo di pagamento di competenze, ancorché su delibera del consiglio di amministrazione, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24547 del 1 dicembre 2016
«Quando tutti i soci di una società, sia essa di persone o di capitali, siano anche soci di una società di capitali con partecipazione complessivamente tale da garantirne il controllo e le due società perseguano progetti imprenditoriali di tipo...»