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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12592 del 24 maggio 2010
«In tema di compenso in favore dell'amministratore di una società di capitali, che abbia agito come organo, legato da un rapporto interno alla società, e non nella veste di mandatario libero professionista, la facoltà dell'amministratore di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21933 del 29 agosto 2008
«Con riferimento alla determinazione della misura del compenso degli amministratori di società di capitali, ai sensi dell'art. 2389, primo comma c.c., (nel testo vigente prima delle modifiche, non decisive sul punto, di cui al D.L.vo n. 6 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28243 del 20 dicembre 2005
«La deliberazione dell'assemblea di una società di capitali di approvazione del bilancio che includa nel bilancio medesimo, come debito della società, il compenso che l'amministratore si era attributo, ha valore di ratifica dell'operato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15942 del 17 luglio 2007
«A fronte dell'attribuzione all'amministratore di compensi sproporzionati o in misura eccedente i limiti della discrezionalità imprenditoriale, è possibile impugnare la delibera dell'assemblea della società di capitali per abuso o eccesso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3091 del 1 ottobre 1975
«Nelle società di capitali, il divieto per l'amministratore, ai sensi dell'art. 2390 primo comma c.c., di assumere la qualità di socio illimitatamente responsabile in società concorrenti, o di esercitare comunque attività concorrente, tendendo ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27783 del 21 novembre 2008
«In tema di negozio concluso in conflitto di interessi dall'amministratore unico di società di capitali (nella specie, società a responsabilità limitata), non essendovi separazione tra potere deliberativo e potere rappresentativo della volontà...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1089 del 1 febbraio 1992
«Con riguardo al contratto, che sia stato stipulato, in posizione di conflitto di interessi, dall'amministratore unico di una società di capitali, ovvero dall'amministratore delegato che abbia agito nell'ambito dei poteri conferitigli e quindi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11643 del 13 maggio 2010
«Pertanto, il presidente del consiglio di amministrazione di una società di capitali, chiamato a rispondere come co-obbligato solidale per omissione di vigilanza, non può sottrarsi alla responsabilità adducendo che le operazioni integranti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23180 del 27 ottobre 2006
«Per l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dell'amministratore di una società di capitali non è sufficiente invocare genericamente il compimento di atti di mala gestio e riservare una più specifica descrizione di tali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1925 del 6 marzo 1999
«Le norme che disciplinano l'attività degli amministratori di una società di capitali, dettate al fine di consentire un corretto svolgimento dell'amministrazione della società, sono applicabili non soltanto ai soggetti immessi, nelle forme...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11018 del 25 maggio 2005
«Il principio generale di solidarietà tra coobbligati di cui all'art. 2055, primo comma, c.c., benché sia stabilito espressamente in materia di responsabilità extracontrattuale, è applicabile anche in tema di responsabilità contrattuale, con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14961 del 2 luglio 2007
«I creditori sociali perdono, per effetto della dichiarazione di fallimento della società di capitali debitrice, la legittimazione spettante in via esclusiva al curatore durante il corso della procedura concorsuale ad esercitare l'azione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1195 del 17 maggio 2010
«Il socio di una società di capitali è titolare, già prima che divenga esigibile il suo diritto alla quota di liquidazione, di una situazione giuridica direttamente tutelata, avente ad oggetto innanzi tutto il diritto alla durata tendenzialmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21130 del 5 agosto 2008
«L'inadempimento contrattuale di una società di capitali non può , di per sè, implicare responsabilità risarcitoria degli amministratori nei confronti dell'altro contraente, secondo la previsione dell'art. 2395 cod. civ., atteso che tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14558 del 30 maggio 2008
«La responsabilità risarcitoria dell'amministratore di una società di capitali nei confronti dei soci e dei terzi non è in alcun modo dipendente, sul piano logico, da quella, di natura contrattuale, eventualmente fatta valere nei confronti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28819 del 5 dicembre 2008
«In tema di azione di responsabilità nei confronti del direttore generale di società di capitali, la disciplina prevista per la responsabilità degli amministratori si applica, ai sensi dell'art. 2396 cod. civ. (nel testo vigente prima della riforma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5928 del 9 ottobre 1986
«In tema di funzionamento del collegio sindacale di una società di capitali, la rinunzia di un sindaco effettivo a meno che non sia diversamente disposto dallo statuto sociale ha effetto immediato,indipendentemente dalla sua accettazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15354 del 9 agosto 2004
«Con riferimento alla disciplina del compenso spettante ai componenti del collegio sindacale di una società di capitali, ove l'attività di sindaco di una società controllata sia stata svolta da un di-pendente (munito dei richiesti titoli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2538 del 8 febbraio 2005
«L'attività espletata dai componenti del collegio sindacale di una società di capitali ha carattere professionale e, pertanto, anche anteriormente alla modifiche introdotte dal D.L.vo n. 6 del 2003, doveva essere svolta con la diligenza richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4874 del 7 marzo 2006
«La circostanza che il bilancio d'esercizio di una società di capitali abbia come destinatari non solo i soci, ma tutta una pluralità di terzi, i quali, potendo venire in contatto con la società, abbiano interesse a valutarne la situazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4937 del 4 aprile 2001
«Per osservare i precetti della chiarezza, completezza e precisione dettati dall'art. 2423, secondo comma, c.c., nel testo anteriore alle modifiche apportate con D.L.vo 9 aprile 1991, n. 127, gli amministratori devono fornire, nel bilancio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17210 del 28 agosto 2004
«In tema di società per azioni, l'utilità patrimoniale di cui all'art. 2426, primo comma, numero 5, c.c., costituente il presupposto per la capitalizzazione della spesa, tra l'altro, di ampliamento e per la sua iscrizione nell'attivo dello stato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12339 del 20 maggio 2010
«Quando la P.A. intenda dar vita ad una società mista a partecipazione pubblico-privata, l'accertata violazione delle regole da seguire nel procedimento (di evidenza pubblica) di scelta del socio privato non è tale da incidere sull'esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18113 del 27 novembre 2003
«In materia di società consortile costituita secondo il tipo delle società di capitali (nella specie, Sri), la causa consortile può comportare la deroga delle norme che disciplinano il tipo adottato, qualora la loro applicazione sia incompatibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9194 del 14 maggio 2004
«In tema di società di capitali, nonostante che prima dell'entrata in vigore dell'art. 28 D.P.R. n. 30 del 1986 (che ha dato attuazione alla seconda direttiva CEE in materia societaria, n. 77/91 del 13 dicembre 1976) l'art. 2483 c.c. (applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16707 del 24 agosto 2004
«In tema di responsabilità degli amministratori di società di capitali verso la società stessa, appartenente ad un gruppo societario, ha rilievo (anche a prescindere dal testo dell'art. 2497 c.c. come novellato dall'art. 5 D.L.vo 17 gennaio 2003,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12677 del 29 maggio 2009
«Il decreto di nomina del liquidatore di una società di capitali, emesso ai sensi dell'art. 2487 c.c., non è suscettibile di ricorso per cassazione, neppure a norma dell'art. 111 Cost., trattandosi di provvedimento non definitivo, come risulta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9231 del 25 giugno 2002
«Il decreto con il quale il presidente del tribunale abbia provveduto alla nomina dei liquidatori di una società di capitali ai sensi dell'art. 2450, terzo comma, c.c., non è suscettibile di ricorso per cassazione a norma dell'art. 111 Cost.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8853 del 8 settembre 1998
«Il liquidatore di una società di capitali è legittimato a rappresentare in giudizio l'ente anche dopo l'approvazione del bilancio finale di liquidazione, ed è altresì abilitato al compimento degli atti necessari alla definizione dei rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5716 del 19 aprile 2002
«La decorrenza del termine di tre mesi per proporre reclamo avverso il bilancio finale di liquidazione di una srl previsto dall'art. 2453 c.c. decorre dalla data del deposito del bilancio stesso presso il registro delle imprese, non avendo il...»