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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4707 del 14 maggio 1994
«Il possesso dei beni ereditari previsto dall'art. 458 c.c. per l'acquisto della qualità di erede puro e semplice nel caso di mancata redazione dell'inventario nei termini di legge non deve necessariamente riferirsi all'intera eredità, essendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5641 del 18 maggio 1993
«La responsabilità intra vires dell'erede beneficiario per i debiti ereditari costituisce una qualità del relativo rapporto che assume rilievo già in fase antecedente l'esecuzione forzata, precludendo ogni misura anche cautelare sui beni personali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 954 del 18 febbraio 1986
«La petitio hereditatis è diretta all'accertamento della qualità di erede allo scopo di acquisire l'universum ius del defunto il quale è comprensivo anche dei diritti personali di godimento e delle detenzioni qualificate corrispondenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«L'erede, continuando la personalità del "de cuius", diviene parte del contratto concluso dallo stesso, per cui egli resta vincolato al contenuto del contratto medesimo, ancorché questo non sia stato trascritto. Pertanto, l'opponibilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21748 del 16 ottobre 2007
«Il consenso informato ha come correlato la facoltà non solo di scegliere tra le diverse possibilità di trattamento medico, ma - atteso il principio personalistico che anima la nostra Costituzione (la quale vede nella persona umana un valore etico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5632 del 8 giugno 1999
«Detto procedimento è estensibile in via analogica alle associazioni non riconosciute nei limiti in cui è compatibile con la qualità, propria di tali associazioni, di enti privi della personalità giuridica ed essenzial¬mente disciplinati dagli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23073 del 16 novembre 2005
«In tema di nullità del matrimonio, allorché la causa giuridica (formale) della nullità risieda nell'errore (essenziale) su qualità personali dell'altro coniuge, ex art. 122, secondo e terzo comma, c.c., ovvero su altro tipo di qualità cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 364 del 17 gennaio 1996
«Nel giudizio di separazione, che ha ad oggetto l'accertamento della sussistenza dei presupposti dell'autorizzazione a cessare la convivenza coniugale e la determinazione degli effetti che da tale cessazione derivano nei rapporti personali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5793 del 22 maggio 1993
«...che disciplinano l'abitazione della casa familiare in caso di separazione o di divorzio, restando il rapporto assoggettato alla disciplina relativa ai diritti reali o personali di godimento degli immobili a seconda di quanto risulti dal titolo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11254 del 14 novembre 1997
«L'ordinamento giuscivilistico, pur non riconoscendo al condominio una sia pur limitata personalità giuridica, attribuisce, purtuttavia, ad esso potestà e poteri di carattere sostanziale e processuale, desumibili dalla disciplina della sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9880 del 11 ottobre 1997
«La obbligazione assunta dallo sponsorizzato ha piena natura patrimoniale ai sensi dell'art. 1174 c.c., e corrisponde all'affermarsi, nel costume sociale, della commercializzazione del nome e dell'immagine personali, e viene accompagnata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2762 del 28 marzo 1997
«Ai fini del riconoscimento in favore del creditore del maggior danno derivante dalla sopravvenuta svalutazione monetaria, ai sensi dell'art. 1224, secondo comma, c.c., il giudice può utilizzare il fatto notorio acquisito alla comune esperienza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7854 del 24 settembre 1994
«Il creditore di somma di denaro che abbia qualità di modesto artigiano — e del quale possa quindi presumersi l'abitudine a spendere il proprio denaro per bisogni personali e familiari — in caso di inadempimento, non è tenuto a fornire alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5678 del 9 giugno 1999
«In tema di maggior danno da svalutazione monetaria (art. 1224, comma secondo c.c.), il — pur legittimo — ricorso al notorio ed a presunzioni da parte del giudice non può prescindere dall'assolvimento, da parte del creditore (quantunque...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9660 del 3 ottobre 1997
«...pregiudizio patrimoniale subito, anche se a tal fine è utilizzabile ogni mezzo di prova, comprese le presunzioni fondate sulle condizioni e qualità personali del creditore e sulle modalità d'impiego del denaro coerenti con tali elementi.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4321 del 4 maggio 1994
«Nel caso di obbligazioni pecuniarie, l'attribuzione del risarcimento del maggior danno (art. 1224, secondo comma, c.c.) presuppone che il creditore deduca che un pagamento tempestivo lo avrebbe messo in grado di evitare e ridurre gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3998 del 23 febbraio 2006
«In tema di cessione del credito, la previsione del primo comma dell'art. 1263 c.c., in base alla quale il credito è trasferito al cessionario, oltre che con i privilegi e le garanzie reali e personali, anche con gli «altri accessori» deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9823 del 15 settembre 1999
«In tema di cessione del credito, la previsione del primo comma dell'art. 1263 c.c., in base alla quale il credito è trasferito al cessionario, oltre che con i privilegi e le garanzie reali e personali, anche con gli «altri accessori», deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5316 del 29 maggio 1998
«L'interesse a negare detta solidarietà non è attribuibile esclusivamente a ciascuno dei creditori, ma appartiene anche al debitore ai fini di un corretto e non pregiudizievole assetto dei rapporti obbligatori (vedi art. 1297, secondo comma, c.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11956 del 2 dicembre 1993
«In forza del coordinato disposto degli artt. 1302 e 1273 c.c., l'accollante, nella sua qualità di condebitore in solido dell'accollato, è legittimato ad opporre in compensazione all'accollatario i crediti dell'accollato medesimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5139 del 3 aprile 2003
«L'errore sulla valutazione economica della cosa oggetto del contratto non rientra nella nozione di errore di fatto idoneo a giustificare una pronuncia di annullamento del contratto, in quanto il difetto di qualità della cosa deve alienere solo ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3196 del 26 novembre 1973
«La garanzia per evizione (artt. 1483, 1484 c.c.) e quella per l'esistenza di oneri o diritti reali o personali di terzi sulla cosa venduta (art. 1489 c.c.), si differenziano, oltre che per i distinti presupposti su cui si fondano, anche per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 236 del 24 gennaio 1973
«...mediatore, relative alla valutazione ed alla sicurezza dell'affare ed influenti sulla conclusione di esso e quindi, in particolare, tutte le circostanze che riflettono non solo l'identità, ma anche le qualità personali dei contraenti medesimi.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10859 del 5 maggio 2010
«È legittimamente configurabile, in base al principio dell'autonomia contrattuale di cui all'art. 1322 c.c., un contratto atipico di cosiddetto `vitalizio alimentare", autonomo e distinto da quello, nominato, di rendita vitalizia di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26972 del 11 novembre 2008
«Ne consegue che è inammissibile, perché costituisce una duplicazione risarcitoria, la congiunta attribuzione alla vittima di lesioni personali, ove derivanti da reato, del risarcimento sia per il danno biologico, sia per il danno morale, inteso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6383 del 1 aprile 2004
«Qualora la lesione dell'integrità fisica e psichica si manifesti in forme suscettibili di alterare o deturpare l'aspetto esteriore della persona, pregiudicandola nei rapporti interpersonali, il giudice deve tenere conto di tale danno estetico in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2008 del 18 febbraio 1993
«Il giudice, anche quando si serve di criteri equitativi, ha il dovere di indicare gli estremi logico-giuridici e fattuali che lo hanno guidato nella liquidazione del danno alla salute conseguente alle lesioni personali riportate dalla vittima in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2009 del 18 febbraio 1993
«Tale danno, che è indipendente dal ruolo che i predetti attributi e requisiti svolgono o potrebbero svolgere, sulla capacità di reddito della persona, è, invece, legato al valore umano perduto, restando, quindi, determinabile solo mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17250 del 28 agosto 2004
«...tenuto conto di una pluralità di elementi, quali la quantità e qualità del lavoro prestato, le condizioni personali e familiari del lavoratore, le tariffe sindacali praticate nella zona, il carattere artigianale e le dimensioni dell'azienda.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4588 del 25 febbraio 2010
«La società di fatto prescinde dalle qualità o capacità personali dei contraenti e si fonda sul concorso di un elemento oggettivo (conferimento di beni o servizi in un fondo comune) ed uno soggettivo (comune intenzione dei contraenti di collaborare...»