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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1372 del 4 luglio 1997
«La ratio della norma va, invero, individuata nella rapidità della procedura e nella connessa esigenza di identificare con immediatezza e certezza il provvedimento opposto, nella previsione di un ampio ricorso a tale strumento deflativo del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2366 del 18 marzo 1992
«Stante il principio di tassatività delle impugnazioni e non essendo previsto nessun gravame contro gli atti relativi all'udienza preliminare, ad eccezione della sentenza di non luogo a procedere, anche le nullità assolute verificatesi in detta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10660 del 12 ottobre 1995
«Il ricorso per cassazione di una società per azioni proposto in forza di procura rilasciata da soggetto diverso da quelli aventi per legge la rappresentanza della società e senza che sia dimostrata e provata la sussistenza del potere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3606 del 15 novembre 1995
«In tema di impugnazione, anche per essere legittimati al ricorso per abnormità del provvedimento occorre avere interesse. Ne consegue l'inammissibilità dell'impugnazione dell'imputato contro il provvedimento del giudice del dibattimento che,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3339 del 29 luglio 1996
«...P.M. Con il ricorso per cassazione le parti avevano rilevato la nullità dell'ordinanza ex art. 178, lett. a) c.p.p. perché la decisione sull'inammissibilità era stata presa da giudici diversi da quelli che avevano proceduto all'udienza camerale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9357 del 13 agosto 1998
«In presenza di una sentenza di assoluzione recante, nel dispositivo, la formula «il fatto non è previsto dalla legge come reato» ma caratterizzata, nella motivazione, anche dalla presenza di ampie ed analitiche argomentazioni volte a dimostrare,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6298 del 25 maggio 1992
«La deposizione resa da un testimone non contenuto in una lista depositata nei termini prescritti dall'art. 567, comma 2, c.p.p. 1988 è colpita da sanzione di inammissibilità e, quindi, è inutilizzabile ai fini della decisione (art. 191 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25010 del 19 luglio 2006
«Alla conversione del ricorso immediato per cassazione in appello proposto avverso la sentenza di proscioglimento segue, secondo quanto previsto dall'art. 569 comma terzo c.p.p., la trasmissione degli atti alla Corte di appello che, in forza della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35966 del 19 settembre 2008
«È illegittima l'ordinanza pronunciata dal Tribunale in composizione monocratica investito dell'appello della parte civile avverso i capi della sentenza di condanna concernenti l'azione civile d'inammissibilità dell'appello, in quanto il testo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12613 del 5 novembre 1999
«Poiché l'art. 576 c.p.p. limita il potere di impugnazione della parte civile ai capi delle sentenze di condanna che riguardano l'azione civile nonché alle sentenze di proscioglimento pronunciate nel giudizio, è inammissibile — per il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5697 del 6 febbraio 2003
«Nel giudizio di cassazione, la soccombenza di tutte le parti private ricorrenti comporta la loro condanna solidale al pagamento delle spese processuali, a nulla rilevando che esse siano portatrici di interessi contrastanti, trattandosi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13294 del 18 novembre 1999
«In ipotesi di conversione del ricorso per cassazione in appello, prevista dall'art. 580 c.p.p., devono essere osservate le norme che disciplinano il giudizio di appello: non deve, pertanto, la corte di merito, limitarsi a effettuare il solo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10558 del 7 ottobre 1998
«Il principio sancito dall'art. 580 c.p.p. — secondo il quale se, contro la stessa sentenza sono proposti mezzi d'impugnazione diversi, il ricorso per cassazione si converte in appello — non può operare se l'appello sia stato dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5059 del 17 maggio 1996
«Il principio, fissato dall'art. 580 c.p.p., secondo il quale, quando siano proposti mezzi di impugnazione diversi contro la stessa sentenza, il ricorso per cassazione si converte nell'appello, trova applicazione anche nel caso in cui l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2620 del 27 febbraio 1998
«La eventuale inammissibilità del ricorso per cassazione del pubblico ministero (nella specie, dedotta dall'imputato sotto il profilo che si sarebbe trattato di valutazioni di merito) avverso una sentenza pronunciata col rito abbreviato non è di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32668 del 2 ottobre 2006
«In tema di ricorso per cassazione, la mancata autenticazione, ad opera del difensore iscritto nell'apposito albo, della sottoscrizione del ricorso, proposto personalmente dalla parte e spedito tramite servizio postale, ne determina l'inammissibilità.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38141 del 6 ottobre 2008
«Alla declaratoria dell'inammissibilità del ricorso per cassazione, perché presentato personalmente dalla parte per posta, senza la autenticazione della sottoscrizione richiesta dall'art. 583, comma terzo c.p.p., non consegue la condanna al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 188 del 13 gennaio 1994
«Poiché l'autenticazione della sottoscrizione della parte privata che proponga personalmente ricorso per cassazione è, a tutti gli effetti, «funzione di difensore», per l'esercizio di essa è richiesta — a pena d'inammissibilità del ricorso proposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30980 del 30 luglio 2007
«In materia di impugnazioni, l'omessa notificazione all'imputato del ricorso per cassazione proposto dalla parte civile non dà luogo all'inammissibilità del gravame, né impone di dare corso alla notifica non eseguita, quando risulti, in capo al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1453 del 5 maggio 2000
«È autonomamente ed immediatamente impugnabile con il ricorso per cassazione l'ordinanza con la quale la corte d'appello, nel corso dell'udienza e prima dell'apertura del dibattimento di secondo grado, abbia dichiarato l'inammissibilità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5398 del 12 aprile 1990
«La carenza di impugnazione delle ordinanze dibattimentali o la definizione dei vari gradi ne determina l'irrevocabilità, sicché è inammissibile fare coincidere i motivi di gravame avverso la sentenza con i motivi avversanti l'ordinanza non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6316 del 25 maggio 1992
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto contro la sentenza, quando il ricorrente si limiti a denunciare l'illegittimità dell'ordinanza che lo ha dichiarato contumace, in quanto, a norma dell'art. 586, comma 1, c.p.p., l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In altri termini, essendo venuto meno l'oggetto sostanziale del rapporto processuale penale, e cioè il nesso tra un fatto penalmente rilevante e l'accusato (imputazione-imputato), tale declaratoria è necessariamente pregiudiziale rispetto ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5854 del 7 novembre 1997
«Attesa la presenza, nel sistema processuale penale, del principio di carattere generale fissato dall'art. 588, comma 1, c.p.p., secondo cui, salva diversa disposizione di legge, la proposizione di impugnazione sospende l'esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37648 del 15 novembre 2006
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto d'impugnazione e preclude, pertanto, la possibilità di applicare, ex art. 609 comma secondo c.p.p., la norma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«La persona offesa dal reato non ha il diritto di proporre personalmente ricorso per cassazione, sottoscrivendo il relativo atto, poiché per la valida instaurazione del giudizio di legittimità si applica la regola dettata dall'art. 613 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1238 del 12 aprile 1994
«Il potere-dovere di decidere «le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo e quelle che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello», attribuito alla Corte di cassazione dall'art. 609, secondo comma, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43055 del 3 dicembre 2010
«Alla dichiarazione d'inammissibilità del ricorso per cassazione non segue la condanna al pagamento di una somma in favore della cassa per le ammende qualora la questione con esso prospettata sia di particolare rilevanza (nella specie perché...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5466 del 11 febbraio 2004
«Nel procedimento che si svolge davanti alla Corte di cassazione nelle forme della camera di consiglio ai sensi degli artt. 610 e 611 c.p.p., già devoluto all'apposita sezione istituita dal comma 1 dell'art. 610 (modificato dall'art. 6 della legge...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42067 del 17 ottobre 2001
«La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 616 c.p.p. per il caso di ritenuta inammissibilità del ricorso per cassazione non è soggetta alla prescrizione quinquennale prevista dall'art. 28 della legge 24 novembre 1981 n. 689 per le sanzioni...»