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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5139 del 26 maggio 1999
«Dall'art. 441 c.p.c. si desume che nel rito del lavoro il potere del giudice di merito di disporre il rinnovo in grado di appello della consulenza tecnica di ufficio è discrezionale. Ne consegue che nelle controversie in tema di invalidità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5345 del 8 giugno 1996
«Se nel corso del giudizio di primo grado siano stati nominati, in tempi successivi, due consulenti d'ufficio le cui conclusioni siano difformi ed inconciliabili fra loro, il giudice di appello (come quello di primo grado) può seguire il parere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1774 del 15 marzo 1986
«Qualora la parte abbia mosso all'operato del consulente tecnico di ufficio specifici rilievi critici, che possono essere formulati anche con la produzione di una certificazione sanitaria di data posteriore a quella delle indagini peritali, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 704 del 4 febbraio 1986
«Nelle cause in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie, il giudice del merito, come non è tenuto a disporre in secondo grado la rinnovazione delle indagini tecniche, così è ugualmente libero di seguire le conclusioni del consulente di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6562 del 20 dicembre 1985
«Nel caso di contrasto tra due consulenti, ove il giudice del merito accolga le conclusioni del secondo di essi, non ha l'obbligo di esaminare in modo espresso le risultanze del precedente accertamento, essendo la nuova confutazione implicita...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1000 del 12 febbraio 1990
«La scelta dell'ausiliare è rimessa al potere discrezionale del giudice, il quale, non esistendo alcun espresso divieto al riguardo, può, nel giudizio di appello, nominare lo stesso consulente che abbia già prestato assistenza in primo grado, salvo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3747 del 29 marzo 1995
«Nel nuovo rito del lavoro, l'inosservanza, da parte del consulente tecnico d'ufficio nominato nel giudizio d'appello ai sensi dell'art. 441 c.p.c., del termine giudizialmente assegnatogli per il deposito della consulenza, non comporta alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2746 del 17 aprile 1986
«Il termine per il deposito della relazione della consulenza d'ufficio non ha carattere perentorio; ne consegue che, in sede d'appello, la sua inosservanza può incidere sulla validità della consulenza solo quando, non essendo il deposito avvenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3875 del 11 giugno 1986
«In una controversia concernente il riconoscimento della pensione di invalidità, il giudice di rinvio, cui la Suprema Corte, cassando per vizi di motivazione la sentenza d'appello, abbia demandato di motivare adeguatamente le ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4065 del 22 febbraio 2010
«Le controversie che hanno ad oggetto prestazioni previdenziali integrative, che gli enti pubblici non economici corrispondono al proprio personale a mezzo di apposito fondo, non investono un rapporto previdenziale autonomo rispetto al rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10615 del 19 luglio 2002
«I trattamenti di pensione corrisposti dallo stesso datore di lavoro, e non da un centro autonomo di imputazione di un distinto rapporto previdenziale, hanno natura di retribuzione differita, anche se della prestazione sia beneficiario iure proprio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5971 del 15 giugno 1998
«L'art. 442 c.p.c. sottopone al rito del lavoro ed alla relativa competenza per materia le controversie derivanti dall'applicazione delle norme relative alle assicurazioni e ad ogni altra forma di previdenza e assistenza obbligatoria ed inoltre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3310 del 8 aprile 1994
«Le controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatorie, cui fa riferimento l'art. 442, primo comma, c.p.c., sono quelle relative alle prestazioni che debbono essere erogate dagli enti previdenziali ed ai rapporti obbligatori fra gli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18810 del 20 agosto 2010
«La controversia, avente ad oggetto la ripetizione dei contributi che il sanitario assume illegittimamente versati dall'INADEL sui cosiddetti compensi fissi erogati dagli enti mutualistici, è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 499 del 13 gennaio 2009
«In tema di contribuzione previdenziale, gli sgravi contributivi e la fiscalizzazione degli oneri sociali, pur costituendo misure distinte di riduzione dell'obbligo contributivo (la prima, legata ad un criterio di territorialità ed incidente sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13060 del 5 giugno 2007
«La domanda proposta dall'Inpdap di rimborso degli interessi legali versati ad ex dipendenti per il ritardo nella corresponsione della indennità di fine rapporto, ha causa petendi nel rapporto contributivo fra il medesimo ente previdenziale e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 21 maggio 2003
«Il credito vantato dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro per le somme trattenute sullo stipendio e versate all'Inps a titolo di contribuzione previdenziale, nel caso in cui sia accertata l'insussistenza del debito previdenziale, ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8175 del 16 giugno 2001
«In tema di obbligazione contributiva nelle assicurazioni obbligatorie, il datore di lavoro — che, ai sensi dell'art. 19 della legge n. 218 del 1952 — è responsabile del pagamento dei contributi anche per la parte a carico dei lavoratori che egli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3195 del 14 febbraio 2007
«La domanda proposta da ex dipendenti pubblici (nella specie del Ministero della Pubblica Istruzione) nei confronti dell'Inpdap, diretta alla dichiarazione del diritto al beneficio pensionistico di cui all'art. 13, comma ottavo, della legge n. 257...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15719 del 8 novembre 2002
«Le controversie promosse dai dipendenti ferroviari collocati a riposo dopo l'entrata in vigore della legge n. 210 del 1985 al fine di ottenere una nuova determinazione del trattamento di quiescenza sulla base del diritto del ricorrente a percepire...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 762 del 12 novembre 1999
«La domanda, proposta nei confronti dell'INPS da un suo ex dipendente, di risarcimento del danno (corrispondente alla svalutazione monetaria) conseguente al ritardato pagamento delle quote effettive dovute della pensione erogatagli a carico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12540 del 14 dicembre 1998
«In tema di divorzio, l'art. 13 della legge 6 marzo 1987, n. 74, sostituendo l'art. 9 della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come riformulato dall'art. 2 della legge 1 agosto 1978, n 436), ha introdotto un regime radicalmente diverso, sia sul piano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12283 del 3 dicembre 1998
«A tutte le ipotesi di pensione è applicabile il principio secondo cui il provvedimento di concessione della pensione emesso dall'Inps non è atto costitutivo del diritto dell'assicurato a percepire la pensione — in quanto tale diritto, collegato ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3206 del 26 marzo 1998
«La controversia promossa da lavoratore nei confronti dell'Inps quale gestore del fondo di garanzia di cui alla legge 29 maggio 1982, n. 297, e all'art. 1 del D.L.vo 27 gennaio 1992, n. 80 (di attuazione della direttiva CEE 80/1987 in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 190 del 11 gennaio 1997
«Spettano in via esclusiva alla competenza giurisdizionale della Corte dei conti, a norma degli artt. 13 e 62 R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, tutte le controversie concernenti la sussistenza del diritto, la misura e la decorrenza della pensione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4398 del 10 maggio 1996
«La domanda proposta, nei confronti del datore di lavoro, da un dipendente del Banco di Sicilia, in precedenza in servizio presso un'amministrazione statale, ed avente ad oggetto l'ammontare del trattamento di quiescenza, rientra nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9387 del 7 settembre 1993
«L'azione del coniuge divorziato volta ad ottenere dall'Inadel la corresponsione in forma indiretta — ai sensi dell'art. 3 della L. 8 marzo 1968, n. 152, in relazione all'art. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, sostituito dall'art. 2 della L. 1...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6700 del 16 giugno 1993
«I dipendenti del disciolto E.N.A.L. passati alle dipendenze di enti locali hanno diritto alla liquidazione di un unico trattamento di fine servizio relativo all'intera durata del rapporto (compreso il servizio prestato in favore dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6699 del 16 giugno 1993
«In ipotesi di ritardata corresponsione del trattamento pensionistico a dipendenti di enti locali, avente natura di retribuzione differita ed indicizzata, la richiesta finalizzata — attraverso il richiamo all'art. 429, terzo comma, c.p.c. o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3937 del 1 aprile 1993
«Nell'ipotesi di indebita percezione di aumenti della pensione sociale di cui all'art. 2 della L. 15 aprile 1985, n. 140, la comminazione, da parte dell'Inps, della pena pecuniaria (pari a cinque volte l'importo delle somme indebitamente percepite...»