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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4002 del 16 giugno 1986
«Nel nuovo rito del lavoro il libero interrogatorio delle parti, pur costituendo un adempimento doveroso per il giudice di primo grado — salva la valutazione della sua indispensabilità da parte del giudice dell'appello — è prescritto senza alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 801 del 29 gennaio 1983
«In sede di interrogatorio non formale ex art. 117 c.p.c., la parte può, ma non deve farsi assistere dal proprio difensore, configurandosi al riguardo una mera facoltà della parte stessa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8526 del 28 maggio 2003
«La motivazione di rigetto dell'istanza relativa a una ispezione giudiziale dei luoghi non deve essere data necessariamente in maniera espressa ma può desumersi implicitamente anche dalla stessa ratio decidendi della sentenza sulla base della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3260 del 16 aprile 1997
«L'ispezione è prevista dal legislatore del processo al fine di permettere al giudicante di conseguire la cognizione - in funzione di un'esigenza particolarmente qualificata che si riassume nel concetto di indispensabilità - di quegli elementi che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2760 del 27 marzo 1996
«Ogni qualvolta la parte abbia la possibilità di richiedere l'esibizione dei documenti che interessano, ai sensi degli artt. 210 ss. c.p.c. (in relazione all'art. 2711, secondo comma, c.c.), questo è sufficiente ad escludere che il giudice possa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7953 del 7 agosto 1990
«L'ordine, impartito nel corso di un giudizio civile ad un istituto di credito, di esibire copia di un assegno bancario, ai sensi dell'art. 210 c.p.c., è rimesso alla discrezionalità del giudice del merito, anche in relazione all'accertamento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2225 del 15 giugno 1976
«L'ispezione di persone o di cose rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, il cui esercizio non è condizionato dall'impulso di parte. Essa non è, pertanto, compresa nel generale divieto di nuovi mezzi istruttori nel giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7505 del 2 luglio 1994
«Il principio di legalità della pena è vincolante non solo quando venga applicata una pena non prevista o diversa da quella contemplata dalla legge, ma anche quando venga applicata una pena che esula dalle singole fattispecie legali penali perché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 435 del 19 gennaio 1994
«Il principio di stretta legalità vigente in diritto penale impone al giudice di attenersi alla precisa dizione della norma incriminatrice, senza indulgere a interpretazioni analogiche e, ove la norma del tutto chiara non sia, di attenersi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5655 del 15 giugno 1984
«La norma intesa come imperativo o come giudizio ipotetico è sempre un unicum che proviene dal legislatore, il quale, anche quando collega il precetto alla sanzione, pur se attraverso un rinvio ad altre norme, è investito al riguardo di una...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6176 del 30 giugno 1984
«La norma o la prescrizione di rinvio, espressamente richiamata a completamento del precetto, viene a svolgere una funzione integratrice della norma penale in bianco e ad essere, quindi, in essa incorporata. Ne discende che la norma in bianco non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43646 del 24 novembre 2011
«L'errore di diritto inevitabile esclude la colpevolezza anche quando cada sulla norma extrapenale integratrice»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22813 del 14 maggio 2004
«L'errore sulla qualifica demaniale di un'area o terreno non esclude l'elemento psicologico del reato di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo, in quanto ai sensi dell'art. 47 c.p., la punibilità è esclusa solo in riferimento all'errore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10458 del 5 ottobre 1994
«Deve escludersi che l'errore del pubblico ufficiale circa le proprie facoltà di disposizione del pubblico denaro per fini diversi da quelli istituzionali possa assumere qualsivoglia efficacia scriminante perché, pur essendo la destinazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35694 del 3 ottobre 2011
«La scusabilità dell'ignoranza della legge penale, può essere invocata dall'operatore professionale di un determinato settore solo ove dimostri, da un lato, di aver fatto tutto il possibile per richiedere alle autorità competenti i chiarimenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6991 del 23 febbraio 2011
«L'esclusione di colpevolezza per errore di diritto dipendente da ignoranza inevitabile della legge penale può essere giustificata da un complessivo e pacifico orientamento giurisprudenziale che abbia indotto nell'agente la ragionevole conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37590 del 21 ottobre 2010
«Deve essere considerato errore sulla legge penale, come tale inescusabile, sia quello che cade sulla struttura del reato, sia quello che incide su norme, nozioni e termini propri di altre branche del diritto, introdotte nella norma penale ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22205 del 3 giugno 2008
«L'inevitabilità dell'errore sulla legge penale non si configura quando l'agente svolge una attività in uno specifico settore rispetto alla quale ha il dovere di informarsi con diligenza sulla normativa esistente. (In applicazione di questo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28397 del 24 giugno 2004
«La esclusione di colpevolezza per errore di diritto dipendente da ignoranza inevitabile della legge penale può essere giustificata da un complessivo e pacifico orientamento giurisprudenziale che abbia indotto nell'agente la ragionevole conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41476 del 31 ottobre 2003
«L'ignoranza della legge penale, l'agente abbia fatto tutto il possibile per adeguarsi al dettato della norma e questa sia stata violata per cause indipendenti dalla sua volontà. Ne consegue che non è sufficiente ad integrare gli estremi della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36346 del 22 settembre 2003
«L'errore di diritto scusabile, ai sensi dell'art. 5 c.p. è configurabile soltanto in presenza di una oggettiva ed insuperabile oscurità della norma o del complesso di norme aventi incidenza sul precetto penale. Ne consegue che non è scusabile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4951 del 21 aprile 2000
«La esclusione della colpevolezza nelle contravvenzioni non può essere determinata dall'errore di diritto dipendente da ignoranza non inevitabile della legge penale, quindi, dal mero errore di interpretazione, che diviene scusabile quando è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2174 del 23 febbraio 2000
«L'errore su legge diversa da quella penale, idoneo ad escludere la punibilità, è solo quello che riguarda una norma destinata in origine a regolare rapporti giuridici di carattere non penale, non richiamata né esplicitamente né implicitamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5961 del 18 giugno 1997
«In materia di tutela ambientale e in tema di ignoranza della legge penale, l'affittuario di un fondo sottoposto al vincolo di cui alla legge n. 431/1985, che agisca in violazione dello stesso, non può addurre la carenza dell'elemento soggettivo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2149 del 12 giugno 1996
«Il fondamento costituzionale della «scusa» della inevitabile ignoranza della legge penale vale prima di tutto per chi versa in condizioni soggettive di sicura inferiorità e non può certo essere strumentalizzato per coprire omissioni di controllo o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5244 del 27 maggio 1996
«In tema di elemento soggettivo del reato, è configurabile l'inevitabilità dell'ignoranza della legge penale anche nei confronti di quei soggetti dotati di particolari conoscenze giuridiche o dediti ad attività professionali o mestieri, che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8154 del 18 luglio 1994
«A seguito della sentenza 23 marzo 1988 n. 364 della Corte costituzionale, secondo la quale l'ignoranza della legge penale, se incolpevole a cagione della sua inevitabilità, scusa l'autore dell'illecito, vanno stabiliti i limiti di tale inevitabilità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7550 del 2 luglio 1994
«L'incertezza che potrebbe derivare da contrastanti indirizzi giurisprudenziali, nell'interpretazione ed applicazione di una norma, non abilita da sola ad invocare la condizione soggettiva di ignoranza inevitabile della legge penale. Al contrario,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7287 del 23 giugno 1994
«In tema di ignoranza scusabile della legge penale, su coloro che esercitano professionalmente un'attività incombe il dovere, nell'ipotesi di dubbio sulla liceità dell'azione, di astenersi dal compierla.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3114 del 15 marzo 1994
«Ai fini della procedibilità, pur in assenza di querela, di reati in materia sessuale, quando questi, secondo quanto previsto dall'art. 542, terzo comma, n. 2, c.p., siano connessi con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio, la...»