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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14443 del 23 dicembre 1999
«L'inosservanza dell'obbligo di notificare alle parti private l'impugnazione del pubblico ministero, prescritto dall'art. 584 c.p.p., non produce l'inammissibilità della stessa impugnazione (non essendo prevista tra i casi di cui all'art. 591...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11017 del 28 settembre 1999
«In tema di impugnazioni, poiché l'art. 584 c.p.p. dispone che il gravame proposto da una parte deve essere, senza ritardo, comunicato al P.M. e notificato alle parti private, e poiché trattasi di disposizione volta a garantire alla parte che non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6323 del 20 maggio 1999
«L'impugnazione del pubblico ministero deve ritenersi ammissibile allorché è ritualmente notificata all'imputato come prescritto dall'art. 584 c.p.p. La norma non richiede altresì che la notifica debba essere effettuata anche al difensore di costui.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8413 del 17 luglio 1998
«L'omissione della notifica dell'atto di appello, pur comportando la mancata decorrenza del termine per proporre il gravame incidentale, non produce l'inammissibilità dell'impugnazione, non essendo tale sanzione compresa tra quelle tassativamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4088 del 2 aprile 1998
«L'omessa notifica dell'atto d'impugnazione del pubblico ministero all'imputato non costituisce causa di nullità né d'inammissibilità dell'impugnazione perché, sebbene l'omissione di tale incombente comporti la mancata decorrenza del termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 973 del 26 marzo 1997
«Nel procedimento di sorveglianza la notificazione del provvedimento camerale ricorribile per cassazione è dovuta anche al difensore non abilitato a ricorrere per cassazione, in quanto egli è pur sempre abilitato ad assistere l'interessato e a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 745 del 3 febbraio 1997
«L'omessa notifica dell'atto di impugnazione del P.M. all'imputato non costituisce causa di nullità, né di inammissibilità dell'impugnazione, poiché — pur comportando l'omissione dell'incombente la mancata decorrenza del termine per la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«È legittima l'ordinanza con la quale il giudice, nel rinviare a udienza fissa la prosecuzione del processo, pone a carico del pubblico ministero l'onere di curare la rinnovata citazione dei testimoni non comparsi inseriti nella sua lista, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1453 del 5 maggio 2000
«È autonomamente ed immediatamente impugnabile con il ricorso per cassazione l'ordinanza con la quale la corte d'appello, nel corso dell'udienza e prima dell'apertura del dibattimento di secondo grado, abbia dichiarato l'inammissibilità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 250 del 28 febbraio 2000
«Non è autonomamente impugnabile un'ordinanza dibattimentale meramente confermativa di precedente ordinanza che non sia stata impugnata nei termini, giacché verrebbe elusa, in caso contrario, la disciplina della perentorietà dei termini...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10296 del 13 novembre 1993
«L'art. 591, primo comma, lettera c) c.p.p. che commina la sanzione dell'inammissibilità dell'impugnazione per l'inosservanza delle disposizioni di cui all'art. 581 c.p.p. - norma, questa, che postula, tra l'altro, l'indicazione del provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 387 del 20 aprile 1993
«L'ordinanza camerale assunta ex art. 600 comma secondo c.p.p. (che ricalca l'art. 589 bis vecchio codice di rito), conseguita ad apposita istanza di revoca o sospensione della provvisoria esecuzione della provvisionale, nella fase degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5398 del 12 aprile 1990
«L'impugnazione contro le ordinanze emesse nel corso degli atti preliminari al dibattimento può essere proposta, a pena di inammissibilità, soltanto con l'impugnazione contro le sentenze; ciò la conseguenza che le ordinanze dibattimentali — salve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6316 del 25 maggio 1992
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto contro la sentenza, quando il ricorrente si limiti a denunciare l'illegittimità dell'ordinanza che lo ha dichiarato contumace, in quanto, a norma dell'art. 586, comma 1, c.p.p., l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 28 aprile 1992
«Il c.d. «patteggiamento» non comporta ammissione di colpevolezza né costituisce richiesta di condanna, l'una non potendosi ritenere e l'altra ammettere senza un giudizio formale di accertamento e altresì senza le normali conseguenze (spese...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11650 del 4 dicembre 1992
«I provvedimenti in tema di sospensione del processo per la messa alla prova dell'imputato minorenne sono autonomamente ricorribili per Cassazione, sia che accolgano, sia che respingano la relativa richiesta. A tale conclusione inducono tanto il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3750 del 24 gennaio 2013
«La richiesta di applicazione della diminuente prevista per il rito abbreviato non ammesso nel giudizio di primo grado è motivo di impugnazione non esclusivamente personale e, quindi, se accolto, è estensibile agli altri imputati, impugnanti o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26792 del 1 luglio 2009
«Il fenomeno processuale dell'estensione dell'impugnazione in favore del coimputato non impugnante (o l'impugnazione del quale sia stata dichiarata inammissibile), di cui all'art. 587 c.p.p., opera di diritto come rimedio straordinario che, al...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30347 del 26 luglio 2007
«In tema di esecuzione delle operazioni di intercettazione di conversazioni o comunicazioni, alla carenza o insufficienza della motivazione del decreto del pubblico ministero che dispone l'utilizzazione di impianti diversi da quelli in dotazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2349 del 19 gennaio 2006
«L'art. 587 comma primo c.p.p., che consente al coimputato non impugnante (o che abbia proposto impugnazione inammissibile) di partecipare al procedimento di impugnazione promosso da altro imputato, giovandosi della impugnazione di quest'ultimo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 6 maggio 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione in materia cautelare (art. 587 c.p.p.), la frammentazione del procedimento, derivante dalla diversità dei mezzi di impugnazione proposti, non preclude l'estensione degli effetti favorevoli della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17650 del 16 aprile 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione (art. 587 c.p.p.), la mancata citazione dell'imputato non appellante implica una valutazione negativa del giudice in ordine all'estensibilità dei motivi di appello. Tuttavia, nel caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48155 del 17 dicembre 2003
«Nel caso di sentenza di condanna pronunciata nei confronti di più imputati, l'eventuale, futuro effetto estensivo dell'impugnazione proposta da taluno di essi non può dar luogo a sospensione dell'esecuzione a carico degli altri, nei cui confronti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43662 del 4 dicembre 2001
«Non può avvalersi dell'effetto estensivo dell'impugnazione chi, avendo proposto rituale gravame comprendente un motivo comune ad altri coimputati, vi abbia poi rinunciato — a differenza di costoro, che se lo sono poi visto accogliere — nell'ambito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27812 del 11 luglio 2001
«In caso di pluralità di reati in materia di edilizia e urbanistica, la sospensione del procedimento — con la correlata sospensione dei termini prescrizionali — prevista per il solo reato di costruzione senza concessione dall'art. 44 della legge 28...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7804 del 6 luglio 2000
«In tema di effetto estensivo della sentenza, in base alla lettera e alla ratio dell'art. 587, comma primo, c.p.p., una sentenza assolutoria definitiva per insussistenza del fatto emessa in accoglimento dell'appello proposto da alcuni imputati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3621 del 2 dicembre 1997
«Ai fini della sussistenza del reato di concussione, non costituisce costrizione l'emanazione di una circolare interpretativa di una legge, quando si tratti di uno strumento legittimo destinato a disciplinare l'attività degli uffici cui è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6810 del 12 luglio 1997
«L'effetto estensivo di cui all'art. 587 c.p.p. non opera nel senso di una riammissione nei termini prescritti per l'impugnazione, ma intende assicurare soltanto la par condicio degli imputati che si trovino in situazioni identiche; ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5899 del 23 dicembre 1996
«Allorché l'integrazione ex art. 130 c.p.p. di un capo di sentenza viene disposta non in accoglimento di un motivo di impugnazione, bensì di ufficio, non si applica l'effetto estensivo previsto per i motivi di impugnazione non strettamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4925 del 7 dicembre 1996
«L'effetto estensivo dell'impugnazione opera a favore degli altri imputati soltanto se questi non hanno proposto impugnazione o se l'impugnazione dagli stessi proposta sia stata dichiarata inammissibile; non quando gli altri imputati abbiano...»