- 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 5805 del 27 febbraio 2023
            
          
          
«In tema di licenziamento per giusta causa, la conoscenza da parte del datore di lavoro, sin dall'atto dell'assunzione, del comportamento del lavoratore invocato come giusta causa di licenziamento rende quest'ultimo illegittimo, sussistendo...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 12653 del 13 maggio 2019
            
          
          
«Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto e della pensione aziendale - che il datore di lavoro ha equiparato al trattamento pensionistico dei dipendenti degli enti locali - vanno inclusi nella base di calcolo anche gli...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 14754 del 30 giugno 2014
            
          
          
«Nel contratto di apprendistato, il dato essenziale è rappresentato dall'obbligo del datore di lavoro di garantire un effettivo addestramento professionale finalizzato all'acquisizione, da parte del tirocinante, di una qualificazione professionale,...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 4416 del 18 febbraio 2021
            
          
          
«In tema di contratto di apprendistato ex art. 49 della l. n. 276 del 2003, la decadenza dalle agevolazioni contributive può ritenersi realizzata solo nel caso in cui, sulla base della concreta vicenda in giudizio, l'inadempimento del datore di...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 29674 del 21 giugno 2022
            
          
          
«Integra il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ex art. 316-ter cod. pen.(successivamente al d.l. 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 25 del 2022, denominato come delitto di indebita...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. Feriale,              sentenza n. 31143 del 11 agosto 2022
            
          
          
«Il nulla-osta per l'avviamento al lavoro subordinato stagionale non ha natura di atto pubblico, ma di autorizzazione amministrativa, sicché la sua contraffazione da parte del datore di lavoro integra il delitto di cui all'art. 480 cod. pen., e non...»
         
              - 
          
            
              Cassazione penale, Sez. V,              sentenza n. 17784 del  7 marzo 2022
            
          
          
«In tema di diffamazione, sussiste la scriminante dell'esercizio del diritto di critica sindacale e politica nel caso in cui, in un articolo pubblicato su un "blog" locale di chiaro orientamento politico (nella specie "Brescia anticapitalista"), si...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 24862 del 23 novembre 2006
            
          
          
«Le controversie in materia di accertamento sanitario della possibilità di inserimento del disabile in un determinato contesto lavorativo, ai sensi dell'art. 10, comma 3, legge 12 marzo 1999 n. 68, investendo un atto di certazione della commissione...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 47 del  2 gennaio 2024
            
          
          
«In tema di diritto del lavoratore che assiste un familiare portatore di handicap a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare e a non essere trasferito ad altra sede senza il proprio consenso, ai sensi dell'art. 33, comma 5,...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 12089 del  1 luglio 2004
            
          
          
«Ai fini della attribuzione al lavoratore (nella specie, giornalista televisivo), anziché al datore di lavoro, dei diritti patrimoniali conseguenti ad una sua opera creativa tutelata dal diritto di autore, occorre verificare in modo rigoroso...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 9095 del 31 marzo 2023
            
          
          
«Ciò perché la discriminazione – diversamente dal motivo illecito – opera obiettivamente, ovvero in ragione del mero rilievo del trattamento deteriore riservato al lavoratore, quale effetto della sua appartenenza alla categoria protetta, ed a...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 12679 del  9 maggio 2024
            
          
          
«L'assistenza che legittima il beneficio in favore del lavoratore, pur non potendo intendersi esclusiva al punto da impedire a chi la offre di dedicare spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita, deve comunque garantire al familiare...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 11999 del  3 maggio 2024
            
          
          
«Infatti, il permesso ex art. 33 della L. n. 104 del 1992 è riconosciuto al lavoratore in ragione dell'assistenza da prestare al disabile ed è rispetto ad essa che l'assenza dal lavoro deve porsi in relazione causale diretta, senza che il dato...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 17004 del 20 giugno 2024
            
          
          
«Il datore di lavoro può controllare direttamente, o mediante l'organizzazione gerarchica che a lui fa capo e che è conosciuta dai dipendenti, l'adempimento delle prestazioni cui questi sono tenuti, accertando eventuali loro mancanze specifiche,...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 26417 del 10 ottobre 2024
            
          
          
«Il diritto del lavoratore ai permessi di cui all'art. 33, comma 6, della l. n. 104 del 1992 si pone in relazione diretta con le esigenze di assistenza alla persona disabile, per lo svolgimento di tutte le attività che essa non è in condizioni di...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 33155 del 18 dicembre 2024
            
          
          
«In tema di licenziamento per giusta causa, è legittimo il recesso del datore di lavoro quando il lavoratore, benché riconosciuto cieco parziale e beneficiario dei permessi ex art. 33 della L. n. 104 del 1992, risulti essere in grado di compiere...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 1227 del 17 gennaio 2025
            
          
          
«In tema di diritto ai permessi ex art. 33, comma 3, l. n. 104 del 1992, l'accertamento dell'abuso del diritto comporta la verifica dell'elisione del nesso causale fra l'assenza dal lavoro e l'assistenza del disabile, da valutarsi non solo in...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 2157 del 30 gennaio 2025
            
          
          
«L'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della l. n. 104 del 1992 in attività diverse dall'assistenza al familiare disabile, tali da violare le finalità per le quali il beneficio è concesso e da far venir meno il nesso causale tra assenza dal...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 5611 del  3 marzo 2025
            
          
          
«Il lavoratore che usufruisce dei permessi ex legge 104/92 è tenuto a comunicare al datore di lavoro la propria assenza, anche se non è necessario ottenere una previa autorizzazione. Tale comunicazione, seppur non formalmente disciplinata né dalla...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 12322 del  9 maggio 2025
            
          
          
«Tale condotta viola i principi di correttezza e buona fede, sia nei confronti del datore di lavoro, privandolo ingiustamente della prestazione lavorativa, sia nei confronti dell'ente previdenziale, comportando un'indebita percezione dell'indennità...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 2745 del  4 febbraio 2025
            
          
          
«In materia di controversie tra datore di lavoro e organismo di previdenza complementare instaurate per il pagamento di contributi che si assumono versati in eccesso o non dovuti, la competenza territoriale si determina in base all'art. 442, comma...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 19621 del 11 luglio 2023
            
          
          
«Con riguardo al diritto di critica del lavoratore, il suo esercizio nei confronti del datore di lavoro deve rispettare i limiti di continenza formale, il cui superamento integra comportamento idoneo a ledere definitivamente la fiducia che è alla...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 26910 del 20 settembre 2023
            
          
          
«L'azione dell'Inail, a norma degli artt. 10 e 11 del d.P.R. n. 1124 del 1965, nei confronti del datore di lavoro per conseguire la rivalsa delle prestazioni erogate all'infortunato, quando il fatto sia imputabile agli incaricati dello stesso...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 701 del  9 gennaio 2024
            
          
          
«Sussiste litisconsorzio necessario iniziale tra lavoratore, datore di lavoro ed ente previdenziale, ai sensi dell'art. 102 c.p.c., solo in presenza di una domanda del lavoratore volta ad ottenere la condanna del datore di lavoro a versare all'ente...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 6782 del 14 marzo 2024
            
          
          
«In tema di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, la rinuncia del datore di lavoro al periodo di preavviso, a fronte delle dimissioni del lavoratore, non fa sorgere il diritto di quest'ultimo al conseguimento dell'indennità sostitutiva, attesa...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 35066 del 14 dicembre 2023
            
          
          
«In tema di licenziamento per giusta causa, il lavoratore deve astenersi dal porre in essere non solo i comportamenti espressamente vietati ma anche qualsiasi altra condotta che, per la natura e per le possibili conseguenze, risulti in contrasto...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 26181 del  7 ottobre 2024
            
          
          
«L'obbligo di fedeltà a carico del lavoratore subordinato ha un contenuto più ampio di quello risultante dall'art. 2105 cod. civ., dovendo integrarsi con gli artt. 1175 e 1375 cod. civ., che impongono correttezza e buona fede anche nei...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 18064 del  3 luglio 2025
            
          
          
«In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro è tenuto a verificare la possibilità di ricollocare il lavoratore in altre mansioni, anche inferiori, presenti nell'organico aziendale, conformemente al principio di...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              ordinanza n. 2941 del  1 febbraio 2023
            
          
          
«In caso di omesso o ritardato pagamento di contributi previdenziali all'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI), non è invocabile dal datore di lavoro, che ritenesse sussistente l'obbligo contributivo con l'INPS anziché...»
         
              - 
          
            
              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 22361 del  7 agosto 2024
            
          
          
«Nell'ipotesi in cui il lavoratore ricorra alla cessione del quinto dello stipendio, il trattenimento - da parte del datore di lavoro - di somme pari ai costi funzionali al buon esito della cessione è legittima solo se l'operazione comporta costi...»